martedì 8 gennaio 2008

Prima bozza Giraldi editore

Bè... qui il ritardo è stato davvero pazzesco. Ho firmato il contratto a luglio 2006 ... dovevano contattarmi a febbraio 2007. Siamo a gennaio 2008... fate un po' voi!
Hanno avuto qualche problema organizzativo interno a quanto mi hanno detto.
Comunque... ieri è arrivato il file finalmente!!!
Ho cominciato a leggerlo ieri sera e qualche errore c'è anche lì. Meno devo dire, rispetto a quelli presenti nell'altro romanzo.
Qui la procedura è un po' diversa. Il file arriva in formato pdf, già impaginato ecc... (che emozione!)
Ho dovuto stamparlo. Segnerò i cambiamenti in rosso e lo invierò per posta ordinaria. Spero che il secondo giro si faccia via email perchè sono parecchie pagine e mi spiace un po' far andare tanta carta e anche spendere per le spedizioni!!!
In questo caso mi segue Silvia e devo dire che anche in lei ho trovato molta gentilezza e disponibilità.
Anche a loro, ho già inviato l'immagine per la copertina e pare che sia piaciuta.
Già inviato anche note biografiche ecc.
Non so perchè, ma sono più affezionata a questo romanzo. Mi pare di vederci di più me stessa.
O forse è solo perchè è il primo che ho scritto e ci sono affezionata.
Non lo so.
Ora vi lascio
Bacio a tutti

190 commenti:

Anonimo ha detto...
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Simona ha detto...

Questa notizia non mi fa tanto piacere...
Davvero??

Simona ha detto...

Sì... li conosco, ma pensavo o volevo convincermi che l'attesa fosse un'eccezione a causa dei problemi gestionali che dicono di aver avuto...
Insomma, speravo che non fosse una regola e che il "dopo stampa" fosse curato bene...
Non mi dai buone notizie caro anonimo!!!
comunque se ti va di parlarne un po' più a fondo mandami un'email a simona75to@yahoo.it

- ha detto...

Ciao Simona.
Sono curiosamente finito sul tuo blog proprio un'ora opo aver ricevuto una telefonata da Giraldi Editore che è interessato a un mio romanzo. Sono stato contattato più volte da piccoli editori, e questi puntualmente mi hanno chiesto dei soldi (fino a 6800 euro) solo per pubblicare. L'aver letto che Giraldi almeno non fa questo mi aveva galvanizzato... ovviamente resto dell'idea di tentare, ma tu hai qualche suggerimento da darmi? In ogni caso ti faccio il mio in bocca al lupo per la tua pubblicazione. Sergio

Simona ha detto...

Carissimo Sergio,
a parte l'attesa cosmica di un anno e mezzo, Giraldi con me si sta comportando bene... però ho ricevuto parecchie comunicazioni da persone che non hanno avuto la stessa esperienza e a cui è stato chiesto di pagare.
Il mio consiglio è di tentare se i patti sono subito chiari.
Io ho firmato un contratto che non è molto a mio favore.
Durata 10 anni
4% di diritti ma solo dopo le prime 500 copie vendute e come tutti sappiamo è difficilissimo vendere tante copie quando non sei nessuno.
Ho voluto tentare e sto avendo a che fare con una loro collaboratrice molto in gamba di nome Silvia.
Ciò non toglie che in molti sono rimasti delusi dalle richieste di denaro di cui non si fa menzione nelle loro telefonate.
Parla con loro e informati bene. Io per ora, come ripeto, a parte l'attesa non ho altre lamentele.
Spero di non andare incontro a grosse delusioni nel prossimo futuro come è successo ad altri.
Anche per te, se vuoi comunicare con me in modo più riservato: simona75to@yahoo.it

Anonimo ha detto...

Lascia perdere quella casa editrice, a livello umano e aziendale è uno schifo.

Simona ha detto...

Caspita... non è bello quello che sto scoprendo.

Posso sapere qualcosa di più?
I motivi che ti portano a dirlo?
Se vuoi simona75to@yahoo.it

Grazie

Anonimo ha detto...

Ho pubblicato un romanzo con Giraldi,'Pane a colazione', dopo due anni a passa di attese, rimbalzi, ecetera...presentato ufficialmente in Galleria il 23 gennaio. Al momento non è reperibile in alcuna libreria. Il 24 febbraio ho in programma una presentazione a Rimini, mia città, che ovviamente sto preparando,scomodando persone, eccetera.Non sono sicura che i libri ci saranno. Abbiamo-io, i librai ed altri- un sospetto:che la distribuzione non esista, che i volumi vengano stampati di volta in volta, 'a la carte'. Puo' essere, secondo voi?
Cerco di non innervosirmi,vorrei collaborare, avete un consiglio?
Anna Rosa Balducci
http://annarosabalducci.blogspot.com

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Sono ancora qua, in ballo con la Giraldi Edizioni. Cerco di essere positiva. Quello che penso- e non starebbe a me, come autrice, dirlo, semmai ad un intenditore di mercato- è che alla Giraldi girano ottime cose che purtroppo corrono il rischio di andare al macero.Non per cattiva volonta', semplicemente per :
a)mancanza di una seria politica editoriale
b)mancanza di una linea, di un discernimento di qualità,di una impostazione
b)assoluta assenza di un progetto di marketing.
Peccato, perche' ci sarebbero gli elementi per farne una piccola Casa Editrice di qualità medio-alta.
Inoltre, i ragazzini che ci lavorano-quelli che hanno al momemto in mano tutto-sono simpatici, ma assolutamente disorientati.
Ancora saluti
Che si puo' fare?
http://annarosabalducci.blogspot.com

Glauco Silvestri ha detto...

Com'è che mi ero perso questo post? Il lettore di feed rss fa le bizze. Ti ho risposto nel post del 7 febbraio ma mi ripeto anche qui:

Autori emergenti? Aspiranti scrittori? Perché tenete per voi le disavventure con le case editrici? Avete un blog? Scrivete a chiare lettere ciò che vi accade. Raccontate tutto, urlatelo in rete in modo che chi scriva "giraldi" su un motore di ricerca, possa trovare anche i vostri post, oltre che il sito della casa editrice.

Ad ogni modo, un consiglio: Se una casa editrice trascura il proprio sito o ha un sito internet posticcio... beh, è meglio evitarla. Vuol dire che non investe in visibilità. Che non ha lo sguardo orientato al mercato del futuro. Che per quanto siano gentili, non hanno la più pallida idea di quanto internet possa fare promozione gratuita per i loro prodotti.

Simona ha detto...

Sì, è indispensabile far conoscere la situazione anche perchè forse in questo modo potrebbero cambiare rotta.
IO per conto mio, se per voi va bene, posso far presente a Giraldi di tutte le lamentele raccolte qui nel blog.
Se per voi non è un problema naturalmente... se no mi lamenterò in solitaria!
Ma ricordiamo: l'unione fa la forza!

Anonimo ha detto...

Giraldi editore? Se faccio uno sforzo di memoria ricordo... correva l'anno 2006: - entro sei mesi e il libro è in tutte le librerie - be' siamo nel 2008 e del libro non è stata fatta neppure la prima bozza! Che pensare? Boh! Per quanto riguarda il non chiedere contributi da parte della Giraldi Editore non coincide alla mia esperienza, giacché mi è stata chiesta la somma di 480.00 per il codice ISBN, pur sapendo che alla casa editrice un codice costa nulla o quasi... molto stupidamente ho pagato! Poi è arrivata un'ulteriore richiesta - sto parlando sempre di Giraldi Editore - di ben 1000,00 euro: sai se voi che il libro esca per la fiera del libro di Torino... - Be' a quasto punto ho capito d'aver a che fare con una persona davvero poco seria... per non dire altro... in ogni modo questa volta non ho pagato... Adesso leggo questo blog e i dubbi aumentano... un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

Mi hanno contattato per un appuntamento a Bologna nel 2006. Dopo 800 km di viaggio il caro Editore non era a conoscenza nemmeno del mio nome. Non ho firmato, e a quanto pare avevo visto giusto. Il mio libro è ancora inedito, ma per fortuna non ho bloccato una mia opera -seppur di poco valore- per dieci lunghi anni (di cui sommerete gli anni di attesa per la pubblicazione).
Saluti

Simona ha detto...

Ragazzi che tristezza...

A me in principio parevano così seri...
Ma perchè non facciamo qualcosa?
Insomma avremmo pure il diritto di far valere le nostre ragioni!

Ma dopo che ti hanno chiesto mille euro così, senza alcun motivo tu che hai fatto a parte non pagare?
Questa è una vera e propria truffa.

Simona ha detto...

Se vi va invito tutti a venire nel forum di scrittori che frequento.
http://poetiescrittori.forumup.it/

Potete anche contattarmi per avere la mail dell'amministratore in caso di problemi d'iscrizione

simona75to@yahoo.it

Potremmo parlare di tutto questo in maniera più articolata e magari trovare una soluzione.
Dobbiamo trovare una soluzione.

Anonimo ha detto...

Cosa ho fatto? Più che altro cosa potevo fare? Non ho pagato punto e basta... Per il resto le motivazioni della richiesta - a loro vedere - c'erano: ci dobbiamo appoggiare ad una tipografia esterna capisci... sono costi aggiuntivi, però il libro esce per la fiera... - insomma tutte queste ca----e! In ogni modo non bisogna abbatersi, io scrivo tutti i giorni, leggo buoni romanzi, alla fine non mollo! Fino che avrò almeno una mano, che sia la destra o la sinistra non fa differenza perchè sono ampidestro - continuerò a scrivere! Adesso ho appena terminato un nuovo romanzo, cerdo che non sia male, ma mi rivolgo solo ad editore importati, credo che siano più seri, anche se ho sentito storiacce mica male anche su di loro... Guai mollare! In bocca al lupo Simona, per quanto riguarda l'unirsi se ne può parlare, anche se non capisco come si può agire con persone di quel tipo... un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

Contattero' il sito 'poetiescrittori',intanto,in sintesi ,quello che penso è che bisognerebbe trovare un modo per NON boicottare queste piccole Case Editrici , COMUNQUE esse siano.Teniamo presente, che, altrimenti, l'alternativa è il nulla, cioe' tenere gli scritti nel cassetto.Ricordiamo anche che in quesdto momento in Italia l'Editoria indipendente deve lottare con quei due o tre -forse uno?-monopoli .
CHe fare?
Certo,magari la prossima volta guardarci meglio,ma intanto, per non buttare tutto a mare, si devono trovare delle mediazioni.
Mi va bene se Simona parla con Giraldi delle cose dette in questo blog.
http://annarosabalducci.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente, non ha senso con quella gente (dell'editore in persona non voglio nemmeno parlare...) Se avete proposte serie e concrete, esponetele. Grazie.

Anonimo ha detto...

Scusatemi, non ho letto il post sopra. Per me va bene un pò di chiarezza -spero si ottengano le informazioni necessarie a questo punto-.
Saluti.

Simona ha detto...

Hai ragione. Boicottare non è il modo giusto.
Ma che si può fare allora?
Mi sono già ampiamente lamentata con loro per i ritardi, per il sito che fa pena... e loro continuano a stroncarmi con toni così cortesi e disponibili...

Caro Sergio, concretamente non mi viene in mente nulla da attuare.
Cosa possiamo fare oltre a continuare a lamentarci con loro direttamente?

Ho visto ora che c'è accordo nel fare presente a Giraldi la situazione di malcontento che si è venuta a creare citando anche questo blog.
Allora se non c'è nulla in contrario da parte vostra (nel qual caso contattemi tempestivamente alla mail simona75to@yahoo.it) contattero Giraldi dopo il 18 di questo mese perchè attualmente pare siano a Parigi.
Smuoviamo un po' le acque.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

ciao mi chiamo pier angelo consoli
ho avuto anche io gli stessi problemi con giraldi anche se alla fine sono riuscito a far arriare il mio libro, personae, alle feltrinelli, ma è una cosa che ho dovuto fare io, sia chiaro, comunque credo che sia opportuno incontrarci da giraldi un giorno tutti insieme e farci sentire.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo ad incontrarci un giorno alla Giraldi. Con calma, ragionandoci su per bene, cercando di salvare il salvabile e di chiarire l'aspetto poco serio di tutta la faccenda.
Poco serio-al di la' di quei tentativi maldestri, in parte riusciti di spillare soldi ai poveri polli-nel senso di non leale nella definizione, nel programma, nell'impostazione complessiva. E neppure nel merito e nell'organizzazione di mercato.
http://annarosabalducci.blogspot.com

Simona ha detto...

