lunedì 8 novembre 2010

Scrittori in città

http://www.scrittorincitta.it/italian/index.php

Buon compleanno stella mia





Torta di pan di spagna, crema di zabaglione, frutti di bosco e camy cream alleggerita! Una vera bontà. Fare la torta di compleanno mi ha dato una soddisfazione immensa. Un intero pomeriggio, ma vi assicuro che il risultato ripaga di tutte le ore passate a lavorarci!!!!

venerdì 15 ottobre 2010

Annozero deve continuare!

Qui le indicazioni per fare in modo che Annozero non venga sospeso!

Se non dovesse vedersi il link sotto ecco qui le indicazioni: spedire a segreteriapresidenza@rai.it e annozerodevecontinuare@yahoo.it
con il seguente messaggio - Gentile presidente, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al po...sto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente

http://www.onetivu.it/15/10/2010/annozero-tutti-i-link-per-aderire-alla-petizione-di-michele-santoro/

mercoledì 13 ottobre 2010

Intervista per Altrisogni

Ed ecco le interviste a tutti gli autori della rivista Altrisogni!
Qui di seguito metto la mia, ma non perdetevi le altre che potete trovare qui:

http://www.facebook.com/group.php?gid=128818713816055&v=app_2373072738&ref=ts#!/group.php?gid=128818713816055&v=wall



Redazione E dopo tre scrittori è giunto il momento di dare spazio a una scrittrice con già quattro romanzi al suo attivo. Ecco le tre domande e relative risposte della microintervista a Simona Gervasone.


Altrisogni: La tua è una storia molto macabra: uno stile che ti è congeniale?

Simona Gervasone: Sì, le paure di ognuno mi hanno sempre attratta e mi piace la sensazione di "sollievo" che coglie il lettore o, nel caso di un film, lo spettatore al termine della storia. Per questo prediligo in genere almeno un parziale lieto fine... anche se non sempre è possibile.


A.: Per quale genere ti senti più portata?

S.G.: Un tempo avrei detto fantasy, ma il mio percorso mi sta portando verso un'altra strada. Mi piacciono i misteri, la tensione, le paure e le sensazioni forti.. questo non deve per forza ricondurre all'horror però.


A. Quanto rileggi e riscrivi dei tuoi lavori?

S.G. In genere rileggo poco anche se mi rendo conto che invece dovrei farlo. Succede spesso invece che riscriva tutto da capo anche se magari sono arrivata quasi al termine di un romanzo o un racconto. Se mi rendo conto che proprio non funziona, preferisco cestinarlo e ricominciare da capo.


Simona Gervasone ha recentemente pubblicato con dbooks il romanzo All Hallows' Even e il grimorio dei desideri, disponibile presso il sito www.dbooks.it. Grazie quindi e a rileggerla sulle pagine di Altrisogni!


E naturalmente date un'occhiata al sito della casa editrice: http://www.dbooks.it/libreria/scheda/54/6/narrativa/altrisogni-01.html

lunedì 20 settembre 2010

Rivista altrisogni! Il primo numero è sensazionale!!!

Non perdetela!

È disponibile il primo numero di Altrisogni, magazine digitale dedicato alla narrativa di fantascienza, horror e weird italiana. In questo numero della rivista sono presenti racconti di scrittori nostrani e articoli. Notizie dal panorama editoriale della Penisola, premi letterari, nuovi prodotti si affiancano a un’intervista ad Alberto Cola, lo scrittore che ha vinto il premio Urania 2009 con il suo romanzo Lazarus. La redazione ha realizzato un primo speciale su quali sono gli editori italiani che pubblicano narrativa fantastica weird, horror e sci-fi. In chiusura di rivista sono presenti le recensioni di sei libri tra romanzi e manuali di scrittura. Gli scrittori troveranno particolarmente interessanti le suggestioni: quattro veloci articoli che suggeriscono fonti di ispirazione, informazioni e risorse utili per chi vuole scrivere narrativa fantastica.

