venerdì 5 ottobre 2007

Scrivere ciò che non è reale

Eccomi di nuovo qua.
Il primo romanzo che ho scritto e che verrà pubblicato da Giraldi non è propriamente un fantasy.
Vi sono presenti elementi reali; la vita di tutti i giorni e poi ecco che arriva l'elemento fantastico.
L'elemento che ognuno di noi sogna. Quello che in un attimo cancella gli errori di una vita e ti fa diventare ciò che davvero vorresti essere.
Chi di noi non vorrebbe poter esprimere anche solo un piccolo desiderio che però sarebbe in grado di cambiare la nostra vita per sempre?
Perchè scrivo fantasy o comunque libri che hanno al loro interno un importante elemento fantastico?
La risposta è piuttosto semplice. Io ho sempre letto moltissimo; una media di uno o due libri al mese ora che lavoro tutto il giorno, ma che possono diventare tre quando sono un pò meno di corsa. Ho letto molti libri differenti tra loro, ma quelli che maggiormente mi davano soddisfazione e che più mi stupivano e mi rilassavano erano proprio quelli dove la fantasia non ha limiti.
Certo, un libro può istruire, dare informazioni, infondere cultura, ma deve anche essere un compagno di viaggio.
Oltre quelle pagine, sotto l'inchiostro ci deve essere tutto un mondo che ti aspetta e che ti fa sognare. Deve poterti trasportare in un'altra realtà, dove non esiste l'ufficio, la spesa, la bolletta. Dove tutto è possibile. Nel bene e nel male.
Non so se i miei libri piaceranno e neppure se riuscirò a venderne qualche copia, ma spero che quei pochi che li leggeranno possano goderne. Spero che, una volta giunti all'ultima pagina, lo chiudano con un sospiro, combattuti tra la soddisfazione trovata nel finale e la tristezza di non poter proseguire.
Perchè è così che accade a me.
Quando mi appassiono ad un libro non vedo l'ora di arrivare alla fine e lo divoro, pagina dopo pagina, ma quando arrivo alle ultime 20 pagine cerco di non leggerne più di due al giorno in modo da non dovermi ancora separare dai personaggi e dalla loro vita.
Sono matta?
Può darsi!
Ciao

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