Già sarebbe da fare...
Per me è parecchio fuori mano però...
Comunque non appena tornano da Parigi farò una telefonata e cercherò di chiarire alcuni punti, facendo presente che siamo in parecchi a non essere soddisfatti e ricordando che una casa editrice che si comporta in questo modo fa anche in fretta a perdere la faccia.


Il fatto è che boiccottare, come già detto è controproducente per chi come noi ancora un po' ci crede e spera di vedere il proprio libro finalmente pubblicato e reperibile.
Il loro comportamento non è corretto e su questo non ci piove, ma prima di boicottare dovremmo andare a fondo della questione.
Comunque se davvero si vuole organizzare una "spedizione" la si può fare magari dopo averli contattati ognuno singolarmente per vedere di chiarire in qualche modo.
Dopo il contatto telefonico ci riaggiorniamo e vediamo cosa fare.

Anonimo ha detto...

Tanto per cominciare si potrebbe borbandare "il rifugio degli esordienti" con critiche negative sulla Giraldi Editore", facendola togliere dalle case editrici che editano senza alcuni contributi da parte degli scrittori - dato che è falso! - è un sito molto frequentato e credo faccia un certo effetto vedere tanti pallini rossi - che sono negativi - sotto il suo nome. Per il resto io sono l'unico - per ora - che ho snocciolato cifre.... che ho dichiarato quanto mi è stato chiesto da Giraldi Editore, ma sono davvero l'unico che ho pagato????? Se così fosse allora per voi il problema non esiste, o per lo meno è minoritario, insomma se una persona non ha pagato nulla volta le spalle e ciao... ma se ha pagato allora pretende che le cose siano fatte in un certo modo. Mi piacerebbe che anche tutti voi siate un po' più chiari, e lo dico senza polemiche, ma solo perchè è da qui che si può iniziare un discorso più serio e definitivo contro la Giraldi... un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

Io ho pagato 486 euro per l'ISBN, 360 per le bandelle(ma era opzionale),200 per il critico(opzionale anche questo),100 per le sedie che non c'erano il giorno della presentazione.
Ma, ripeto, non mi pare un granche', questo, visto gli squali che girano nel mondo dell'editoria
http://annarosabalducci.blogspot.com

Simona ha detto...

caspita... a me non hanno chiesto tutti sti soldi, ma c'è da dire che la presentazione non l'ho ancora fatta quindi fanno ancora in tempo a chiedermeli...

Anonimo ha detto...

Buongiorno, sono Cristiano Giraldi, alcuni di voi mi conoscono personalmente ed altri penso, da ciò che leggo, che non abbiano la minima idea di cosa stiano parlando. Inviterei gli anonimi almeno ad avere il coraggio di presentarsi come hanno fatto Consoli e pochi altri.Ieri sera mentre mi trovavo ancora a Parigi, mi hanno informato di questo blog, ed ho voluto essere qui a Bologna per leggere di persona ciò che mi stavano riferendo.
Per prima cosa, ritengo che alcune persone dovrebbero informarsi prima di effettuare delle esortazioni del genere. La nostra casa editrice è distribuita a livello nazionale dal CDA, ed è sufficiente fare un giro in qualsiasi libreria o sul loro sito per averne conferma, purtroppo però sono le librere a decidere se e quante copie prendere di un libro. Pertanto prima di dare un parere sul lavoro della casa editrice, la quale ha investito diverse migliaia di euro su ognuno dei propri autori, si dovrebbe avere un senso di autocritica capendo che forse quel libro la libreria non l'ha voluto. E questo vi assicuro dispiace a me quanto a voi.
Per quanto riguarda i tempi di attesa, sono a conoscenza ed ammetto che siano effettivamente eterni, ma come politica preferiamo affidare il lavoro a dei seri professionisti come Silvia e Veronica invece che affidarli a dei ragazzini bravi con il computer ma non professionali. Ovviamente non è così facile trovare impaginatori ed editor disponibili sul mercato.Ecco dunque che i tempi si allungano.
Le persone che hanno ricevuto richieste di denaro, dovrebbero essere almeno corrette,specificando che una volta che gli è stato spiegato, e questo viene fatto a tutti da me personalmente,che per almeno un anno il libro noi non lo tocchiamo perchè non abbiamo tempo, sono le stesse che per la smania di vedersi pubblicati in tempi stretti chiedono di pagare un impaginatore esterno per accellerare i tempi. Noi forniamo questo servizio, sconsigliandolo visti i costi e il fatto che queste persone se pur professionisti non lavorano direttamente per noi e diventa quindi impossibile proteggerli da eventuali errori o sbavature.
Insisto poi nel dire che il sito non riusciamo a tenerlo aggiornato, e poco ci interessa, in quanto sembra che molti di quelli che hanno avuto già esperienze editoriali vogliano passare alla Giraldi proprio per la distribuzione e per il lavoro svolto dall'ufficio stampa che nel solo 2007 ha consentito di realizzare 2 film cinematografici. 1 film televisivo e svariate interviste su trasmissioni, quali uno mattina, Buon pomeriggio e Maurizio Coatanzo Show, senza contare articoli e recensioni su quotidiani e periodici.Invito quindi gli anonimi e non a fare più autocritica sul proprio lavoro e rimango a disposizione di chi volesse recedere dal contratto in quanto non soddisfatto del lavoro da noi effettuato, salvo riservarmi di quantificare le spese che abbiamo sostenuto per ricevere questi apprezzamenti, ed invito gli stessi a rivolgersi a degli stampatori od a "editori" che chiedono i 7.000 euro per pubblicarvi senza neanche aver letto ciò che avete scritto.
Sarò in ufficio finoa domani, mercoledi 13, ed l'ufficio ha disposizione di dare il mio numero personale a chiunque presentandosi volesse parlare con me personalmente.
Cristiano Giraldi

Simona ha detto...

Caspita!
Benvenuto!
Io direi che tutti coloro che hanno lamentato un vostro cattivo comportamento saranno più che soddisfatti dalla risposta.
Io personalmente trovo molto corretto da parte tua essere intervenuto in questa discussione in modo così aperto e dando ampie vie d'uscita a chi non è soddisfatto.
Per quanto riguarda me personalmente, ci siamo già abbondamente scambiati email sull'attessa prolungata e sulla questione sito non aggiornato.
Sinceramente tutti i commenti arrivati mi avevano un po' demoralizzata.
Soprattutto la questione relativa ai libri pubblicati da qualche mese e non ancora distribuiti...

Spero che da questo blog possa venir fuori qualcosa di buono e che chiunque abbia incontrato problemi durante la pubblicazione riesca in qualche modo a chiarirsi con l'editore.

Anonimo ha detto...

Ne approfitto per aggiungere che una volta stampato il libro impiega fino a 4 mesi per essere reperibile in libreria in quanto i tempi di promozione sono prestabiliti, pertanto se la tipografia consegna all'editore i volumi il 16 del mese e la distribuzione fosse programmata per il 15, bisogna tassativamente attendere la promozione successiva che verosimilmente parte dopo tre mesi, a questo bisogna aggiungere i tempi di consegna e sperare nella celerità delle varie librerie per poter vedere il proprio volume a scafale.
Ultima cosa. I distributori nazionali non prendono in distribuzione editori che chiedono contributi, proprio per il fatto che questi "editori" spesso hanno già guadagnato dal contributo e quindi non hanno neanche interesse a leggere il libro (generalmente il loro sito è bellissimo ed aggiornatissimo) e quindi diranno di avere delle librerie fiduciarie, distributori regionali e ampia visione su internet. Se posso permettermi di dare un consiglio agli autori esordienti, evitate tutti gli editori che non hanno distribuzione nazionale, non potendo vendere i libri nella sede più consona, sono abbligati a chiedervi di acquistare copie.
La distribuzione nazionale incide il 62% di sconto dal prezzo di copertina che l'editore deve fare al distributore, ma solo in caso di vendita.Se un libro non si vende le spese di trasposto e di resa sono a carico del distributore, quindi un costo se l'editore pubblica roba non vendibile perchè non hanno letto il libro ma hanno pensato solo di incassare i 7.000euro. Per questo motivo gli editori che chiedono contributi non vengono presi in conseiderazione dai distributori nazionali.
Ovviamente questi "editori" vi daranno anche il 20% di diritto d'autore, ma saranno solo una piccola parte dei vostri soldi che vi torna indietro.
Cristiano Giraldi

Simona ha detto...

Quindi una volta pubblicato non lo si può acquistare per altri 4 mesi?

Per quanto riguarda le case a contributo, è vero per la maggior parte di loro.
Ad esempio ho a casa delle proposte di pubblicazione dove mi si richiedono addirittura 7000 euro!
Per di più ho provato ad acquistare uno dei loro libri e ci ha messo la bellezza di 25 giorni ad arrivare. Naturalmente solo tramite internet.
Quando ho chiesto in libreria mi hanno risposto che non lo avrebbero preso nemmeno su ordinazione perchè la tale casa non spediva meno di 15 libri per volta.

Anonimo ha detto...

Non è detto. Se non ci sono ritardi l'editore si accerta dalla tipografia che i libri arrivino prossimi alla data della promazione ed allora in circa 15/20 giorni il libro è in libreria. Se per qualsiasi motivo ci sono dei ritardi e si passa anche di un solo giorno la data prestabilita, bisogna attendere il nuovo giro di promazione e si possono perdere fino a 4 mesi.
Se posso permettermi una indiscrezione, visto che conosco bene il loro modo di lavorare nonche la loro distribuzione, mi farebbe piacere dopo aver ricevuto tante critiche ed essere stato messo a confronto con un editore con una piccola distribuzione regionale, credo sarebbe carino far sapere agli altri utenti che a fronte di una pubblicazione molto più veloce è stato necessario acquistare un certo numero di copie. Potrei sbagliarmi ma generalmente richiedono l'acquisto di 200/300 copie per un importo di circa 2.000/3.000 euro.
Ovviamente se anche noi facessimo la stessa cosa potremmo pagare degli impaginatori esterni e pubblicare in tre mesi.
Ciao

Simona ha detto...

Il blog non era in realtà nato per mettere a paragone due case editrici, ma più che altro per descrivere il percorso di pubblicazione ed eventualmente riuscire a rispondere alle domande che tutti noi esordienti ci poniamo. Oltre naturalmente a fare un po' di "pubblicità" a ciò che scrivo.
Poi hanno cominciato a giungere voci per nulla tranquillizzanti e se già ero in apprensione... bè la cosa è peggiorata; infatti ho contattato Silvia per alcune rassicurazioni che poi gentilmente ha girato la mail direttamente a lei.
Al di là di questo, l'altra casa editrice è stata scelta dopo aver frequentato per un po' un altro blog nella quale si parlava di loro e del fatto che l'autore in questione fosse molto soddisfatto.
In principio richiedevano l'acquisto di 150 copie, ma dopo una breve trattativa il numero è sceso a 100.
Ho accettato perchè sapevo che in qualche modo quelle 100 copie sarei riuscita a rivenderle e quindi recuperare i soldi spesi. Un po' andranno per concorsi ecc.

Come ripeto, l'unica cosa che per il momento posso lamentare è l'attesa. E più che altro perchè non mi era stato detto alla firma del contratto che i tempi erano questi. Per il resto ho avuto a che fare con Silvia che è stata gentile e in gamba e per cui già mi ero complimentata in una delle mie email.
Spero ora che coloro che pare abbiano maggiori motivi di me per cui lamentarsi intervengano in modo che possiate chiarirvi.

Anonimo ha detto...

Ma tutte queste cose, le attese, i salti di 4 mesi, non era più opportuno (più che altro per una forma di rispetto) comunicarle dall'inizio? Ne venite meno voi, e ne vengono meno i vostri scrittori. In questo campo così difficile ben sapete che la collaborazione è tutto. Spero che in futuro riusciate a coniugare gli sforzi. Nelle vostri vesti di Editore mi dispiace solo veder puntare il dito contro i vostri scrittori alla prima critica. Credo comunque che nessuno chiederà la rescissione del contratto, che siano giustamente o ingiustamente anonimi o meno, fin tanto almeno che queste vostre rassicurazioni -tempi di pubblicazione- si rivelino concrete. Il discorso della distribuzione è ineccepibile, ma -credo tutti i vostri scrittori- sarebbero ben lieti di avere a disposizione una lista delle librerie in cui il libro effettivamente viene lanciato. Per fini commerciali darebbe un impulso non trascurabile alle vendite e non andrebbe perso in librerie di cui non si è adeguatamente a conoscenza. Grazie.