Il pilastro portante di questo numero è però il suo comparto narrativo: ben otto racconti inediti di Francesca Angelinelli, Luca Ducceschi, Simona Gervasone, Alfredo Mogavero, Massimiliano Monti, Corrado Sobrero, Francesco Troccoli e Fabrizio Valenza, il tutto introdotto dalla splendida copertina dell’illustratore Antonio Dessì.



http://www.dbooks.it/libreria/scheda/54/6/narrativa/altrisogni-01.html

lunedì 13 settembre 2010

Intervista Mondoradio





Montaggio immagini a cura della splendida Paola Frediani!

venerdì 6 agosto 2010

E i "ricchi" saranno sempre più ricchi...

Avete sentito della nuova legge che dimezza le tasse a chi è proprietario di più immobili e li affitta???
Forse no perchè di queste cose non ne parla nessuno se non qualche telegiornale tipo quello di "cielo" o "la7"...

Io non so davvero dove diavolo andremo a finire...
Sono infiniti i problemi di questo paese, i soldi non bastano mai, i tagli colpiscono pubblica istruzione e altri settori fondamentali per il nostro futuro, le famiglie non riescono a momenti a pagare un affitto (figuriamoci a comprare casa... o due... o tre...) e questi dementi cosa fanno?
Giustamente alleggeriscono le tasse a chi ha il sedere al caldo con immobili da affittare.
E quelle mancate entrate?
A chi le metteranno in conto???
Che disgusto.

ps
e la Brambilla chi mette ai vertici dell'ACI?
Il figlio di La Russa, un amico del figlio del presidente del consiglio e il suo fidanzato... questa è la meritocrazia italiana che loro vogliono farci credere di voler applicare... ministro Brunetta compreso... ed ecco chi arriva ai vertici di un Ente...
I comuni mortali vengono tartassati ma chi fa parte dell'Olimpo no... loro possono avere tutto ciò che desideranno e anche di più.
Doppio disgusto ragazzi... triplo anzi...

All Hallows' Even e il Grimorio dei desideri



Vi presento la mia ultima fatica letteraria che ho avuto il piacere di pubblicare con una casa editrice specializzata in e-book.
Mi è stata presentata da un amico, lo scrittore Christian Antonini, e devo ammettere che non solo mi hanno fatto da subito un'ottima impressione ma si sono rivelati ancora meglio di quel che pensavo. L'editing è stato attento e scrupoloso e devo dire che è stata una piacevole scoperta dal momento che non ho mai avuto l'occasione di vedere realizzato un eding vero e proprio.

Questo è il sito della casa editrice:
http://www.dbooks.it/

E questa la pagina dedicata al mio romanzo:
http://www.dbooks.it/libreria/scheda/45/9/fantasy-e-fantascienza/all-hallow%27s-eve-e-il-grimorio-dei-desideri.html

I prezzi sono competitivi, le persone che lavorano per questa casa editrice sono serie e non chiedono alcun tipo di contributo.
Meglio di così!

giovedì 29 luglio 2010

venerdì 2 luglio 2010

Lettera da L'Aquila.

E' facile dire che hanno risolto tutto quando tutto quel che non va non viene detto da nessuno. Questo è solo un piccolo esempio del controllo di questo governo sull'informazione.



"Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore. E lei mi risponde, con la voce che le trema. "Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."

Loro non scrivono, noi facciamo girare...

martedì 29 giugno 2010

E' morto Pietro Taricone

Che dire in simili circostanze?
Non lo conoscevo, non lo seguivo, ma la notizia mi ha sconvolta.
Forse perchè aveva la mia età.
Forse perchè con determinazione si stava creando una carriera ed era appena all'inizio.
Forse perchè era un papà.
Forse perchè io, come tanti altri, l'ho seguito in quella che è stata la prima edizione del GF e un po' mi sembrava di conoscerlo.
Forse perchè è stata una morte così stupida e imprevedibile.
Mi dispiace.
Per lui che aveva tutta una vita davanti e che ha incontrato un destino davvero crudele.
Per sua figlia che non potrà più abbracciarlo.
Per sua madre e suo padre (non posso immaginare un dolore più grande), per sua moglie.
Certe volte sembra tutto così ingiusto.

