lunedì 24 novembre 2008

La gravidanza non è una malattia. Capitolo IV

TERZO MESE E FAMIGLIA

Dopo tre mesi di nausee vi sembra di stare un po’ meglio. Certo siete molto stanche e tutto vi costa più fatica. La concentrazione scarseggia e iniziate a fremere. Il vostro corpo è cambiato e continuerà a farlo per i prossimi sette mesi.
Non avete ancora del tutto accettato il fatto che diventerete madri, ma siete sulla buona strada.
Grazie al cielo non esistono più gli uomini di una volta ed il vostro compagno o marito cerca di aiutarvi in tutti i modi dimostrando grande sensibilità.
Questa è una grossa fortuna.
Probabilmente non sarà così per tutte purtroppo, ma vi assicuro che questo è un ottimo punto di partenza. Grazie alle sue attenzioni, al fatto che alle sette del mattino vi pulirà dal sale le acciughe o vi correrà a comprare il gelato penserete al vostro bambino in modo diverso. Penserete che è anche figlio suo. Che voi due insieme avete dato vita ad un nuovo essere umano. Che questo non può che essere un miracolo.
Vi informate in ogni modo. Comprate libri, cercate su internet e scoprite che tra non molto dovreste cominciare a sentire i primi movimenti. Non vedete l’ora!
Durante la prima ecografia avete visto quell’esserino lungo appena sette centimetri che saltava allegramente senza che voi vi accorgeste di nulla. C’è già tutto! La testolina, le gambine, le mani, le braccia… tutto!
E’ da non credere!
Quando siete uscite dall’ospedale eravate euforiche fino a quando non vi siete specchiate in una vetrina dove un abito splendido ammiccava tentandovi in tutti i modi.
Inutile la prova in camerino.
Avete preso almeno una taglia di seno, l’addome è gonfio anche se non ancora pronunciato, la ritenzione idrica si è accumulata su braccia e gambe.
Quel vestito vi sta uno schifo.
Uscite demoralizzate con il solo desiderio di chiudervi in casa.
Tutto questo perché ancora non avete la vera pancia da donna incinta.
Davanti a quel prodigio tutto il resto vi sembrerà una sciocchezza.
Anche se siete sempre state fissate con dieta e ginnastica; anche se non potete sopportare il seno grosso e mai e poi mai lo avreste voluto.
Ma è ancora presto. La pancia sembra solo gonfia come i giorni prima del ciclo. Il seno è dolorante.
Non è il momento per far acquisti di vestiario. Sarebbe deprimente soprattutto se amate vestiti aderenti e giacche sciancrate. Ci sarà tempo dopo per farsi qualche regalo.
Si sta chiudendo un’epoca e la cosa non deve spaventarvi. Vedete in giro ragazze o donne più o meno della vostra età che sfoggiano un fisico da urlo, una bella pelle compatta e voi vi sentite arrivate al capolinea.
Pensate: non sarò mai più quella di prima e non posso nemmeno permettermi di fare trattamenti anticellulite o roba del genere. Diventerò grassa, sformata, mi cadranno tutti i capelli durante l’allattamento, il seno mi arriverà sotto le ginocchia e nemmeno un reggiseno appositamente costruito dalla nasa riuscirà a ridarmi un decolté decente, avrò profonde occhiaie perché non riuscirò più a dormire e correrò come una matta tutto il santo giorno.
Non pensateci!
Certo molto dipende dalla vostra costituzione, da quanto mangerete e cosa mangerete, da quanto siete determinate a non diventare un relitto privo di qualsiasi fascino. Ricordatevi che vostro marito può essere l’uomo migliore del mondo, ma anche l’occhio vuole la sua parte. Se lo amate non vi costerà fatica darci dentro e tornare gradevole.
In fondo a voi farebbe piacere vedere lui che si lascia andare diventando l’opposto dell’uomo che avete sposato?
Non credo.
Ricordatevi che una famiglia è composta da un uomo, una donna e dei figli. Non prendete tutto sottogamba. Non pensate che tanto oggi è normale separarsi o che se vi ama vi deve accettare sempre perché questo è puro egoismo. Non pensate che vostro figlio crescerà bene anche senza avere i genitori uniti.
Non è così.
Certo, crescerà. Se la caverà e diventerà una brava persona, ma dentro avrà sempre un dolore sordo che gli condizionerà la vita.
Ricordate che siete una squadra. Tra le quattro mura di casa non avete un nemico, ma l’unica vera persona al mondo su cui sapete di poter contare sempre.
Regola numero uno: rispetto.
Rispettare lui vuol anche dire rispettare se stesse ed essere donna. La donna che lui ha sposato non un’estranea assillata da pappe, pannolini e basta.
Con questo non voglio dire che se vi rimarranno due chili in più sarà una tragedia o che se lo trascurerete un po’ sarà la fine. Cercate però sempre di mettervi nei suoi panni e di non dare nulla per scontato.
A nessuno piace rimanere soli e se voi comincerete a trascurarlo sarà per lui inevitabile provare questa spiacevole sensazione.
Anche in questi primi mesi rendetelo partecipe delle vostre sensazioni. Se non parlate con lui con chi altro dovete farlo? Comunicategli i vostri pensieri, anche quelli negativi. Vedrete che dar loro voce li renderà meno pesanti e vi stupirete di trovare un notevole conforto nelle parole del vostro lui.
Se per voi è difficile accettare la gravidanza, immaginate quanto lo può essere per lui che non sta provando nulla di fisico né psicologicamente tanto forte e ormonalmente devastante.
Vogliamo parlare di questi ormoni subdoli che viaggiano nel nostro corpo rendendoci simili a delle psicolabili?
Nonostante vi sentiate uno straccio, nonostante abbiate un certo timore… vi sentite pronte a diventare come Moana Pozzi.
Siete tutte in subbuglio e durante la giornata immaginate cose che mai potreste confessare.
Se non avete una gravidanza problematica o rischi di aborto non rinunciate al sesso che vi assicuro, vi darà enormi soddisfazioni.
Certo per un po’ dovrete mettere da parte frustino, manette e sesso violento, ma non rinunciate a questa parte così importante della vostra vita. Vi aiuterà a sentirvi ancora donne desiderabili nonostante tutto.
Non rimaneteci male se vostro marito troverà divertente il vostro seno prosperoso anche se in tutti gli anni passati insieme ha sempre sostenuto di non amare le tette grosse. Sono le vostre no?

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