Anonimo ha detto...

Resto comunque in sintonia con l'opinione dell'autrice del blog, sto con le balene.

a)mancanza di una seria politica editoriale
b)mancanza di una linea, di un discernimento di qualità,di una impostazione
c)assoluta assenza di un progetto di marketing.

Saluti.

Anonimo ha detto...

Qui non si parla di soldi. 1000 euro "pare" le abbiate richieste per una fiera a torino, senza successo, ad un autore (enrico). Poi si parla di codice isbn e basta %nessuno se ne lamenta per quanto in realtà costi poco.

I veri motivi che hanno causato questi post sono le attese e la mancanza di un progetto di marketing.

Simona ha detto...

Purtroppo per quanto riguarda il marketing e le strategie della casa editrice, io ancora non ho potuto toccare con mano, ma voglio credere che i malumori rilevati siano solo dei casi sporadici.

Per quanto riguarda gli anonimi, io credo che non abbiano voluto mettere il nome per due motivi:
timore di ritorsioni o di ulteriori ritardi e forse perchè in cuor loro ancora sperano di poter arrivare fino in fondo. Non credo siano da giudicare male per questo.
Trovo però molto utile la disponibiltà che sta dando ora Giraldi per spiegare le sue ragioni e per chiarire alcuni punti.
Penso che si possa in qualche maniera venirsi incontro e spero davvero che le cose migliorino perchè, come già detto da Anna Rosa Balducci, la Giraldi vanta dei buoni romanzi di qualità medio/alta ed è questo in fondo che ci ha fatto arrivare alla firma del contratto.
Almeno... per quanto riguarda me questo è il motivo maggiore.
Io stessa sono rimasta stupita quando mi hanno proposto la pubblicazione.
Secondo me il vero problema è solo la mancanza di comunicazione tra editore e autore.
Come me anche gli altri credo che si sarebbero solo aspettati un po' più di considerazione.
Non so... essere avvertiti dei ritardi, delle eventuali spese ecc non credi? (ci davamo del tu se non ricordo male, ma correggimi se sbaglio)

Anonimo ha detto...

Bene, il gusto di un'avventura editoriale-da ambo le parti, come autore e come editore-è dato anche e soprattutto dal crederci.
E crederci vuol dire serieta', giocare le carte che ci sono, puntare al massimo sia in termini di progetto, di discernimento, appunto, che anche di immagine. Non credo che l'immagine sia tutto, ma puo' costituire un 'ritocco' notevole. Se pensiamo che operazioni commerciali come 'Tre metri sopra al cielo ' e simili hanno riempito per mesi la testa e i cassetti di migliaia di ragazzini, probabilmente solo per aver indovinato la giusta immagine, il giusto impulso...
Non buttiamo a mare nulla.
Certo che in una città universitaria come Bologna di agganci dovrebbero essercene a iosa,per eventuali 'operatori' di un discernimento di qualita'.Io, che sarei felicissima di aver giudici severi ,avevo suggerito di inviare il mio lavoro ad un critico dell'istituto di italianistica,suggeritomi da un giornalista di 'La repubblica', ma non so se cio' sia stato fatto.
Ecco, questo ed altro, per ora.
Cerchiamo, si', di collaborare.
http://annarosabalducci.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ribadisco che non ho mai chiesto denaro ai nostri autori, forse questa persona non voleva aspettare i tempi necessari e voleva che il suo libro fosse pronto per la fiera e allora gli ho detto che si poteva fare se avesse pagato un impaginatore a parte e il costo sarebbe stato a carico suo. Notare che quando questo succede, e generalmente sono gli autori che lo chiedono, è mia premura offrire copie in omaggio per fare recuperare i soldi spesi.
Pertanto se questo Enrico si presenta e racconta esattamente ciò che è successo bene, oppure astenetevi da fare diffamazioni che non corrispondono al vero.
Ogni anno siamo obbligati a presentare al distributore il nostro piano editoriale previo il rinnovo del contratto, ma penso che nussuno me ne vorrà se alcune volte decido di pubblicare quacosa al difuori, magari anche non lodevole, perchè ho deciso di dare fiducia ad una autore esordiente.
In fine è vero che durante il primo incontro non ci si sofferma abbastanza su come funziona la distribuzione, ma spesso l'autore vuole solo sapere quali sono i termini del contratto e nulla più.
In ogni caso Filippo è sempre a disposizione per dare tutti i chiarimenti necessari.
Rimango a completta disposizione per ogni vostra delucidazione che riguardi il singolo caso specifico.
Cristiano Giraldi

Anonimo ha detto...

Ribadisco che non ho mai chiesto denaro ai nostri autori, forse questa persona non voleva aspettare i tempi necessari e voleva che il suo libro fosse pronto per la fiera e allora gli ho detto che si poteva fare se avesse pagato un impaginatore a parte e il costo sarebbe stato a carico suo. Notare che quando questo succede, e generalmente sono gli autori che lo chiedono, è mia premura offrire copie in omaggio per fare recuperare i soldi spesi.
Pertanto se questo Enrico si presenta e racconta esattamente ciò che è successo bene, oppure astenetevi da fare diffamazioni che non corrispondono al vero.
Ogni anno siamo obbligati a presentare al distributore il nostro piano editoriale previo il rinnovo del contratto, ma penso che nussuno me ne vorrà se alcune volte decido di pubblicare quacosa al difuori, magari anche non lodevole, perchè ho deciso di dare fiducia ad una autore esordiente.
In fine è vero che durante il primo incontro non ci si sofferma abbastanza su come funziona la distribuzione, ma spesso l'autore vuole solo sapere quali sono i termini del contratto e nulla più.
In ogni caso Filippo è sempre a disposizione per dare tutti i chiarimenti necessari.
Rimango a completta disposizione per ogni vostra delucidazione che riguardi il singolo caso specifico.
Cristiano Giraldi

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Io ho pubblicato con Giraldi e sono rimasto soddisfatto, nonostante il ritardo e i piccoli "inghippi".
Io credo che solo il fatto di avere la rara possibilità di poter pubblicare a costi contenuti (praticamente gratis) può far soprassedere a certi inconvenienti. Anch’io avevo ricevuto un’offerta da una casa editrice della mia regione con pubblicazione veloce (max 6 mesi), ma mi sarebbe costata dai 1500 ai 3000 euro (la clausola era la solita che implica l’acquisto di un numero minimo di copie).
Le case editrici inoltre, come tante imprese, hanno le loro priorità, di conseguenza se trovano un autore che li fa vendere, hanno più interesse a seguirlo e promuoverlo a discapito di altri (in attesa). Questa non è una critica, ma una legge del mercato, per molti aspetti giusta.
Certo, se si è ai livelli di autori famosi ci si può permettere anche il lusso di pretendere e arrabbiarsi, ma francamente in questo caso non ne vedo la necessità.
Infine, sempre per quanto riguarda la mia esperienza (e quella di un autore mio conoscente), ho ricevuto quello che mi era stato promesso: una pubblicazione di qualità, distribuzione nazionale e presenza sui siti di acquisto libri on line (e nessuna speranza di vendita : )).
Questo commento non è una “sviolinata” alla Giraldi, ma un contributo alla sua giusta causa. E’ stato inserito per due motivi:

1)ho scoperto il blog navigando completamente a caso (non so nemmeno cosa ho digitato su google)
2)ho trovato l’atteggiamento di certi utenti troppo borioso.

Saluti

Riccardo (Cattolica)

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

A proposito, compliementi all'autrice per le pubblicazioni.
:)

Simona ha detto...

Grazie Riccardo.
Non sai quanto mi fa piacere il tuo intervento e quanto mi risolleva il morale.
Non avendo una vera e propria esperienza nel settore delle pubblicazioni ed essendo la prima volta che ho a che fare con Giraldi non ti nascondo che molti commenti mi avevano preoccupata parecchio.
Sapere che non ci sono solo autori insoddisfatti è senza dubbio piacevole, anche perchè ero partita con un certo slancio... credendoci nonostante i ritardi.
Spero davvero che chi è rimasto insoddisfatto riesca a risolvere la cosa nel miglior modo possibile, grazie anche alla disponibilità dimostrata da Cristiano.
Io attendo ora che mi contatti Silvia!
Grazie ancora Riccardo.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, belle parole, fino ad un certo punto, ma poi il nulla...
Perchè nessuno ha risposto? Io ho rifiutato una proposta per il pagamento dell'ISBN ben sapendo che non ha costi eccessivi (per lo meno molto lontani dai 480€) e ritenendola una farsa, tanto quanto il contratto farlocco che mi avevano proposto.
La cosa che mi offende particolarmente riguarda le fandonie spudorate che "l'editore" avanza per giustificarsi: è palese che ci sia gente che lo ha pagato, ma nonostante ciò i bei discorsi di chiarezza da parte sua non esistono, oltretutto non mi sembra opportuno da parte del Parigino, tornare a Bologna per leggere e rispondere ai blog (internet arriva anche in Francia... credo...), ma soprattutto "SCONSIGLIARE", questo mi sembra veramente borioso, non chi esprime la propria opinione di pancia, deluso da eventi accaduti e non inventati come si vuole far credere.
Una casa editrice dovrebbe avere un impaginatore, un correttore, dei lettori o mi sbaglio?
Mi secca un po' quando cercano di raccontarmela!!!

Comunque, cara Simona, persevera e credici, ti auguro un grandissimo in bocca al lupo, sii sempre fiera dei tuoi "bimbi di carta" e come tali cerca solo di non lasciarli mai soli i mostri sono tanti e dietro ogni angolo!
Ciao

Anonimo ha detto...

Caro Riccardo, purtroppo ognuno giudica la propria esperienza, e definire atteggiamenti altrui è un pò ridicolo. Tieniti il tuo libricino con distribuzione nazionale bello stretto, magari ci sono persone che non sono state fortunate come te oppure non sono riuscite a scrivere un libro talmente bello come il tuo da non incorrere in problemi editoriali. Credo soltanto che se gran parte delle persone elencate in questi post recriminino a ragione o a torto qualcosa, non è tutto rose e fiori alla Giraldi.

Sergio

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Si, forse hai ragione, non dovevo criticare gli atteggiamenti degli altri. Tuttavia le clausole del contratto della Giraldi sono chiare: se il libro non è pronto entro i termini stabiliti (nel mio caso mi pare che il termine era di 6 mesi) si ha tutto il diritto di poter recedere dal contratto.
E se si incappa in qualcosa di strano, ci sono persone ed enti ai quali ci si può rivolgere.
Non nascondo che anch'io ho spesso dubitato dei lunghi silenzi della Casa, e mi sono mosso per chiarire i dubbi. In fondo al giorno d'oggi le truffe sono all'ordine del giorno. E' normale cautelarsi.
Resto convinto del fatto che pubblicando con un editore che si fa pagare fior di quattrini, forse certi ritardi o intoppi non ci siano.
Giraldi te lo fa gratis? Abbi pazienza. E se ti stufi o non ti sta bene qualcosa, tanti saluti.
Certo sarebbe bello che tutto filasse liscio, ma tra il dire e il fare, come si dice, c'è sempre un mare...

Anonimo ha detto...

Sì, è vero, eppure non se ne esce facilmente. Leggendo i vari post noto che ci sono casi e casi. Persone che non hanno la prima bozza, come si fa? Non ci sono scappatoie. Persone che sono state stampate e hanno ritardi di distribuzioni, e in questo caso l'editore chiede una quantificazione di risarcimento, e non conviene. Probabilmente gli autori dovrebbero continuare a spedire il manoscritto ad altre case editrici se i tempi si allungano, e cercare di recidere con Giraldi dopo un'altra proposta ritenuta più gradita.

Sergio

Anonimo ha detto...

Da google ho trovato anche questa intervista ad un autore pubblicato l'anno scorso, credo. Homo interrogans, maschere.


"E come giudichi l'esperienza della pubblicazione?"

"Forse ti sembrerà strano, ma, dall'entusiasmo del contratto editoriale nel gennaio 2006, oggi ho un certo distacco nei confronti dell'opera. Per due motivi, credo. Maschere, come accenni anche tu nella recensione, non è stata curata dall'editore, né con l'editing, né con presentazioni. Inoltre, l'opera ha una scarsa distribuzione nelle librerie, anche se da aprile dovrebbe essere presente su tutto il territorio nazionale (ma sempre tramite ordinazione, temo)."

http://www.thrillermagazine.it/rubriche/4668/

Giada

Simona ha detto...