venerdì 25 giugno 2010

Lettera aperta di Rosalinda Gianguzzi al ministro Gelmini

Gentile Ministro Gelmini,
l'altro giorno, leggendo la sua intervista sul Corriere della Sera, in cui dichiarava che
l'ASTENSIONE OBBLIGATORIA DOPO IL PARTO è un privilegio, sono rimasta basita.
Per capire che Lei di educazione ne capisse poco, non era necessaria la laurea in pedagogia, che io possiedo e Lei no, o i tre corsi post laurea, che io possiedo e Lei no, visto quello che sta
combinando alla scuola statale.
Ma almeno speravo avesse competenze giuridiche, essendo Lei avvocato ed io no.
Certo, dato che Lei, ora paladina della regionalizzazione, si è abilitata in "zona franca" (quel di Reggio Calabria) perché più facile (come da Lei con un'ingenuità e candore imbarazzante
affermato), lo si poteva supporre.
E allora, prima le faccio una piccola lezione di diritto, e poi parliamo d'educazione.
L'astensione dopo il parto, sulla quale Lei oggi con tanta leggerezza motteggia, è definita
OBBLIGATORIA ed è un diritto inalienabile previsto da quelle leggi per cui donne molto più in gamba di Lei e di me hanno combattuto strenuamente, a tutela delle lavoratrici madri.
Discorso diverso è il congedo parentale, di cui si può fruire, dopo i tre mesi di vita del bambino, per un totale di 180 giorni, solo in parte retribuiti integralmente.
Ovviamente per persone come Lei, con un reddito di oltre 150.000 euro l'anno, pari quasi a quello del governatore della California Arnold Schwarzenegger, discutere di retribuzione in questo caso più che un privilegio è un'eresia.
Ovviamente Lei non può immaginare, perché può permettersi tate, tatine, nido "aziendale" al ministero, ma LA GENTE NORMALE, che Lei dice di comprendere, ha a che fare con file d'attesa interminabili per nidi insufficienti e costi per babysitter superiori a quelli della propria retribuzione.
Voglio dirle una cosa però, consapevole che le mie affermazioni susciteranno più clamore delle sue, DA PEDAGOGISTA E DA ESPERTA, affermo che fruire dell'astensione OBBLIGATORIA oltre che un DIRITTO è anche un DOVERE, prima di tutto morale e poi anche sociale.
Come vede ho più volte sottolineato la parola OBBLIGATORIA, che già di per se dovrebbe
suggerirle qualcosa. Ma preferisco spiegarmi meglio, anche se è necessaria una piccola premessa doverosa.
Lei, come tante donne, crede che l'essere madre, anche se nel suo caso da pochi giorni, Le dia la competenza per parlare e pontificare su educazione e sviluppo del bambino, ai quali grandi studiosi hanno dedicato anni e anni di studio.
In realtà, per dibattere sulla pedagogia, oggi chiamata più propriamente SCIENZE
DELL'EDUCAZIONE, bisogna avere competenze specifiche, che dalle sue dichiarazione Lei non sembra possedere.
Le potrei parlare della teoria sull'attaccamento di Bowlby, dell'imprinting, e di etologia, ma non voglio confonderle le idee e quindi ricorro ad esempi più accessibili. Basta guardare il regno animale per rendersi conto come le femmine di tutte le speci non si allontanano dai cuccioli e dedicano loro attenzione massima e cura FINO ALLO SVEZZAMENTO.
Non è una legge specifica relativa agli umani, ma della natura tutta.
Procreare, infatti, implica delle responsabilità precise, è una scelta di vita, CHE SE CAMBIA IL COMPORTAMENTO ANIMALE, A MAGGIOR RAGIONE CAMBIA LA VITA DI UNA
DONNA.
Sbaglia chi crede che l'arrivo di un figlio, non comporti cambiamenti nella propria vita.
Un bambino non chiede di nascere, fare un figlio non è un capriccio da togliersi, ma una scelta di servizio, di dono di se stessi e anche del proprio tempo.
Non sono i figli che devono inserirsi nella nostra vita, siamo noi che dobbiamo cambiarla per
renderla a loro misura. Se non facciamo questo, potremmo fare crescere bambini soli, senza
autostima e con poca sicurezza di sé.
Bambini affamati di attenzioni, perché non gliene è stata data abbastanza nel momento in cui ne avevano massimo bisogno, cioè i primi mesi di vita.
L'idea che non capiscono niente, che non percepiscono la differenza ad esempio tra un seno materna e un biberon della tata, è solo nostra.
