mercoledì 4 marzo 2009

T.A.T.A A.M.I.C.A Terrore telematico di Antonio De Lieto Vollaro

La storia in sé è gradevole e prende come spunto fatti importanti della nostra storia recente. Il tutto mescolato con fantasiose nuove tecnologie e creature di altri mondi.
Tuttavia ci sono alcune cose che non convincono fino in fondo e mi riferisco soprattutto alla caratterizzazione dei personaggi che risultano un po’ piatti e simili uno all’altro.
In principio ero convinta che le due ragazze fossero giovani adolescenti, invece sono in realtà due giovani donne che però hanno atteggiamenti tipici dell’adolescenza. Luigia l’ho trovata un tantino… sciocchina… mentre avrebbe dovuto essere caratterizzata in modo da stuzzicare la simpatia del lettore dal momento che è una delle principale protagoniste.
Ma forse tutto questo è voluto dal momento che il romanzo è consigliato anche a lettori più piccoli.
Un altro punto che non mi ha convinta è la narrazione al presente, ma questo è proprio solo un mio gusto personale e di certo non è un errore o una pecca a priori.
Alterna momenti di profonda analisi della situazione mondiale con altri di totale fantasia in cui i personaggi trovano spazio per muoversi come più preferiscono.
Secondo la mia personalissima opinione, l’autore dimostra una certa sensibilità verso alcune problematiche che coinvolgono l’uomo di oggi e aleggia nel romanzo la nostalgia per un passato in cui tutto sembrava più semplice, più pulito, meno corrotto e meno in bilico.
Pare quasi che l’autore sia in qualche modo deluso dall’uomo moderno e dai suoi scarsi principi morali, tanto che vede le vere qualità in un “alieno”.
In certi casi ho sentito vicino il suo modo di pensare… nel senso che sarebbe davvero bello se esistessero alieni tanto avanti da poter riprendere in mano le fila della nostra storia mettendoci di fronte ad un futuro migliore. Un futuro migliore fatto di cure miracolose per qualsiasi malattia, fatto di spazio per la natura e di buoni sentimenti.
Secondo me questo romanzo avrebbe potuto essere gestito meglio. Mi spiego: è troppo in bilico tra un genere per adulti e un genere per ragazzi. Io lo riguarderei e lo trasformerei in tutto e per tutto in un romanzo per adulti.
L’ultimo consiglio che posso dare è di soffermarsi di più nel dare un carattere ben distinto ai personaggi (modo di parlare, atteggiarsi, pregi, difetti, manie ecc) e non soffermarsi troppo sulla storia recente di terrorismo ecc perché toglie un po’ di ritmo al romanzo.

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