Grazie anonimo. Continuerò a perseverare e a crederci.
Amo troppo scrivere. Mi sento completa scrivendo e non mi arrenderò alle prime difficoltà.

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Finalmente il mio primo blog è pronto, chi volesse dare un'occhiata...
Vi aspetto.

Anonimo ha detto...

Scusami, ma cosa c'entra col post? Qui si parla d'altro e credo sia preferibile restare in tema.

Antonio

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, sono Dario scrittore in erba.
Devo dire che tutti questi commenti ad 1 mese dal lancio del mio primo libro con la Giraldi, mi stanno davvero facendo preoccupare. Io come tutti credo, ho pagato i 480 euro del codice isbn, dopo 2 anni abbiamo sistemato con le bozze, e ora mi hanno detto che ad aprile finalmente uscirà, abbiamo già fatto copertina, prefazione, mi hanno dato la copia non ufficiale ( il libro vero e proprio dove però manca il prezzo e altro ) e ho fatto le ultime correzioni. Io credo che cmq tutti sti problemi ( cioè i ritardi per le bozze ) derivano dal fatto che cmq abbiamo a che fare con una piccola casa editrice, poco personale, non 20 30 persone che lavorano e che leggono tutti i manoscritti e posso rispondere subito.
Per la distrubuzione, mi hanno detto che verranno stampate 1000 copie, distrubuite in tutta italia, e che se non si trovano basta ordinarle alla libreria stessa dando il nome dell'autore, il titolo e il nome della casa editrice, oppure domandare a loro stessi.
Anche a me mi sta seguendo sivia, una ragazza davvero in gamba, gentile e molto disponibile.
io cmq mi sto dando da fare, ho messo su youtube due booktrailer della mia opera, ho sparso la voce tramite msn e gli amici degli amici degli amici. Alla fine ripeto, non è la mondadori o altro. Questo credo che noi tutti lo sapevamo dall'inizio quindi magari non diciamo che sono questi o quest'altri. Io sapevo benissimo che noi potevo aspettarmi molto da loro. Anche se ho deciso che il secondo libro ( lo sto iniziando ora) non credo che lo pubblicherò con loro.

Un saluto a tutti sopratutto all'amministratrice del blog.
Io sono di passaggio, io sono su splinder al link http://rabbianegativa.splinder.com

Sono a vostra disposizione per qualunque informazione.

A prestissimo

Dario

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Si, anche io la penso così. Probabilmente negli ultimi anni il lavoro è aumentato e non hanno abbastanza personale per far fronte a tutto.
A parte questo, a me per il codice isbn hanno chiesto solo 350 euro. Come mai questo aumento?

Simona ha detto...

Ciao Dario, benvenuto prima di tutto.
L'ultimo contatto l'ho avuto alcuni giorni fa.
Silvia mi ha assicurato che è quasi pronto e che sarà presente alla fiera del libro di Torino.
Spero davvero che sia così.
E' probabile che tutti questi problemi siano sorti proprio per mancanza di personale e forse anche perchè hanno preso troppi lavori.
Non so bene quali siano i motivi in effetti.
Incrocio le dita...

Anonimo ha detto...

Io li chiamo lunedì per un aggiornamento. Non ho notizie del mio libro stampato da ben tre mesi,vi farò sapere.


Stefano

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, dopo avere letto i vari post posso ritenermi fortunato: ho firmato il contratto ad agosto 2006 ed ho visto il libro stampato ad ottobre 2007. Dopo i primi mesi di difficile reperimento, adesso mi sembra che la distribuzione vada benone (chi l'ha ordinato su IBS e Unilibro l'ha ricevuto in pochi giorni). Anche io ho pagato per l'ISBN, ho accettato nonostante sapessi che con quella cifra l'editore ci copre il fabbisogno di un anno! ma confrontando l'offerta di Giraldi con quelle che avevo già ricevuto, non ho avuto esitazioni. Le altre richieste di denaro; bandelle, pubblicazione veloce, copertina particolare, ecc, sono opzionali e quindi extra contrattuali.
Il vero problema, secondo me, é che Cristiano ha messo troppa carne al fuoco, mettendo sotto contratto troppi autori rispetto alla sua potenzialità logistica. Le ragazze ed il povero Filippo stanno letteralmente scoppiando per stare dietro a tutti. Mi corregga Cristiano se mi sbaglio.

Anonimo ha detto...

Ho chiamato oggi, mattina e pomeriggio, ma di Filippo nessuna traccia.
Massimo,quanto tempo è intercorso tra la stampa e la vera pubblicazione (libro distribuito)?
Sono passati tre mesi e ancora non è acquistabile, e a dire il vero molti acquirenti li ho persi per strada.
A te come è andato il dopo-stampa?

Saluti, Stefano.

Anonimo ha detto...

Ciao Stefano, trovare il povero Filippo é un'impresa, e comunque lui ti dirà che é sommerso di lavoro, che é da solo, ecc... Nel mio caso dalla pubblicazione (fine ottobre 2007) alla disponibilità del libro sono passati un paio di mesi. Adesso so che gli ordini fatti su IBS, Unilibro, ecc, vengono evasi in pochi giorni, mentre gli ordini nelle librerie ci mettono di più.

fidenco ha detto...

Sono Nicola, un anno fa ho pubblicato per Giraldi.
Non è vero che non ha una linea:graficamente è raffinato, la veste del libro è sopra la media largamente. Non è vero che non dice la verità:a me l'ha detta.
E' ingeneroso associarlo a certi squali:se ha problemi economici è proprio perchè cerca di fare il suo mestiere e non sfrutta.E' vero che la distribuzione e la promozione sono carenti:ma lo sapevo già di non essere finito alla Mondadori.Chi sperava questo ha un problema di percezione della realtà che è solo suo. La casa editrice è disorganizzata e piena di buona volontà, ma gli auguro di trovare quello che gli vende 30.000 copie prima o poi, gli risolverebbe 2/3 dei problemi.se proprio gli devo fare un appunto è di non tenere in sufficiente conto certi segnali.io gli ho segnalato in ogni modo che il mio romanzo vendeva molto nella mia città e che magari poteva quindi funzionare anche altrove, ma non ho avuto un grande riscontro. Nel complesso, cmq, trovo assai ingenerose le critiche, quando non sguaiate o ridicole. secondo me non si può essere così stupidi da non capire dove si è, e cosa si può sperare di ottenere.
Ciao

Anonimo ha detto...

E' vero, queste critiche magari fanno credere che sei capitato in una casa editrice di perfetti incapaci.

Qui nessuno ha dato dello stupido, dello sguaiato e del ridicolo a nessuno, ma si sta analizzando un disagio. Se ti sta bene, continua pure, io personalmente ti ignoro.

Giada Antonelli

Simona ha detto...

Ringrazio gli autori anche degli ultimi post.
Mi pare più che giusto vedere i due lati della medaglia e portare avanti le proprie motivazioni.
Auguro anche io alla Giraldi di trovare il romanzo che farà vendere 1.000.000 di copie perchè in questo modo potrebbe davvero investire di più e riuscire a star dietro a tutto. I loro romanzi valgono molto più di quelli di altre case ed è un peccato che rimangano troppo in ombra.
Non so che dire delle lamente post pubblicazione. Spero che infine riescano tutti a realizzare il proprio sogno senza essere pentiti della strada che hanno percorso, perchè penso non ci sia niente di peggio del vedere il proprio romanzo abbandonato a se stesso.

Silvia Giraldi Editore ha detto...

Ci metto la faccia!

ciao a tutti sono Silvia, una delle "ragazzine" che lavorano alla Giraldi Editore. Leggo con interesse e attenzione tutti i vostri post, cercando di vedere ogni ragione alla base dei vostri commenti. E sono sinceramente dispiaciuta, per la Giraldi e per me come persona e lavoratrice. Non dubito che ci siano problemi quali la tempistica infinita e i problemi e gli imprevisti del caso (che son sempre tanti,considerando che ogni autore è una caso a sé e che siamo legati alle tempistiche della tipografia e della distribuzione). Ma se vi guardate intorno, scoprirete che pagare 700 euro per una pubblicazione è davvero irrisorio rispetto alla media nazionale delle altre case editrici.Noi dobbiamo anche sostentarci, e il lavoro è sempre talmente tanto...Io e i colleghi mettiamo in ogni libro la passione, la disponibilità e le nostre competenze affinché il lavoro finale sia soddisfacente per tutti.Purtroppo siamo una piccola casa editrice, non siamo una Mondadori o un Feltrinelli e gli autori non sono certo tutti dei Calvino o dei Brizzi (cosa fondamentale).Più la qualità e il valore letterario sono mancanti, più ci sarà lavoro da fare, per noi e per voi.E le tempistiche si allungano,anche per gli altri autori in attesa. Si dovrebbe capire che, per tante buone ragioni, si può anche accettare serenamente un'attesa, anche se di anni. E forse, si dovrebbe tenere più presente che non siamo dei disorientati senza logica, ma che siamo sempre oberati di lavoro e richieste,spesso esagerate e pretenziose da parte degli autori. La distribuzione c'è e funziona,forse il punto debole è la promozione una volta pubblicato il libro. Io con i miei autori metto sempre in chiaro che per una promozione seria e incisiva dovranno mettere tanto del loro impegno,della loro passione,delle loro conoscenze e del loro amore per la propria creatura letteraria. E' un discorso onesto: mi piacerebbe ma non potrei mai seguire tutti gli autori in questa seconda fase della pubblicazione. E quando lo faccio è perché credo veramente nella qualità rara del libro e vorrei sempre essere spinta a farlo, ma purtroppo, capite anche voi, non è una cosa che capita sempre.
Personalmente,spero sempre di dare il meglio nel mio lavoro. Seguo e ho seguito tanti libri e tanti autori, in linea generale ho sempre trovato persone di ottima qualità umana e spesso anche letteraria.E dove ci sono queste qualità non esito a farlo presente chiaramente.
Spero che i lavori potranno procedere serenamente e al meglio,con la collaborazione reciproca. E soprattutto,sempre con il massimo rispetto e gentilezza.
La faccia ce l'ho messa, spero che i tanti anonimi facciano lo stesso,senza paura. Il dialogo a viso scoperto è sempre molto arricchente,e nessuno dovrebbe vergognarsi delle proprie opinioni espresse con gentilezza.

Un saluto a tutti
Silvia-Giraldi Editore

fidenco ha detto...

Sono di nuovo Nicola- non mi nascondo dietro l'anonimato, davvero ridicolo in casi come questo.L'opinione di Silvia è corretta:dentro la Giraldi c'è gente che lavora con passione ed il massimo della professionalità possibile. Io non posso dire di non essere stato seguito-nel mio caso da Camilla-pur tra notevoli difficoltà organizzative, ma sono rimasto molto soddisfatto del risultato grafico-tra l'altro, secondo me,dalle copertine si vede che Giraldi è anche una galleria d'arte contemporanea. Non posso imputare nulla a nessuno sul piano dell'impegno:Filippo è uno che sta dietro a fin troppe cose, e Cristiano Giraldi è un vulcano cui manca probabilmente un supporto organizzativo cui delegare veramente la parte della gestione quotidiana. Non che non abbia motivi di piccola delusione-anch'io, l'ho già detto, avrei gardito e gradirei una maggiore attenzione nella fase promozionale. Questo però non ha nulla a che vedere con le rimostranze di persone che pretendono ciò che non possono avere, perchè le loro aspettative sono oggettivamente esagerate. Un piccolo laboratorio come Giraldi ci vuole un'ora a battezzarlo, nel bene e nel male. E ripeto, nel mio bilancio i pro superano nettamente i contro.

Delia Giraldi Editore ha detto...

Salve sono Delia, redattrice della Giraldi. Mi riaggancio a ciò che ha scritto la mia collega Silvia.

Ognuno dei post che ho potuto leggere illumina un diverso aspetto della gestione della casa editrice per cui lavoro. Le esperienze sono estremamente diversificate, così come le opinioni. Alcuni sono soddisfatti, altri no. Alcuni sono fiduciosi, altri no.

Questa divergenza di pareri è secondo me significativa: la Giraldi è una realtà molto complessa e non è possibile giudicarla in modo univoco. Da un lato, non è un meccanismo perfetto (ma d'altronde non siamo una Mondadori, una Rizzoli ecc...). Dall'altro non è un meccanismo infernale. Ci tengo a fare sapere a chi ha scritto su questo blog che noi redattori, amministratori ecc. siamo qui tutti i giorni a far fronte alle richieste dei nostri autori. Facciamo del nostro meglio, ma il lavoro arretrato è tanto e i tempi sono spesso poco prevedibili.