Ciò non vuol certo dire che tutti bambini allattati artificialmente o che tutti bambini con genitori che tornano subito a lavoro, saranno dei disadattati.
Ma bisogna fare del nostro meglio per farli crescere bene, come quando in gravidanza assumevamo l'acido folico, per prevenire la "spina bifida".
I bambini hanno nette percezioni, già nel grembo materno.
L'idea, che se piangono non si devono prendere in braccio "perché si abituano alle braccia", è un luogo comune.
Le "abitudini" arrivano dopo i 6 mesi, fino ad allora è tutto amore.
Non è un caso che studi recenti, riabilitano il cosleeping, (dormire nel lettone) e i migliori pediatri sostengono la scelta dell'allattamento a richiesta. Il volere educare i bambini inquadrandoli come soldati, già dai primi giorni di vita, non solo é antisociale, perché una generazione cresciuta senza il rispetto dei suoi ritmi di crescita può essere inevitabilmente compromessa, ma è un comportamento al di fuori delle più elementari regole umane e naturali.
Poi è anche vero che per molte donne, tornare a lavorare subito dopo il parto sia una necessità assoluta.
Ma per questo problema dovrebbe intervenire adeguatamente lo Stato e non certo con affermazioni come le sue.
Mi rendo conto che il suo lavoro le permette di lasciare la bambina, rilasciare interviste di questo tipo (di cui noi non sentivamo la necessità) e tornare con comodo da sua figlia.
Ma ci sono lavori che richiedono tempi e una fatica fisica e mentale che Lei non conosce.
Tempo che sarebbe inevitabilmente tolto ad un neonato che ha bisogno di una mamma "fresca", che gli dedichi la massima attenzione.
Noi donne infatti, se spesso per necessità ci comportiamo come Wonder Woman, poi siamo colpite da sindrome di sovraffaticamento.
E non è vero che è importante la qualità e non la quantità: - perché la qualità del tempo di una mamma da pochi giorni, che rientra nel tritacarne della routine quotidiana, aggiungendo il carico della gestione di un neonato, può essere compromessa. - perché un bambino non dovrebbe scegliere tra qualità e quantità, almeno nei primi mesi, dovrebbe disporre di entrambe le cose.
Per non parlare poi del fatto, che se un genitore non può permettersi qualcuno che tenga il bambino nella propria casa, nel corso degli spostamenti, lo espone, con un bagaglio immunologico ancora carente, alle intemperie o alle inevitabili possibilità di contagio presenti in un nido.
Infatti, è scientificamente provato che i bambini, che vanno al nido troppo presto, o che non
vengono allattati al seno, sono più soggetti ad ammalarsi, con danno economico sia per le famiglie che per il sistema sanitario.
Poi per carità, si può obiettare, che ci sono bambini che si ammalano anche in casa, o come succede anche ai bambini allattati al seno, ma è come dire ad un medico, che giacché si è avuto un nonno fumatore campato 100 anni, non è vero che il fumo fa male.
Bisogna dunque incentivare i comportamenti da genitore virtuoso, anche con la consapevolezza che i bambini non sono funzioni matematiche, ma si può fare molto, per favorire una crescita armoniosa, già dalla prima infanzia, se non addirittura durante la gravidanza.
E allora le domando Ministro, di svolgere il suo ruolo importante istituzionale con maggiore serietà, cercando di evitare affermazioni fuori luogo come questa, o come quella secondo cui "studiare non è poi così importante", rendendo Renzo Bossi come esempio.
Si dovrebbe impegnare di più nell'analisi dei problemi, per evitare valutazioni errate e posizioni dannose per lei, per gli altri e per il paese.
Perché forse qualcuno potrebbe aver pensato che tutto sommato il suo era un ministero poco
importante, che se guidato da un giovane ministro senza competenze specifiche, "non poteva
arrecare grossi danni", soprattutto obbedendo ciecamente ai dettami del Tesoro, ma Lei con la sua presunzione di voler parlare di cose che non conosce, sta contribuendo a minare il futuro di un'intera generazione.
Un'ultima cosa, Lei che di privilegi se ne intende bene, essendo un politico, la usi con maggiore pudore questa parola.

