domenica 27 dicembre 2009

2010

Ognuno di noi ha tanti desideri nel cuore e la maggior parte è naturale che riguardino se stessi oppure i propri cari. C'è poi una parte che viene ivece dedicata a tutti, alla collettività, a chi sta peggio di noi.
Il Natale è già passato e anche se non ho una famiglia numerosa e nemmeno unita l'ho vissuto con lo spirito dell'affetto e dell'allegria, mettendo da parte la tristezza di non poter avere tutti insieme attorno allo stesso focolare.
Per il 2010 i sogni sono tanti:
Spero che mia madre stia meglio.
Spero che mio padre trovi un po' di felicità.
Spero che mio marito trovi più soddisfazioni nel lavoro.
Spero che Vittoria stia sempre bene.
Spero che mio fratello realizzi i suoi sogni.
Spero di avere qualche soddisfazione in più dai libri pubblicati.
Spero di non dover battagliare troppo con il denaro.
Spero che l'Italia inizi un percorso fatto di miglioramenti.
Spero che tutti i bambini del mondo non debbano mai più soffrire a causa di adulti stupidi.
Spero che gli animali vengano lasciati in pace.
Spero che non ci siano più persone incapaci di comprendere il valore sacro della vita.
Spero tante cose insomma... le spero con tutto il cuore e tutta l'anima.

martedì 22 dicembre 2009

Il disprezzo per il Natale

Leggendo qua e là mi rendo conto di quante siano le persone che "odiano" o dicono di odiare il Natale e se devo essere onesta non ne capisco la ragione.
Nessuno è obbligato a festeggiarlo, a fare l'albero, a comprare regali come io non sono obbligata a vestirmi da fantasma a carnevale. Il carnevale non mi piace granchè e quindi semplicemente non lo festeggio e lascio che passi così senza però schifare o denigrare chi lo vuol festeggiare.
Ognuno è libero di scegliere o sbaglio?
L'intolleranza non la sopporto in nessun caso e far sentire degli stupidi coloro che ancora amano questa festa con i suoi colori, con i suoi sapori, con le sue luci lo trovo davvero di pessimo gusto.
E' un'occasione per festeggiare insieme. Nessuno è obbligato ad andare a messa o fare il presepe, ma ci si può godere la compagnia delle persone a cui si vuole bene in un'atmosfera diversa.
Non so... non capisco tanto cinismo.
E badate bene non sto parlando di credere o non credere. Sto parlando di vivere il Natale un po' come si faceva da bambini. Con l'attesa trepidante, con la casa che si riempie, con il pranzo ricco di sapori, con le risate e la neve che scende.
Mi mette molta tristezza leggere certi commenti. Ci sono altre cose che fanno schifo. Cose più importanti da odiare. Sento parlare di tolleranza per cose che vanno al di là della mia comprensione e poi vedo che le stesse persone che parlano di tolleranza sono le prime a scagliarsi con odio verso una festa che non ha niente di pericoloso per loro.
Scusate lo sfogo , ma ogni tanto rimango davvero delusa da certi commenti che reputo infantili e cattivi in modo del tutto gratuito.

lunedì 21 dicembre 2009

Ciciu di Natale


In realtà si chiamano Ciciu d'capdan, ma io li ho fatti per Natale e quindi hanno cambiato nome!
Un tantino lunghi da fare, ma buoni!
Sono soddisfatta e ora non mi resta che regalarli ai bimbi che conosco (quelli che riuscirò a vedere prossimamente) e tenerne un po' per i miei a Natale.

giovedì 17 dicembre 2009

Buon Natale


Buon Natale a tutti.
Ai bambini che con la loro innocenza e la loro gioia di vivere rendono speciale ogni momento. Mi auguro che ognuno di loro trovi amore e comprensione per poter diventare in futuro un adulto sereno.
A tutti quelli che hanno superato enormi difficoltà in questo anno fatto di crisi economiche, incertezze e delusioni.
A tutti quelli che credono ancora nella famiglia e nella sua forza.
Si può avere successo, denaro, ma niente ti da tanto quanto una famiglia unita.
A questa terra che sopporta il peso dell'uomo con tutti i suoi errori e la sua prepotenza.
Aguriamoci che ci sopporti ancora a lungo e che l'uomo capisca quanto è essenziale il rapporto sereno con la natura che lo circonda.
A tutti... Buon Natale.

mercoledì 16 dicembre 2009

Il quinto giorno di Frank Schätzing

Se dovessi definire questo romanzo con una breve frase sarebbe: "crollo verticale".
Un'avventura mozza fiato che si prende più di 1000 pagine senza che il lettore quasi se ne accorga.
Le ricerche fatte per questo romanzo sono lodevoli e precise.
Si va dall'estrazione del petrolio, alla vita nell'oceano fino ad arrivare alla popolazione degli inuit.
Ai personaggi ci si affeziona subito perchè sono a tutto tondo e ognuno con la sua storia personale porta importanti svolte al romanzo.
L'ho letto con moltissimo interesse proprio perchè non è solo un romanzo di fantasia, ma con tanti argomenti curiosi e reali.
Peccato che...
Peccato che alcune parti siano estremamente noiose e non portino nulla al romanzo in sè.
Ma soprattutto, peccato che a quaranta pagine dalla fine ci sia un crollo verticale che fa sembrare tempo sprecato tutto quello che usato per arrivare fino a quel punto.
Nel complesso non posso dire che sia un brutto romanzo, ma se dovessi dire che mi ha convinto fino in fondo non potrei.
Inoltre comprendo ci sia bisogno di sacrificare qualche personaggio principale per il bene della storia... ma ragazzi... qui se ne vanno tutti o quasi e a rimanere sono proprio quelli che meno colpiscono e lasciano il segno.

lunedì 7 dicembre 2009

Nuova rivista online La Penna Magica

Una nuova rivista che si propone di diventare un punto di riferimento per lo scrittore esordiente.

http://www.lapennamagica.com/