Confidando che comprenderete la nostra posizione, auguro buona fortuna a tutti.

Anonimo ha detto...

Bene. Tutti giovanissimi, e questo mi fa molto piacere. Mi fa piacere che dei giovani abbiano pretese, che si confrontino e che abbiamo disguidi di vedute e tutto il resto.Quello che penso delle piccole case editrici l'ho gia' detto:bisogna sostenerle, altrimenti rimane il vuoto.
Pero' scrittori non si nasce. Editori neanche
Per 'orientamento' intendevo necessita' di una programmazione, di un discernimento di qualità, di giudizio.
Per esempio: ho appena spedito il mio libro a mie spese al Premio internazionale isola d'Elba, una copia ad ognuno dei quindici giurati. Quello di uno screening di opportunità simili è solo un piccolo esempio di cose fattibili per migliorare. Poi:non esiste un 'meeting' di piccoli editori? Credo che sarebbe quello il luogo migliore del confronto, della sollecitazione.
E tutta una serie di link con il mondo della critica militante?
Mi vengono in mente cose cosi', all'impronta.
Attorno ad un tavolo, riflettendo ,forse verrebero idee migliori.
http://annarosabalducci.blogspot.com

Simona ha detto...

Wow!
Giraldi al gran completo!!!
A parte gli scherzi, mi fa piacere che questo blog possa servire per un confronto che a parer mio ci voleva dopo i post delusi e un po' arrabbiati che hanno fatto la loro apparizione.
Do il mio benvenuto a Silvia che come ho già detto, come me ha lavorato più che bene e anche a Delia pur non avendo avuto il piacere di "conoscerla".

L'unico consiglio che mi sentirei di dare alla Giraldi è quello di cercare di non mettere troppa carne al fuoco non tanto per i tempi, quanto per riuscire a seguire meglio i romanzi pubblicati ed evitare così di non dedicare il giusto tempo a dei romanzi che potrebbero avere successo e magari dare una marcia in più alla stessa casa editrice.
Non sono abbastanza addentro al mondo editoriale, ma credo che una casa editrice riesca a farsi spazio non pubblicando centinaia di romanzi, ma puntando su alcuni in cui crede davvero e spingendoli il più possibile con tutti i mezzi del caso.
Ditemi se sbaglio.
Io intanto aspetto comunicazioni da Silvia per il mio romanzo.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Mah....

Anonimo ha detto...

Per quanto riguardo il sospetto che stampino a la carte... ho chiesto all'autrice di questo blog, da poco edita da giraldi.
http://smagliatureinchiostro.splinder.com/


"Per Sergio:
Putroppo il sospetto reale. La Giraldi non chiede soldi per la pubblicazione del libro ,in questo mi sembrava seria. Ma per tutto il resto professionalmente non lo è.
Stampano si le 500 copie,ma 100 alla volta e forse anche a meno.

In questo momento gli ordini sono in stallo. Entro marzo dovrebbero aggiustare le cose. Sottolineo il condizionale."


Sergio

Anonimo ha detto...

Ok, non chiede soldi, esclusa la fandonia del codice isbn (su questo non ci piove, mi sono informato).

Leggendo il post di Sergio devo comunque constatare che i dubbi sollevati da qualcuno su questo blog si sono rivelati fondati.

Non stampano le famose 500 copie. Il libro dell'autrice cui si menziona sopra (sono andata sul suo blog) non è più disponibile dopo una cinquantina di copie vendute. Ora sono in ristampa...

E' facile fare gli editori così.

Domenico

Anonimo ha detto...

Ciao sono Paola-Luna e come voi sono un'aspirante scrittrice. Questo tuo blog mi è stato segnalato da un amico che ha sollevato molti dubbi e perplessità sull'operato della Giraldi.
La mia esperienza con questa casa editrice? Ho inviato un dattiloscritto e dopo 10 (dico dieci!) giorni sono stata contattata telefonicamente e mi è stato fissato un colloquio. Ho raccolto informazioni su questa casa editrice e poi, con mooolte riserve, mi sono fatta 250 km. per l'appuntamento.
Mi è stato proposto il contratto, presumo quello standard...
Mi sono stati chiesti soldi? Sì. Come tutti voi, 480 euro + IVA, per le tre registrazioni (codice ISBN, database librerie e questura). Se avessi deciso di accettare il contratto, avrei dovuto pagare subito quella cifra.
Ho temporeggiato e a distanza di qualche settimana ho rifiutato 'l'offerta'.
Ora, passi che se un autore crede in se stesso e nel suo lavoro, la cifra chiesta possa anche essere intesa come un investimento... magari anche a buon fine.
Ciò che però mi ha fatto declinare 'l'offerta' è stato quel 'lasciar intendere' che se avessi desiderato snellire il lavoro, avrei dovuto cercarmi (e pagarmi) un altro editor; che se avessi desiderato pubblicizzare il lavoro (necessario per essere venduti) avrei dovuto spendere altro tempo e denaro...

Forse mi sarò lasciata scappare un'occasione (anche se i vostri commenti dicono il contrario!) ma una cosa è certa: dormo sonni tranquilli. Sono sì un'esordiente che null'altro desidera se non firmare un contratto di pubblicazione, ma non sono una sprovveduta che si lascia lusingare così facilmente.

Infine vorrei dire che, nelle librerie della mia provincia, anche le più fornite e le più gettonate (Giunti, Mondadori, Feltrinelli & co.), della Giraldi Editrice non hanno mai sentito parlare e se chiedi un loro libro, ti guardano storto.

Un 'in bocca al lupo' a tutti quanti.

Paola-Luna

Simona ha detto...

Qui andiamo di male in peggio...
Continuo a scoprire cose molto poco rassicuranti e il fatto che a ritardo si sommi ritardo non fa sì che io possa dar torto a chi si lamenta.

Per Giraldi:
Cosa sta succedendo?
Perchè non fate in modo che tutte queste persone possano cambiare idea?

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Anche per te vale quanto scritto più sopra: la Giraldi è una piccola casa editrice che si è imbarcata in un'impresa molto grossa. Probabilmente si sta ingrandendo, o quantomeno sta cercando di lavorare il più possibile per farsi strada nella “jungla” dell’editoria. Ma proprio per il fatto di essere ancora una piccola casa, non può permettersi tanti collaboratori, di conseguenza quei pochi che ci sono si trovano sobbarcati da una mole di lavoro incredibile che non riescono a sbrigare nei tempi dovuti. Ecco il perché dei ritardi.
Tuttavia il contratto è chiaro, c’è una clausola che dice che se entro un periodo di tempo (mi pare 6 mesi) il libro non è pronto, si può recedere dal contratto.
Io con i collaboratori ho solo avuto contatti telefonici, sempre cordiali, e una ragazza in particolare (non mi piace fare nomi) si è resa molto disponibile proponendosi addirittura di consegnarmi le copie del libro passandomele dal treno (!!!) una volta fermata nella città in cui abito. Una cosa che ho apprezzato molto. Certo qualcuno può obiettare che non è proprio il massimo della professionalità, ma se si cercano giacca e cravatta allora è meglio rivolgersi alle case più grandi, che la bella cravatta se la fanno ben pagare.
Ovviamente ognuno la può pensare come vuole. Per me la pubblicazione del libro è stata un hobby, e l’ho accettata anche con il grande ritardo che ne è seguito. Ma posso capire che per alcuni la questione sia più importante.
Ma c’è anche da dire che in questa discussione ci sono solo critiche negative. Sarebbe bello invece sentire anche il parere di persone che sono rimaste soddisfatte del lavoro della Giraldi. Il catalogo si è arricchito e non credo che siano tutti insoddisfatti o arrabbiati. O almeno lo spero!
Se poi proprio non vi sta bene…pazienza, ci avete provato e vi è andata male. Almeno però non avrete buttato via tanti soldi.
Ciao

Anonimo ha detto...

Una casa editrice che non promuove i propri libri su un sito aggiornato e non si avvale nemmeno della pubblicità gratuita che può fornire un mezzo potente come internet e che pensa solo a far firmare contratti..., sveglia!!!

Riccardo, ma scrivi su questo blog per farti pubblicità, o vuoi un altro contratto con la Giraldi? Buona fortuna.


Sergio

Anonimo ha detto...

Io in ogni modo sto ancora aspettando la prima bozza, contratto firmato nel 2006....??!! E' strano sentire che Cristiano Giraldi in questo momento stia contattando nuovi autori quando ha dei contratti fermi dall'Era della Pietra... E' strano che il sito della Giraldi Editore sia una catastrofe, quando tutti sanno che la nuova comunizcazione passa proprio lì, specie se non si ha soldi per investire in promozioni... E' strano che affermi di non chiede nessun contributo quando è palesemente falso.

Enrico Gallerati

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Non cerco pubblicità, dico solo la mia.

Anonimo ha detto...

Cosa ne pensate di questa discussione che riguarda sempre la Casa Editrice Giraldi e che trovate in questo Forum?

http://www.scrivereinmovimento.org/ftopic-496-days0-orderasc-0.html

Anonimo ha detto...

interessante quanto sconcertante.... però preferirei parlare di ciò che è, e non di ciò che potrebbe essere...

enrico

Anonimo ha detto...

http://www.scrivereinmovimento.org/ftopic-496-days0-orderasc-0.html

"Lettera aperta a tutti gli aspiranti scrittori

Scusate questa mio intervento a gamba tesa; ma, a rischio di rimetterci la faccia, sento il bisogno di condividere con tutti voi alcune mie perplessità.

Vengo subito al dunque.

I fatti:

1. Undicesimo è stato il promotore del primo incontro di Bologna (un valido modo per radunare aspiranti scrittori);

2. Undicesimo è stato anche il promotore dell'iniziativa A.S.I.MOV. (un intelligente modo per organizzare e cementare l'unione degli aspiranti scrittori e fare cassa di risonanza attraverso Internet per coinvolgere nuovi aspiranti scrittori);

3. Undicesimo ha organizzato nel secondo raduno di Roma un incontro tra la Casa Editrice Giraldi (presente il suo direttore ed alcuni scrittori emergenti) e gli aspiranti scrittori della A.S.I.MOV. (primo contatto tra un aspirante scrittore ed uno scrittore emergente: ovvero uno che ce l'ha fatta);

4. Undicesimo organizza anche incontri in montagna ed in altre località turistiche tra scrittori emergenti (ovvero coloro che devono farsi conoscere) ed aspiranti scrittori (ovvero coloro che sognano di farsi conoscere);

5. Undicesimo si è fatto anche promotore dell'iniziativa “Scrivi con lo scrittore”: uno scrittore emergente della Giraldi propone un incipit, ed un aspirante scrittore della A.S.I.MOV. invia un racconto;

6. il 19 novembre del 2007, Undicesimo mi ha inviato una mail, dove dichiarandosi “Direttore Editoriale di una collana della Giraldi Editore”, mi proponeva di pubblicare un Fantasy???

7. nel frattempo almeno un paio di aspiranti scrittori della A.S.I.MOV. hanno firmato un contratto con la Giraldi, e quindi si apprestano a trasformarsi da “aspiranti scrittori” in “scrittori emergenti”. Arriverà quindi a breve anche per loro il momento di partecipare a cene, viaggi turistici e quant'altro per farsi pubblicità e conoscere/convincere nuovi aspiranti scrittori ad entrare nel giro.

Ecco, il mio sospetto è che la Giraldi Editore sfrutti il genuino desiderio degli aspiranti scrittori di vedere “stampata” la propria opera, per convincerli a firmare un contratto dove poi si promette loro che verrà fatta un'opera di promozione organizzando incontri dove si discuterà, oltre che della scrittura, anche di loro e delle loro opere.

Il “meccanismo” mi sembra sia quindi riassumibile così:

1. l'aspirante scrittore firma il contratto e la Giraldi che “stampa” alcune copie e si impegna a fare promozione;

2. l'aspirante scrittore diventa così “scrittore emergente”;

3. il nuovo scrittore emergente entra nella fase di promozione ed inizia il giro degli incontri: a Roma, in montagna, ecc. per farsi conoscere e far conoscere ciò che ha scritto ad una platea di aspiranti scrittori;

4. durante questi incontri (che assomigliano tanto a delle reti per la pesca), alcuni aspiranti scrittori si convincono a firmare dei contratti con la Giraldi, diventando a loro volta scrittori emergenti, e il ballo continua...