05-05-10
Rosalinda Gianguzzi
Insegnante precaria della scuola primaria siciliana.
Mamma e docente per vocazione, scrittrice per diletto

domenica 20 giugno 2010

Ringraziarvi è un piacere

Ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che stanno leggendo Erzsebeth e che scrivono una recensione o un commento. Su Anobii ne ho scoperte due nuove che mi riempiono di gioia. Una negativa c'è ma va bene lo stesso. E' giusto che sia così. Non si può piacere a tutti e bisogna saper accettare le critiche.
Grazie davvero

Il vangelo secondo satana

Tra un impegno e l'altro ho ricominciato a dedicarmi a un po' di sana lettura.
L'ultimo romanzo è stato quello che da il titolo a questo post.
Grazie al cielo me l'hanno prestato...
Un romanzo di 500 pagine circa che avrebbe potuto tranquillamente essere di 200/250 eliminando tutto il superfluo che spesso ti fa venir voglia di saltare pagine a piè pari. La storia in sè non è male, ma trovo che l'autore abbia voluto anacquarla con troppe descrizioni che la rendono poco scorrevole e mal digeribile. I personaggi non sono eccezionali a parte padre Carzo. Gli altri sono abbastanza scontati e un po' piatti. Furbescamente il romanzo è disseminato di frasi tipo:" Oh Signore... è peggio di quanto pensassimo!" o simili così che il lettore si fa tentare ad andare avanti con la speranza (mal riposta) che infine ci sia una svolta, un segreto inimmaginabile... invece già dall'inzio in pratica si sa tutto quel che c'è da sapere e francamente non è un granchè. Poco convincente, molto noioso in certi punti, finale scontato. Si capisce che non mi è piaciuto?

lunedì 14 giugno 2010

Altro che viva la rai...

Basta.
E' ufficiale.
Mi sono scocciata.
Sono una tra i pochi che ancora si ostinano a pagare il canone rai perchè penso sempre a programmi come Ulisse, Quark, Mi manda rai tre, Report, Annozero ecc. Programmi che meritano di continuare a esistere. Che fanno cultura, che tolgono curiosità, che informano.
Su 64 (mi pare) partite dei Mondiali, la rai ne trasmette 25...
Ora capisco le partite normali, ma i Mondiali???
E poi cosa vedo?
La pubblicità di un nuovo programma dedicato al Papa e condotto da Emanuele Filiberto??????????
Ma dico... si sono rincoglioniti o cosa?
E i miei soldi del canone vanno anche a pagare questo buono a nulla che di soldi per i miei gusti ne ha già fin troppi?
Mi spiace ma il prossimo anno piuttosto butto i decoder nella spazzatura.

sabato 29 maggio 2010

Rifletto

Ieri sera ho guardato Mi manda rai tre...
parlavano del caso "asilo cip e ciop" e forse avrei fatto meglio a non guardare perchè la rabbia che avevo dentro al termine della discussione era qualcosa di logorante.
Hanno tirato una molotov contro la casa di questa "signora" e francamente in me non ha destato nessun sentimento di solidarietà nei confronti di quella "bestia". Perchè di questo si tratta.
Forse se la giustizia fosse realmente "giusta" questo non sarebbe accaduto perchè questa "persona" sarebbe in prigione e non ai domiciliari. E' vergognoso che qualcuno capace di vessare a quel modo dei bambini incapaci di difendersi debba ora passare per vittima. Una codarda, vigliacca ecco cos'è. Una codarda, vigliacca che trova coraggio solo davanti a chi non può difendersi.
Ci sono molti crimini odiosi e condannabili ma quelli che hanno per vittime i bambini sono i peggiori in assoluto.
Come al solito la giustizia è una delusione.
In questi casi mi vergogno di essere italiana.
Un'altra cosa grave che mi ha fatto molto riflettere è una frase detta da Vianello. Un fatto a cui non avevo pensato onestamente.
Se ci fosse stata allora la legge che vogliono far passare ora sulle intercettazioni ecc non avremmo mai saputo nulla di tutta questa storia. Non avrebbero nemmeno potuto fare le riprese che hanno fatto perchè sarebbero mancati "i gravi indizzi di colpevolezza".
Ragazzi ma dove stiamo andando?
Vi rendete conto che oggi quei bambini sarebbero ancora lì a farsi menare e quasi soffocare col cibo?
Vi rendete conto che una delle bimbe di quei video a 20 mesi ancora non cammina perchè veniva relegata nel lettino tutto il giorno?
Ma quale giustizia può permettere che siano già fuori?
Ma quale governo può concepire una legge che non tutela i deboli solo per salvaguardare i propri interessi?
Che amarezza.

