Gli ultimi romanzi mi avevano un po' delusa, ma questo è degno del migliore Stephen King.
Un incidente grave, un trasferimento a Duma Key per cercare di "sopravvivere" a una vita che non è più la stessa e non lo sarà mai più.
740 pagine che vanno giù come un sorso d'acqua.
Ma Stephen King avrà venduto l'anima al diavolo per riuscire a scrivere così???
Può darsi...
Sta di fatto che i personaggi sono così approfonditi e così reali che ti sembra di poterli chiamare per telefono quando hai finito il romanzo!
Come sempre il punto forte dei suoi romanzi è proprio questo.
Non tanto la storia, non tanto il susseguirsi di colpi di scena, ma loro... i personaggi che pagina dopo pagina diventano persone.
Edgar ha perso tutto con l'incidente, ma pare aver trovato una nuova vena artistica che però lo porterà a scoprire qualcosa di pernicioso e terribile.
Wireman, sempre al posto giusto nel momento giusto.
Quanto mi è piaciuto questo personaggio!
Elizabeth malata e anziana che nasconde un passato singolare e pauroso.
L'interazione tra di loro, i sentimenti che li legano sono tracciati in modo magistrale.
Essere bravi scrittori la metà di lui sarebbe già un traguardo incredibile.
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