Ora, se tutto questo servisse effettivamente per dare un'opportunità a dei giovani scrittori, ben venga. Ma se invece il tutto si traduce in una astuta operazione di marketing editoriale che sfrutta le aspettative ed i sogni di aspiranti scrittori, allora c'è qualcosa che non va.

Spero di essere completamente nel torto, e spero che Undicesimo sappia dimostrare che tutto ciò che ho scritto sono soltanto illazioni inutili e sbagliate.

Un caro saluto a tutti da un dubbioso cronico.

Luca"



Oramai è la Giraldi che propone tramite associazioni letterarie contratti su contratti.
Vi invito comunque a leggere le risposte di autori convinti della genuinità (a cui sinceramente non ho più motivo di credere, ma sono opinioni e permettetemi di averle) della casa editrice.

Sergio

Simona ha detto...

Io sono andata a leggere tutto.
Sono perplessa e se devo essere onesta sono in un momento di pessimismo all'ennesima potenza quindi non mi esprimo perchè sono certa che direi delle cose di cui poi mi pentirei.

Anonimo ha detto...

La cosa ridicola è che quell'associazione di aspiranti scrittori si "apparenta" con la casa editrice che con tanta generosità dà loro la possibilità di emergere. Mi chiedo: quanti scrittori veramente validi possono venir fuori da un'associazione di aspiranti? Uno, due...

Riporto da quel sito di associati:
" La Casa Editrice Giraldi, per loro stessa ammissione, prende su tutto quello che gli capita a tiro, e tutto quello che riescono a trovare tramite vari contatti. In questo modo un racconto anche buono finisce inevitabilmente nello stesso calderone degli altri meno buoni.

Un’ultima cosa. Non so se avete visto il sito Internet della Giraldi. Bene, confrontatelo con quelli di altre piccole case Editrici dove viene riportata la linea editoriale, dove vi è un’accurata sezione “CHI SIAMO”, ecc. Nel sito della Giraldi non troverete nulla di tutto questo, ma soltanto tre pulsanti funzionanti: quello della lista degli autori (che invoglia ad esserci), e quello per gli acquisti (non poteva mancare) e quello della distribuzione. Nulla è dato sapere sul comitato editoriale, sulla linea editoriale, ecc.

Spero di sbagliarmi, ma credo che anche il sito sia uno specchietto per le allodole."

Leggete comunque integralmente la discussione per averne un'idea obiettiva, anche perchè si legge da quel sito che
"il direttivo ha deciso che questa discussione verrà cancellata tra 24 ore."

Simona ha detto...

Sapete una cosa?
Quando ho aperto questo blog tutto pensavo tranne a quello che poi è successo.
Credevo avrei avuto visite e commenti negativi per la casa editrice il filo, come ce ne sono tanti in rete...
Pensavo che qualcuno sarebbe stato incuriosito dai miei romanzi e pensavo di fare chiarezza sul percorso di pubblicazione...
Di certo non credevo che si sarebbe scatenato questo vespaio.
E sapete un'altra cosa?
Vorrei almeno poter dire: no vi sbagliate. Tutte le esperienze negative non sono che un neo su qualcosa di positivo e molto più vasto, ma ancora non posso dire proprio un bel niente.
Mi spiace, mi delude, mi amareggia.
Odio le polemiche, le discussioni aggressive, gli ultimatum... per questo evito di lasciarmi andare allo stato d'animo che mi pervade da un po' di tempo a questa parte.
Che facciano quel che credono.

Anonimo ha detto...

Speriamo che almeno Simona Gervasone non insabbi la discussione di questo sito che si sta rivelando utilissimo.

Grazie Simona.

Giada.

Simona ha detto...

Non lo farò Giada.

Anonimo ha detto...

Non ti deprimere troppo, Simona. Ho già detto della mia esperienza con Giraldi in un post di qualche giorno fa e non vorrei ripetermi, ma, nonostante anche io non sia molto soddisfatto del dopo pubblicazione, rimango dell'opinione che il vero problema di Giraldi é quello di avere messo troppa carne al fuoco e di non riuscire a gestire la situazione in maniera adeguata. La mia convinzione deriva da questa semplice considerazione:
- per le prime 500 copie l'autore non becca una lira, quindi il guadagno va tutto alla casa editrice, che comunque fa fatica a rendere disponibili anche quelle. Ergo: piccola casa editrice disorganizzata, ma non fraudolenta.
Per il mio romanzo, comunque, devo dire che il problema reperibilità (esclusi i primi due mesi dalla pubblicazione, ottobre 2007) riguarda soltanto le librerie che non hanno ancora rapporti con il distributore della Giraldi e che quindi faticano a trovare il libro. Mentre sulle librerie online - ibs, unilibro e 365bookmark, e anche La Feltrinelli - il libro si trova senza problemi.

Anonimo ha detto...

In questo bel ginepraio, direi una cosa: c'è il contratto,punto e basta. Le 500 copie devono essere stampate e distribuite.Punto e basta.La Giraldi non puo' trasgredire.Se l'autore è interessato a diffondere il suo lavoro, puo' attivarsi in mille modi, ma consapevole che è lasciato solo.
In quanto al valore delle opere credo che il tempo sia sempre un buonissimo giudice.
Tranquilli.

Anonimo ha detto...

A proposito di contratto, spero che qualcun di voi mi chiarisca un punto.
Nel contratto si parla dell'obbligo di pubblicazione entro sei mesi dalla bozza definitiva.
Per pubblicare si intende semplicemente stampare, oppure distribuire (rendere l'opera pubblica)?

Stefano

Anonimo ha detto...

Chiarimento sul contratto: la Giraldi si impegna a pubblicare (stampare) un minimo di 500 copie e a distribuirle tramite il suo distributore nazionale (CDA). Questo non significa, a mio parere, che le 500 copie vengano stampate tutte e subito (e qui potrei sbagliarmi), ma che ne fanno stampare a piccole quantità a seconda degli ordini che ricevono dalle librerie. Ma piccole quantità non significa una o due copie per volta, come chi fa "print on demand", ma quantitativi adeguati a coprire gli ordini e garantire una certa quota in magazzino. Per quanto riguarda la promozione, invece, Giraldi fa poco o niente,(inesplicabilmente, ripeto, perché a guadagnare sulle prime 500 copie é solo lui). Anche se azioni di promozione sono previste nel contratto, come presentazioni, comunicati stampa, recensioni su giornali e riviste... ecc. Per alcuni autori queste cose vengono fatte, ma non per tutti.

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Le presentazioni, recensioni, ecc, non sono incluse nel contratto. Almeno per quanto riguarda il contratto della Giraldi che ho firmato io a suo tempo.
Le presentazioni in particolare erano un impegno informale.

Anonimo ha detto...

Per la clausola dei sei mesi e la differenza tra stampa e pubblicazione nessuno sa nulla? Sul contratto ci si riferisce alla pubblicazione.
Grazie, Stefano.

Simona ha detto...

Bè, credo proprio che per pubblicazione s'intenda la stampa del libro e non la distribuzione.

Anonimo ha detto...

Credevo che i commenti fossero terminati. Sono rammaricato di quello che alcuni pensano del nostro lavoro, ma sono disgustato da chi continua a scrivere coprendo il proprio nome.Mi rendo conto che molte cose non vi sono chiare, nonostante i miei passati interventi su questo blog, primo tra tutti i costi per le registrazioni, che come ogniuno di voi ha avuto modo di constatare sono facoltativi e non precludono in nessun modo la possibilità di pubblicare con noi.
Mi piacerebbe leggere qualche scritto di Anonimo per poter capire il suo astio nei miei confronti, verosimilmente deve aver preso male il mio rifiuto alla sua pubblicazione.
Perchè non venite, anche tutti insieme visto che a quanto pare avete bisogno di essere nascosti o in gruppo per sentirvi forti, qui in ufficio e provate a chiedermi tutte le cose che non vi sono chiare?
A questo punto cosa dovrei fare?
Chiudere la casa editrice?
Denunciare qualcuno per diffamazione?
Assumere altre 5 persone per snellire i tempi?
Smettere di firmare contratti e di conseguenza lasciare autori validi nelle mani di editori che vi chiederanno contributi per la stampa e che sicuramente non avranno un distributore?
Aggiornare il sito e togliere quel poco tempo che in redazione resta per rispondere al telefono?
Sono davvero demoralizzato e non escludo che lo stesso anonimo sia la stessa persona che ha scritto anche sul blog degli autori emergenti.
Comunque non ho intenzione di continuare a discutere con persone che travisano i fatti e riportano dati non reali.
Ci sono centinaia di case editrici, sicuramente più organizzate di noi, invito tutti coloro che non fossero contenti del nstro operato a rivolgersi a loro.
A chi ne farà richiesta verrà recesso il contratto sia che sia già pubblicato sia che sia ancora in fase di lavorazione.
Una cosa è certa.
Dora in avanti editeremo solo 15/20 libri l'anno e solo di autori che hanno già avuto esperienze nel settore e quindi possono garantirmi vendite eccezzionali. Gli altri potranno comportarsi come preferiscono ma dovranno rivolgersi ad altri editori.
Io la mia parte l'ho già fatta e visti i risultati credo sia meglio che mi dedichi agli autori che sono più esperti piutosto che disperdere energie con chi dimostra di non essere mai contento.
Cristiano Giraldi

Anonimo ha detto...

Ciao,
Mi chiamo Violante e coordino un blog che si chiama Libri metropolitani e lavoro nella realtà editoriale come giornalista.
Ho conosciuto e ho aiutato una ragazza a pubblicizzare il suo libro, che reputo meritevole, edito nel gennaio 2008 con la Giraldi.

sono in parte esterna, in questo certa di non avere motivi secondari per scrivere, ma solo esposizione reale.

Dopo un lungo lavoro, di recensioni e pubblicità, io e l'autrice scopriamo che le copie sono andate esaurite.
(tutte le recensioni, quasi 15 è ognuna positiva sono uscite nei diversi portali perchè abbiamo mandato noi le copie, non la Giraldi. Premetto che per promuovere non ha mosso un dito)

Bene diciamo noi.
L'autrice contatta l'editore che gli conferma l'esaurimento delle copie.Noi crediamo che siano state stampate le 500 copie, come da contratto, invece no:solo 50.
Sbaglio o le 400 euro dell'ibs coprono ampliamente le 50 copie di stampe? Forse, e mi premetta, di sottolineare il forse ha pensato di lasciare le 50 copie in balia del destino "se le vende bene, altrimenti non ho perso nulla?"
Manco fossero i volantini della parrocchia, dico io.
Ci sono persone che ad oggi visto la promozione richiedono il libro, persino una pagina su Anabi in cui si da la caccia al libro "misterioso", ma il libro è in ristampa, probabile fino a fine marzo.
Il tempo giusto per cui l'attenzione si spenga.

A questo punto smuovo il concetto che precedentemente è stato scritto da qualcuno:
....se trovano un autore che li fa vendere, hanno più interesse a seguirlo e promuoverlo a discapito di altri (in attesa). ...
Purtroppo non è così. Per attendere che il libro sia disponibile i tempi sono nuovamente lunghi.

Personalmente da interna in questo mondo, credo che non sia un atteggiamento professionale.
Un BUON EDITORE, non deve solo stampare ma promuovere il libro, stampare è il ruolo del tipografico.
Occorrerebbe stampare di meno e curare i libri sui cui si ha puntato.
Crederci.
E' ovvio che fra lui e un editore che chiede contributi per la pubblicazione è meglio lui, su questo non ci piove, ma è un termine di paragone insostebile.

Ci sono diversi editori giovani, con meno esperienza,ma che lavoro in modo serio. I tempi variano,ma su questo non ho materiale per cui confrontarmi in modo onosto.

Ho pensato più volte se scrivere o meno questo commento,ma credo che sia giusto. Non voglio nominare l'autrice,perchè se vuole sarà lei a rendersi nota o meno.

Un'altra pecca.Precisando.
Un buon editore deve curare l'editing. Uno scrittore spesso scrive di getto, con passione e inciampa in errori grammaticali, un buon editore dovrebbe accorgersene.

Comunque in bocca al lupo a tutti gli scrittori che lottano per i loro sogni, sperando che chi lavora con loro e per loro li rispetti un pò di più.

Anonimo ha detto...