venerdì 7 maggio 2010

Viene ogni giorno... - 365 racconti erotici per un anno - Delos Books




E tra i tanti bravissimi autori ci sono anche io!

martedì 23 marzo 2010

Quanto siamo "stereotipati"

Oggi andavo in giro sotto i portici con Vic e mi guardavo attorno come faccio spesso. Cercavo espressioni, modi di fare e mi sono resa conto di quante persone ci siano che risultano poco credibili se si pensa di "trasformali" in personaggi per un romanzo.
Alle volte ci ostiniamo a cercare di non banalizzare i nostri personaggi e poi ci ritroviamo a veder uscire da una boutique una donna di mezza età che chiaramente non sa accettare la propria fisicità matura; si veste con minigonna e scarpe alte, viso scuro di lampade, capelli biondi lunghi tipo Cicciolina... trucco pesante, pelliccia (argghhh). Oppure la ragazza con i capelli mezzi viola, il chiodo, i fouseaux strappati, la catena in vita, gli anfibi...
Eppure sono persone reali... ma non è solo l'aspetto che mi fa pensare a quanto poco "originali" siano queste suddette persone.
Col lavoro che faccio ho a che fare con parecchia gente e purtroppo in pochi mi stupiscono. In pochi tradiscono il loro abito.
Pensare a questo mi ha messo anche un po' di tristezza. Mi domando perchè la gente deve per forza di cose uniformarsi in modo tanto plateale e non solo nell'abito ma negli atteggiamenti. Perchè se sono la moglie cinquantenne di un avvocato devo per forza andare in giro bionda con il trucco pesante e la minigonna? Perchè se sono una che vuole andare contro corrente devo per forza mettermi chiodo, anfibi e orecchino al naso?
Mah... mistero.
L'unica cosa di cui sono contenta è che io personalmente non ho amicizie o conoscenze ( a parte quelle obbligate sul lavoro) che corrispondano a degli stereotipi. QUesto mi fa sperare di non esserlo anche io agli occhi degli altri.

mercoledì 10 marzo 2010

Che occasione!!!

Il mio romanzo La sesta era a 15 euro spese di spedizione incluse e con dedica personalizzata!

Se la cosa vi aggrada scrivetemi:simona75to@yahoo.it mettendo nell'oggetto "la sesta era"

lunedì 1 marzo 2010

Uccidono un cane calpestandolo coi tacchi a spillo

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

lunedì 22 febbraio 2010

Continuano le buone recensioni!!!

http://www.anobii.com/books/Erzsébet_Bàthory/9788863071412/0187846a7c82c41dfa/#


Grazie a tutti.

mercoledì 17 febbraio 2010

Latte e derivati… il male del secolo?????????

Qualche giorno fa mi hanno fatto sentire quasi una malata di mente perché do a mia figlia il latte di mucca…
Allora siccome sono curiosa di sapere da dove vengono certe convinzioni e se hanno un fondamento di verità ho fatto alcune ricerche.
Risultato: ci sono due schieramenti. Uno che lo difende a spada tratta.
Quello che demonizza il latte e derivati sostenendo che il latte di mucca fa bene al vitello e basta e che nessun animale adulto assume latte. Che nel latte sono presenti svariati medicinali, pus, feci e chi più ne ha più ne metta. Che provoca un sacco di problemi a livello gastrico, danni ormonali ecc.
Ora… questa cosa mi ha un tantino sconvolta perché è ovvio che a nessuno fa piacere sapere che nel latte che beviamo c’è una tale quantità di schifezze, ma attribuire tutto il male del mondo al latte mi pare un tantino esagerato.
Nssun animale adulto beve il latte…
vero. Ma nessun animale adulto beve vino, cuoce la carne, mangia pasta al ragù ecc. Nessun animale adulto beve il latte per una questione di sopravvivenza della specie. Una femmina non può permettersi di allattare animali adulti a scapito dei cuccioli. Un lupo non sa mungere una mucca se non lo berrebbe anche lui! Provate a dare del latte di mucca a qualsiasi altro animale. Lo beve eccome. Semplicemente non sa come procurarselo se non ci farebbe colazione pure lui.

