sabato 21 marzo 2009

Mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco...

Pensavo di aver fatto un piccolo passo in avanti... un piccolo progresso... E' così in effetti, ma proprio oggi mi è arrivata una mail dalla casa editrice e pare che in questi 4 mesi il mio Erzsèbet non abbia venduto quanto loro immaginavano.
Sono demoralizzata. Nonostante gli articoli sul giornale sia cartaceo che on line, il passaparola, le email inviate a tutti quelli che conosco, gli sms, le recensioni ecc... questa è la situazione.
Non so... sapevo che non avrei certo venduto milioni di copie, ma volevo credere che sarebbe andata un po' meglio.
Guardo la mia bimba e dico: ma chi se ne frega... l'importante è che ho te... ma in fondo mi rode, mi delude, mi abbatte.
Secondo la vostra esperienza quante copie deve vendere un romanzo nei primi 4 mesi per non essere un totale fallimento?
Naturalmente un romanzo di un signor nessuno come me edito da una piccola casa editrice.

8 commenti:

Frank ha detto...

Ciao Simona,
mi spiace che le cose non vadano, per il momento, come volevi. Vedrai che con un po' di onesto ottimismo le cose andranno meglio. Purtroppo la realtà editoriale italiana è questa: non è colpa tua! Le colpe, se ci sono, vanno divise equamente. Quando è uscito il mio libro, a novembre con la 0111, ricevevo tantissime mail di persone che si lamentavano perchè andavano ad ordinarlo in libreria ma si sentivano rispondere "No, non conosciamo la casa editrice" oppure "Hanno una distribuzione che non va bene.."
Per non andare fuori tema, secondo me uno sconosciuto dovrebbe vendere almeno 80-100 copie in 4 mesi e puntare alle 400 in un anno. Ma l'autore non va lasciato solo!

Simona ha detto...

Già... sono davvero abbattuta.
Anche perchè alcune persone che conosco non l'hanno ancora comprato perchè erano convinte di poter andare anche tra un mese per ipotesi... IL fatto è che ora che viene ritirato dalle due librerie non so quale sarà il suo destino. Tu sai dirmelo.
Ti ringrazio per le tue parole e le condivido in pieno.
Quello che mi domando è: ma allora perchè diavolo mi do tanto da fare a contattare a destra e a manca per recensioni ecc?
Che tristezza....

Glauco Silvestri ha detto...

Che cosa strana!
Almeno un annetto il libro dovrebbe sopravvivere. Come può, un esordiente, sperare di vendere tanto in pochi mesi senza una pubblicità altisonante attraverso i media?
Che strana cosa... questa. Spero per lo meno che rimanga in vendita negli store online (tipo ibs).
Sarebbe un vero peccato :(

Simona ha detto...

E' quello che spero anche io!
E vogliamo parlare del fatto che pare siano "sparite" 15 copie delle 30 date in conto vendita?
La libreria dice di averne ricevute 15... la casa di averne spedite 30...

Simona ha detto...

Mi ha risposto la casa editrice.
NOn verrà ritirato dal mercato. Sarà disponibile su ordinazione, ma col fatto che sono sparite ste 15 copie la situazione non è favorevole per una eventuale ristampa.

arlette ha detto...

Concordo pienamente con Frank, buona parte dei successi e di conseguenza anche degli insuccessi è da imputarsi al lavoro di promozione, che evidentemente in questo caso non è stato fatto come si deve...vista la tua bravura!!!Forza Simo, non buttarti giù, Guarda Vittoria e trai da lei la forza per continuare a fare iò in cui credi!!!Prima o poi si accorgeranno tutti di quanto sei grande!!Bacio!

Unknown ha detto...

ciao, ho sentito l'intervista ieri a radio dee jay... io li divoro i libri, ma non avevo mai sentito parlare del tuo, ma ti assicuro che adesso che so del tuo lavoro lo vado a comprare questo sabato!! non demoralizzarti!! io di soli i libri li scelgo per le recensioni tipo di donna moderna o cosmopolitan... oppure vado a cercare su internet l'argomento che mi interessa!! in bocca al lupo da una una cuneese come te :)

Simona ha detto...

Ma che bello!!! Benvenuta sul mio blog amica cuneese!
Sono contenta che l'intervista stia dando i primi risultati e mi auguro (se lo comprerai) che Erzsebet ti piaccia quanto è piaciuto fino a questo momento a chi l'ha letto. Questa è senza dubbio la più grande soddisfazione per me.