Caro Cristiano,
mi chiamo Lara e lavoro in una casa editrice, piccola, senza contributo e per fortuna i nostri autori, massimo 14 titoli all'anno sono tutti contenti.

ho letto alcuni libri editi dalla Giraldi, alcuni sono buoni ma si persono nella "mischia".
Se l'autore non h aun blog e tanta inventitiva ammetti che nessuno li conosce.
farli conoscere è compito dell'editore.

Ho una domanda: ma si rende conto di quello che ha scritto? Lei se la prende con le persone con cui ha firmato un contratto?
ma scherza?
Se esiste questo malcontento non crede che dovrebbe riflettere e porsi una domanda sul suo modo di lavorare.
Non può prendersala con gli autori che in un libro non vedono guadagni economici ma soddisfazioni personali.
Chiede " cosa dovrei fare?"
naturalmente è sarcastico, lo comprendo.
Doveva pensarci prima.
Basta poco. Stampare e promuovere.
Avwre un supporto organizzativo.
Ragazzi, girate in internet, informativi e non crediate che tutte le case editrici più grandi chiedano soldi. Non è così.
Complimenti e sinceri auguri a Simona.

Simona ha detto...

Cristiano... perdonami, ma io non credo che nessuno degli autori che ha firmato con voi voglia rescindere il contratto.
Credo però che fino ad oggi ci sia stata una politica sbagliata che ha fatto sì che in troppi iniziassero ad avere dei dubbi sul vostro operato.
Ci voleva più comunicazione tra voi e gli autori.
Capisco il fatto di non volersi lasciar sfuggire dei libri in cui credi, ma è perfettamente inutile se poi questi rimangono conosciuti solo dall'autore e pochi altri.
Il sito internet è più importante di quanto tu creda, soprattutto se non si hanno i mezzi per promuoverli diversamente.
In questo modo rimangono ignoti e difficilmente un autore potrà riuscire a farsi davvero conoscere. Per quanto possa darsi da fare.
Andiamo al di là del pagamento del codice... andiamo al di là delle attesse.
Io trovo che sia molto preoccupante l'opinione che si sta venendo a formare e se fossi al vostro posto farei tutto ciò che è in mio potere per andare incontro ai miei autori e per smentire ciò che è stato detto.
Dire: se non siete contenti avete solo da rescindere il contratto mi sembra una sorta di ricatto, della serie "o vi va bene così o potete andare da un'altra parte".
Questo è un atteggiamento sbagliato che non fa altro che accentuare l'astio.
Il fatto di aver bisogno di essere in gruppo è anche errato.
Credo solamente che davanti ad una casa editrice (elemento forte) ci sia la necessità che gli autori (elemento debole) si aiutino a vicenda e non per la pura e semplice legge del branco, ma perchè da soli si è visto che non si riesce a concludere nulla.
Io non so se tutti quelli che hanno scritto in questo blog hanno buoni motivi, se sono stati rifiutati dalla Giraldi o se hanno altri motivi ancora.
So solo che sentirsi presi in giro è una brutta sensazione che non auguro a nessuno.
So solo che i patti iniziali non erano questi.
Ben venga il ritardo se poi non ci sono altre sorprese.
Ben venga una casa editrice che crede nei propri autori.
Conosco una casa editrice piccola, nata da poco, che non chiede alcun tipo di contributo e che ci mette un anno a far uscire i propri autori. Che si da da fare con presentazioni, che ha un sito internet perfetto... e sono solo in 5 a lavorarci.
Io ho acquistato due dei loro libri e son ben fatti, curati.
Non fanno uscire 20 titoli l'anno, ma quelli che fanno uscire sono seguiti dall'inizio alla fine.
Che senso ha pubblicare 20 titoli per poi stamparne poche copie e non farli conoscere a nessuno?
Cominciate col mettere a punto un sito completo e aggiornato.
Io per esempio lo linkerei volentieri e chiederei a tutti quelli che conosco di fare altrettanto, ma così è inutile.
Non so più che dire guarda...

Grazie per gli auguri Lara.

cristiano giraldi ha detto...

Avevo scritto una pagina ma ovviamente l'ho persa.
Questo sarà il mio ultimo intervento in quanto perdere tempo con persone che non vogliono capire e travisano i fatti è solo una perdita di tempo.
Ribadisco che sono le librerie che decidono se e quante copie prendere di un libro.
Noi stampiamo generalmente 1000 copie, fatta eccezione per i libri di poesia, ma rileghiamo solo le copie che il distributore ci ordina, in attesa di rilegare le successive.
Appena il libro è stampato parte una scheda del libro con titolo, argomento, codice isbn, prezzo e note sull'autore. Queste schede vanno presso tutte le librerie che provvedono a fare l'ordine.
Contestualmente l'ufficio stampa di Chiara caliceti fa partire le comunicazioni a tutti gli organi da stampa, solo nel 2007 abbaimo ottenuto di fare 3 film tratti da nostri libri, diverse interviste agli autori su programmi televisivi quali Uno Mattina, buon pomeriggio, Maurizio Costanzo show, due minuti un libro e trasmissinoi radiofoniche quali Radio2 RMC Radio sfera lattemiele e tante altre.
Purtroppo se il libro non interessa non possiamo però farci niente, ma in ogni caso facciamo a nostre spese una presentazione in galleria con invito al Resto del Carlino che generalmente pubblica una foto ed un trafiletto sulla presentazione.
Ripeto se il libro non da i frutti sperati, sono il primo io ad averne un danno, ma non posso obbligare nessuno ad acquistarlo o a renderlo più visibile.
In ogni caso di 600 autori per fortuna abbiamo la soddisfazione che quasi tutti ci propongono anche i loro successivi lavori perchè si sono trovati molto bene.
Non voglio scaricare la colpa delle copie che risultano introvabili, però un pò di autocritica capendo che forse il libro non ha suscitato l'interesse sperato, non guasterebbe.
I termini del contratto, ritardi a parte, vengono sempre rispettati e tutti vengono trattati allo stesso modo, semplicemente alcuni vendono molto più di altri.
Per quanto riguarda il sito, una nostra autrice si è offerta di rifarlo e di tenerlo aggiornato, essendo la sua professione, pertanto spero che questo renda molti di voi più contenti.
Sottolineo che nonostante i miei inviti nessuno di voi si è fatto vivo in redazione cercando delle spiegazioni a quanto veniva scritto.
Cristiano Giraldi

cristiano giraldi ha detto...

Avevo scritto una pagina ma ovviamente l'ho persa.
Questo sarà il mio ultimo intervento in quanto perdere tempo con persone che non vogliono capire e travisano i fatti è solo una perdita di tempo.
Ribadisco che sono le librerie che decidono se e quante copie prendere di un libro.
Noi stampiamo generalmente 1000 copie, fatta eccezione per i libri di poesia, ma rileghiamo solo le copie che il distributore ci ordina, in attesa di rilegare le successive.
Appena il libro è stampato parte una scheda del libro con titolo, argomento, codice isbn, prezzo e note sull'autore. Queste schede vanno presso tutte le librerie che provvedono a fare l'ordine.
Contestualmente l'ufficio stampa di Chiara caliceti fa partire le comunicazioni a tutti gli organi da stampa, solo nel 2007 abbaimo ottenuto di fare 3 film tratti da nostri libri, diverse interviste agli autori su programmi televisivi quali Uno Mattina, buon pomeriggio, Maurizio Costanzo show, due minuti un libro e trasmissinoi radiofoniche quali Radio2 RMC Radio sfera lattemiele e tante altre.
Purtroppo se il libro non interessa non possiamo però farci niente, ma in ogni caso facciamo a nostre spese una presentazione in galleria con invito al Resto del Carlino che generalmente pubblica una foto ed un trafiletto sulla presentazione.
Ripeto se il libro non da i frutti sperati, sono il primo io ad averne un danno, ma non posso obbligare nessuno ad acquistarlo o a renderlo più visibile.
In ogni caso di 600 autori per fortuna abbiamo la soddisfazione che quasi tutti ci propongono anche i loro successivi lavori perchè si sono trovati molto bene.
Non voglio scaricare la colpa delle copie che risultano introvabili, però un pò di autocritica capendo che forse il libro non ha suscitato l'interesse sperato, non guasterebbe.
I termini del contratto, ritardi a parte, vengono sempre rispettati e tutti vengono trattati allo stesso modo, semplicemente alcuni vendono molto più di altri.
Per quanto riguarda il sito, una nostra autrice si è offerta di rifarlo e di tenerlo aggiornato, essendo la sua professione, pertanto spero che questo renda molti di voi più contenti.
Sottolineo che nonostante i miei inviti nessuno di voi si è fatto vivo in redazione cercando delle spiegazioni a quanto veniva scritto.
Cristiano Giraldi

Simona ha detto...

Più chiaro di così.
Sono felice per la notizia del sito.
Invito tutti a chiarirsi direttamente con Cristiano in modo che tutto questo dia vita a qualcosa di costruttivo e non il contrario.

Simona ha detto...

Questa mattina ho sentito Cristiano per telefono.
Mi ha chiesto di oscurare questa pagina perchè in effetti sta diventando una brutta pubblicità per la casa editrice ed io questo lo comprendo.
Questo blog era nato per farmi in qualche modo conoscere, per comunicare la mia esperienza di pubblicazione e per dar modo ad altri di conoscere i miei scritti.
L'ultima cosa che immaginavo era di scatenare un tale vespaio.
Giraldi mi ha fatto giustamente notare che su centinaia di autori, coloro che sono scontenti sono davvero una minima parte e in fondo non riesce a capirne i motivi.
Da questo momento in avanti ci sarà un filtro in più per poter postare.
Invito gli anonimi a presentarsi con nome e cognome o quanto meno a contattare direttamente Cristiano per eventuali chiarimenti, dal momento che mi ha fatto presente che nessuno l'ha fatto fino ad oggi.
Mi spiace molto per tutta questa situazione e spero davvero di poter leggere anche dei pareri favorevoli d'ora in avanti.
Grazie a tutti

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Simona ha detto...

Ho pensato a lungo ieri sera alla telefonata di Cristiano...
Ho voluto mettermi nei suoi panni.
Era arrabbiato com'è ovvio e lo capisco.
Avevo voluto dare la possibilità di postare anche agli anonimi per questione di praticità; perchè io ad esempio mi scoccio di fare l'identificazione tutte le volte che posto su un blog... però mi firmo sempre.
Il fatto di essere accusato da persone che non si identificano è fastidioso e potrebbe anche trattarsi di qualcuno che ce l'ha con lui per motivi personali oppure di qualcuno di una casa editrice che tenta di screditarli.
Quello che ha detto Anna Rosa Balducci è vero.
L'attacco continuo e non costruttivo non porta da nessuna parte.
Mi vedo quindi costretta a eliminare i post degli anonimi. Lascerò gli altri per il momento, ma non è detto che non si decida davvero di oscuare questa pagina.
D'altra parte è comprensibile che Cristiano lo abbia chiesto.
E badate bene... non ha detto: oscuralo se no...
Ha chiesto solo di oscurarlo per i problemi che gli sta portando.
Mi dispiace, ma è una scelta obbligata.
Dietro l'anonimo si può nascondere chiunque e darebbe fastidio anche a me essere attaccatta da qualcuno che non so chi sia e quali siano davvero i motivi che lo spingono a "parlare".

Simona ha detto...

In questi giorni non ho molto tempo e non sono per niente in forma (sono incinta!!!).
Mi ero però ripromessa di far presente una cosa che a parer mio è molto importante.
Tempo fa una giornalista ha spedito un manoscritto illeggibile a molte case editrici.
Il risultato è stato che la maggior parte delle case a contributo le ha risposto che era un bel romanzo e che erano pronti a stipulare un contratto.
Lo stesso romanzo era stato spedito anche a Giraldi, ma non ha incontrato una loro risposta positiva.
Questo mi pare la dica lunga sulla loro serietà in fatto di selezione. Ciò vuol dire che non pubblicano qualsiasi cosa e che sono intenzionati a mantenere un certo livello.
Complimenti.
Cristiano correggimi se sbaglio.

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

[In questi giorni non ho molto tempo e non sono per niente in forma (sono incinta!!!).]
Complimenti!

Anonimo ha detto...

Innanzi tutto augurissimi!!!

La notizia che hai riportato:

"...Tempo fa una giornalista ha spedito un manoscritto illeggibile a molte case editrici.
Il risultato è stato che la maggior parte delle case a contributo le ha risposto che era un bel romanzo e che erano pronti a stipulare un contratto.
Lo stesso romanzo era stato spedito anche a Giraldi, ma non ha incontrato una loro risposta positiva..."