Insomma può anche essere vero che assumere tanto latte e latticini non sia salutare. D’altra parte non è salutare abusare di nessun alimento. Non è salutare nemmeno mangiare le verdure se stiamo a guardare l’inquinamento dei terreni, delle piogge, l’impiego di diserbanti, pesticidi e quant’altro. Non amo gli estremismi diciamo e privare mia figlia di un pezzo di parmigiano, di una pizza con la mozzarella mi pare davvero troppo.
Da sempre l’uomo beve il latte di mucca, di capra, di asina e non mi pare che nessuno sia mai morto per overdose di latte o formaggio.
Mi dicono: tua figlia prende raffreddori ecc proprio per quello.
Bè… se il risultato è qualche raffreddore pazienza. Ma non le voglio imporre un’alimentazione. Quando sarà adulta sarà lei stessa a decidere se vuole essere onnivora, vegetariana o altro, ma io non le imporrò una rinuncia ora che non può decidere da sola.
Mi sembra una violenza bella e buona.

mercoledì 10 febbraio 2010

Detective stories

Avete mai provato la sensazione di rimanere incollati a un romanzo? Quando sapete che è ora di andare in ufficio... le mani si allontanao con il libro stretto tra le dita, ma i vostri occhi cercano ancora di catturare qualche riga... ancora un attimo... solo un capitolo poi vado...
Ecco, questo è quello che vi accadrà con questo romanzo e non lo dico perchè conosco l'autore, ma perchè è meraviglioso!
Intrigante, ironico, con un protagonista che non potrete non amare alla follia.
Mor con il suo impermeabile è destinato a qualcosa. Qualcosa che in fondo ha deciso lui stesso. Lo stile di Cristian Antonini è eccellente, incalzante, liscio come l'olio. I personaggi diventano improvvisamente tanto reali che ti sembra di averli conosciuti realmente. Se Legame Doppio è un bel romanzo... be' questo lo supera e lo doppia.
Ragazzi leggetelo e mi darete ragione.

La realtà e il suo enigma

Mi è piaciuto moltissimo l'inizio del romanzo. Mi ha incuriosita quel tanto da spronarmi ad andare avanti per scoprire che cosa stava accadendo a Yonne.
Mi è piaciuta moltissimo la caratterizzazione dei personaggi e per certi versi mi sono anche ritrovata in qualche strana mania della protagonista.
Mi ha convinta meno il finale, non perchè non sia ben scritto ma solo per un mio puro gusto personale.
I punti di forza di questo romanzo sono sicuramente la bravura dell'autrice nel mettere in evidenza alcune caratteristiche caratteriali e lei è brava in questo ed è supportata dalla professione che svolge e che certamente le permette di andare molto a fondo; l'originalità della storia; lo stile incalzante.

sabato 6 febbraio 2010

Recensione o non recensione?

This is the question...

Cerco sempre di recensire i libri che leggo perchè mi piace dare una mia opinione e finora ho sempre cercato di farlo anche per tutti quei libri di scrittori emergenti che conosco.
Alle volte non è facile perchè capita di leggere qualcosa che non ti convince fino in fondo o che proprio non ti piace e allora che fare?
In questo caso preferisco non farla oppure rimanere molto sul vago perchè mi piange il cuore quando devo dire qualcosa di negativo su un autore emergente.
Se scrivo che non mi è piaciuto affatto il libro di un autore affermato non succede nulla perchè in ogni caso per una mia recensione negativa ne avrà altre mille positive e non andrà certo a intaccare la sua reputazione o le sue vendite.
Quando si tratta di un autore che in rete ha 10 recensioni anche solo una negativa è un macigno.

martedì 19 gennaio 2010

Butterfly di Laurell K. Hamilton

Dopo il penultimo mi ero ripromessa di lasciare perdere la Hamilton per una serie di ragioni.
Alla fine però mi sono ritrovata tra le mani Butterfly e così ho deciso di leggerlo e questo ha fatto sì che la mia opinione nei confronti di questa scrittrice peggiorasse in modo definitivo.
Se a questo romanzo togliamo tutte righe e righe in cui descrive l’abbigliamento dell’uno e dell’altro (e basta! Una volta che ne conosciamo lo stile non è il caso di descriverlo ogni volta da capo a piedi compresi i calzini), se togliamo altre decine se non centinaia di righe in cui spiega come si veste e quante armi ha addosso e dove, se togliamo tutte le parti in cui qualche uomo decide di rimanere senza mutande per puro esibizionismo (non ci sono vere scene di sesso, ma piuttosto un continuo susseguirsi di “uccelli al vento”)… insomma se togliamo tutte le parti estremamente noiose e che trovo descritte in modo piuttosto puerile non rimane che una storia poco originale e per niente accattivante.
Abbiamo solo un’Anita Blake piena di sé (sciatta e cinica per sua stessa ammissione) a cui nessuno uomo pare resistere e che diventa l’oggetto sessuale in qualsiasi contesto.
I personaggi sono stereotipati fino alla nausea.
Tutti muscoli guizzanti, capelli lucidi e lunghi, organi sessuali maschili pazzeschi e poi c’è lei… unica donna con un minimo di carattere in mezzo a tante bambole di pezza senza spina dorsale. Per forza gli uomini vengono attratti da lei! Non hanno molte scelte.
Non si contano le volte in cui usa le parole “vacuo”, “pallido” e culo in tutte le loro declinazioni.
Dal primo romanzo sappiamo che Anita usa solo Nike… non sarebbe il caso di piantarla di sottolinearlo?
La pagherà la Nike?
L’ho apprezzata molto nei primi romanzi quando c’era una certa tensione sessuale che però non trovava realmente sfogo. Quando era più… umile forse… non so…
Questo romanzo mi ha molto delusa. Seicento pagine che sarebbero potute essere tranquillamente la metà se si tolgono tutte le parti fini a se stesse che non conducono a nulla e tutte le altre che ho citato prima.

giovedì 7 gennaio 2010

Arrivederci nonno Vincenzo



Davanti alla morte sembra che nulla più abbia senso, ma è proprio per questo che non dobbiamo e non possiamo soffermarci su di essa, ma su come la vita della persona che se n'è andata è stata vissuta.
Il nonno di mio marito è stato un chiaro esempio di vita vissuta con semplicità e assoluta intensità. Un uomo che ha saputo dare tanto a tutti e che, sono certa, ha solo abbandonato il suo corpo ormai vecchio e stanco per librarsi nell'aria e poter stare ancora più vicino alle persone che ha amato.

Il 7 gennaio si è spento Vincenzo Lo Giudice, che con i suoi 103 anni e 7 mesi era il cittadino più anziano di Cuneo.
Un uomo che ho avuto l’onore di conoscere e che ha lasciato un’impronta indelebile in tutti coloro che hanno potuto incontrare il suo sguardo grigio/azzurro così carico di serenità e di intelligenza.
Minuto eppure forte come una roccia.
Nato in un’epoca in cui ci si accontentava di quel che si aveva senza troppo pretendere nemmeno da se stessi, lui ha invece studiato elettrotecnica a Torino dopo essere stato costretto a lasciare la sua città natale. Ha duramente lavorato di notte per poter studiare di giorno e salire un altro scalino, verso quella vita che desiderava e che gustava con piacere estremo. Caparbio, gentile, con principi veri e saldi non ammetteva ingiustizie, cattiverie, disonestà.
Durante la sua lunga vita ha visto le due grandi guerre, ha dato rifugio ai partigiani, ha visto cambiare i tempi sempre con quell’accettazione e quel sorriso sincero sulle labbra. Ha percorso Cuneo, città che ha molto amato, in lungo e in largo senza mai aver bisogno di un’auto, ma solo di se stesso e delle sue gambe ed è esattamente allo stesso modo che ha vissuto. Sempre contando solo su se stesso, senza mai far pesare nulla a nessuno. Persino nelle sue ultime ore le sue parole sono state di altruismo e di affetto. “Vai a casa.” Queste le parole che ha pronunciato rivolgendosi a suo nipote. Quel che si dice un vero capo famiglia, un vero pilastro della famiglia. La persona alla quale si fa riferimento quando ci si sente insicuri, quando qualcosa ci preoccupa.
Ora Vincenzo non c’è più. Non su questa terra, ma non posso non credere che lui sia qui con noi anche ora e magari che sia stato proprio questo bisnonno a prendere per mano una bambina di un anno e farle compiere i suoi primi passi da sola la sera del 7 gennaio.
Arrivederci nonno Vincenzo.
Tutta la tua famiglia ti ha amato e rispettato esattamente com’era giusto che fosse.