Dove l'hai letta?

Mi piacerebbe leggere l'articolo o qualche informazione in più.

Grazie.

Luca

Simona ha detto...

Appena rintraccio l'articolo ti dico.

Sono stata molto contenta di ricevere una telefonata da Giraldi che si è congratulato per la mia gravidanza.
Questa è senza dubbio una bella dimostrazione di umanità e di correttezza perchè è andato oltre la serie di "fastidi" che può aver provocato questo blog.
Grazie

Simona ha detto...

l'articolo era su Repubblica verso metà febbraio, ma non riesco a trovarlo...
uff...

Anonimo ha detto...

Per quanto ho cercato, anch'io non ho trovato nulla a proposito di quell'articolo.

In compenso ho trovato quest'intervista molto interessante e utile per scrittori alle prime armi come me:

http://www.lankelot.eu/index.php/2008/03/19/ognibene-silvia-intervista-su-esordienti-da-spennare/

Ciao, Luca

pasquale ha detto...

Sono uno scrittore "maturo" che orbita nell'editoria italiana ormai da diversi decenni. Ho pubblicato due romanzi a mie spese prima che Giraldi mi proponesse la possibilità di pubblicare un mio saggio. Bene, non starò qui a tediarvi con la mia storia e la storia delle mie decine e decine di opere letterarie (romanzi, racconti, saggi, testi teatrali), ma è importante che io faccia delle precisazioni. I rifiuti, come la sensazione di totale abbandono a noi stessi, fanno parte del gioco. Chi non è temprato è meglio che smetta di sperare e di tentare, perchè vuol dire che non vede il mostro che vive dentro di lui e che, quindi, non ha nessun desiderio di domarlo. I più grandi scrittori della storia, paradossalmente, sono quelli che hanno dovuto penare più degli altri, passando da un rifiuto all'altro, da una delusione all'altra, prima di raggiungere l'agognato successo, e prima di imbattersi nel giusto editore. Se non l'avete ancora fatto, vi invito a leggere "Martin Eden" di Jack London, un romanzo chiaramente autobiografico. Io, personalmente, ho confezionato tanti di quei rifiuti da poter competere con chiunque per il guinness dei primati ma, ormai, non ci faccio più caso. All'inizio ci sono rimasto un pò male, lo confesso, ma poi ho finito col farci l'abitudine, fino a quando ho capito, finalmente, come funziona il mercato editoriale. Ogni giorno, nella nostra bella Italia, fanalino di coda tra i paesi europei per numero di lettori, si pubblicano, mediamente, dagli ottocento ai mille nuovi titoli, includendo, oltre ai romanzi, ai libri di poesia, ai saggi, ai racconti e alle novelle anche i libri di cucina, gli stupidari e le guide turistiche. Ciò significa che, escludendo Natale, Pasqua, ferragosto e le feste comandate, ogni anno dai venti ai venticinquemila nuovi titoli sono destinati a "riempire" gli scaffali delle librerie. Considerando che, di ogni opera, sono presenti, mediamente, dieci copie, duecentocinquantamila copie sono pronte a sommarsi alle duecentomila invendute dell'anno precedente, procurando un vero e proprio problema di "ingorgo". Per forza di cose, le librerie sono costrette a prestare la maggior attenzione agli autori più venduti e richiesti e, di conseguenza, alle case editrici maggiori. E' meglio avere in vetrina cento copie di un qualsiasi autore di best-seller che cento copie costituite da dieci opere diverse di altrettanti sconosciuti. Ne consegue che gli editori minori e gli autori emergenti o poco conosciuti sono trattati con meno riguardo. Ora, considerando che le maggiori case editrici si concentrano soltanto sugli autori famosi (che sono già tanti!), agli autori emergenti non rimane altro che pubblicare a pagamento oppure rivolgersi alle piccole case editrici che pubblicano senza contributo. Ma le piccole case editrici, come abbiamo visto, non sono prese in debito conto dalle maggiori librerie e quindi, bisogna soltanto sperare che accada il classico "colpo di fortuna". Il buon Luciano De Crescenzo mi scrisse, una volta, che l'angelo degli scrittori strizza l'occhio soltanto a pochi fortunati. E' vero, mio Dio se è vero! Avere successo come scrittore è un pò come vincere al superenalotto. Che dire, continuate a sperare e non demordete mai, se siete veramente convinti del vostro reale valore, ma non perdete mai di vista la possibilità che i vostri libri possano essere quelli meno letti della storia, indipendentemente dal loro reale valore. Sapete qual'è il libro meno letto e venduto della storia? Quello che, paradossalmente, è considerato uno dei massimi capolavori di tutti i tempi, vale a dire "La metamorfosi" di Kafka. Se ne vendettero soltanto poche decine di copie! Auguri a tutti!

pasquale ha detto...

Vorrei spendere qualche parola in merito alla questione degli editori. Non ho mai incontrato, in vita mia, uno scrittore che sia stato contento della linea editoriale, della veste grafica, della divulgazione e della distrubuzione del proprio editore. Tutti, me compreso, si sono sentiti abbandonati, bistrattati, sottovalutati, trattati come anonimi impiegati usciti da un testo di Gogol, piuttosto che come soggetti creativi. Ci sentiamo tutti (io per primo!) dei veri e propri geni incompresi e non sopportiamo il silenzio e l'indifferenza del mondo che ci circonda. Vorremmo che tutti ci accogliessero stendendo un tappeto rosso al nostro passaggio, al suono di mille fanfare. Io, personalmente, non mi aspetto molto da un editore, che si chiami Giraldi o Mondadori, ha poca importanza. Non mi aspetto riconoscimenti dai miei familiari ed amici più stretti, figuriamoci se posso confidare in un personaggio che, prima di ogni cosa, è un imprenditore, alle prese con i bilanci annuali, i costi di gestione sempre più alti, i rischi, le tasse, gli studi di settore e via discorrendo! Da sempre, da che il mondo è mondo, gli autori pretendono che l'editore presti la massima attenzione possibile al proprio o ai propri capolavori, dimenticandosi ed ignorando in parte o del tutto le opere degli altri scrittori presenti nel catalogo. Non voglio criticare nè colpevolizzare nessuno. Dico semplicemente che tutto ciò che ho letto nel blog è qualcosa che ho sentito e letto non una e neppure dieci ma centinaia di volte. Leggete la biografia di Shopenhauer, di Proust, di London, di Kafka, di Tommasi di Lampedusa, di Salgari, ecc.ecc. (la lista è così lunga che non basterebbe un libro intero per menzionarli tutti!) e scoprirete che il rapporto tra scrittore ed editore non è mai stato idilliaco. Tutt'altro! Tutti si sono sempre lamentati, a torto o a ragione, del comportamento dell'editore, della veste grafica, dell'editing, dello scarso impegno, dei mancati compensi. E' così che funziona, ragazzi, e non illudetevi che il caso vostro possa rappresentare l'eccezione. La regola è questa l'eccezione è quella che tendiamo a idealizzare. Mi fermo qui, anche perchè, se mi prende la mano, non saprei più come smettere. Mi firmo anche, perchè l'ultima volta non l'ho fatto per una mera dimenticanza. Auguri e perseveranza a tutti!
Pasquale Prisco

Simona ha detto...

Grazie Pasquale per il tuo intervento.
Lo apprezzo molto.

Anonimo ha detto...

Ciao Simona, ho letto per caso il tuo blog, mi hanno incuriosito molto i commenti che hai ricevuto e la tua esperienza editoriale con la casa editrice Giraldi. Posso dire che qualche settimana fa, hanno contattato pure me, non sapevo veramente come funzionasse questo mondo, ero incuriosito ma nello stesso tempo anche teso e diplomatico; così ho raccolto un po' di informazioni da amici che hanno pubblicato o un libro o da conoscenti che lavorano in case editrice della mia zona... La Giraldi mi ha contattato una prima volta per voce della sua redattrice, poi una seconda volta per fissare un appuntamento... Avrei dovuto ricevere una mail con l'indirizzo e la conferma definitivo, non ho ricevuto nulla, anzi, ho reagito mandando a loro una mail dicendo con franchezza di lasciar perdere temporaneamente l'appuntamento. Il giorno successivo, nonchè giorno dell'appuntamento virgolettato, ho ricevuto una bella telefonato dal capo in persona, con tono arrabbiato, il che mi stupì, loro non si sono fatti sentire, invece io sì, e ora passavo io per la parte del torto... E qui, guardai questo blog notando che bisogna pure versare un bel contributo di 500 euro per 50 copie, che a Torino nemmeno se li inventi li trovi, perciò, ricevendo una loro ulteriore chiamato ho liquidato il mio piccolo progetto editoriale... Da qui, giungo alla conclusione, che se qualcuno volesse leggere questa opera, la svendo sul mio blog...

Anonimo ha detto...

comunque se vuoi dare un'occhiata a quel che doveva essere un libro per la Giraldi: visita gratis http://peppetisaluta.blogspot.com/
siete benvenuti tutti quanti

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Mi sembra un fake.

cristiano giraldi ha detto...

Peppe!!!!!!!!!!
Forse farebbe meglio a specificare che la mia personale telefonata è arrivata in quanto lei non si è presentato ad un appuntamento. Prontamente mi ha risposto di aver telefonato per disdirlo, ma in redazione nessuno sembra aver mai ricevuto questa telefonata. Comunque poco importa. Quindi, anche se con il tono seccato, mi sono preoccupato di chiederle se c'erano stati dei contrattempi.
Mi stò stancando di dover rispondere a persone che parlano a vanvera.
Da dove le salta in testa di dire che bisogna pagare 500 euro per avere 50 copie? E sopratutto quando verrà a Torino al salone del libro, passi a trovarci al nostro stand, è sempre lo stesso da 4 anni, giusto di fronte allo stand della stampa.
Se dovessi leggere ancora buffonate del genere e sopratutto sentire che noi chiediamo contributi economici, sarò costretto a querelare questi bugiardi.
Siete ovviamente liberi di scrivere tutte le vostre impressioni, sia che siano positive o negative sul nostro lavoro, ma da questo momento i bugiardi dovranno saranno ritenuti responsabili delle loro affermazioni.
Per trovare l'articolo sull'editoria vi consiglio di rivolgervi direttamente alla redazione di Repubblica specificando che è uscito in due pagine nell'inserto della cultura sul nazionale verso la metà di febbraio.
Cristiano Giraldi

Simona ha detto...

Peppe...
Internet è uno splendido strumento, ma non va usato in questo modo.
Se io parlo della mia esperienza, lo faccio nel modo più limpido possibile e senza l'intenzione di screditare a tutti i costi qualcosa o qualcuno.
Non credo ai 500 euro per 50 copie e alla Fiera di Torino sono presenti eccome.
Vorrei solo dire che Giraldi non ha "preteso" che venisse oscurata questa pagina, ma è anche opportuno sottolineare che se lo riterrà opportuno potrà risalire a chi posta e agire di conseguenza.
Scrivere su internet non vuol dire liberarsi dalle responsabilità di ciò che si dice e come tutti sappiamo, il modo per difendersi dalle menzogne esiste.

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Sei una ragazza simpaticissima, vulcanica con entusiasmo da vendere, ma non posso non dirti che ho ricevuto un pugno allo stomaco quando ho saputo che hai pubblicato per "Il filo edizioni". Anch'io ho commesso questo errore tre anni fa. Se vuoi sapere come è andata a finire mi puoi anche scrivere. Il mio indirizzo di posta elettronica è il seguente: pasquale-prisco@libero.it
Ad ogni modo ti auguro ogni bene. Saluti. Pasquale Prisco

Massimo ha detto...

Il Filo vive sulla voglia degli esordienti di vedere pubblicato il loro lavoro, ed é sconcertante vedere che si fanno pubblicità sul Corriere per attirare aspiranti scrittori. A me avevano chiesto una cifra intorno ai 2.500, Euro millantando servizi che poi non sarebbero stati forniti (saputo da altri che ci erano cascati). Spero che con te si comportino bene.

Pietro ha detto...

Ciao Simona, sono anch'io un esordiente in attesa di pubblicazione con Giraldi. Ho scoperto il tuo blog una ventina di giorni fa e sono andato subito in crisi...ma poi le cose sono cambiate e adesso non ho motivo di parlare male di Giraldi (e mi auguro di poterlo dire anche in futuro).
Ho firmato il contratto ai primi di maggio dell'anno scorso. Cristiano come prima cosa mi ha subito spiegato che avrei dovuto attendere un anno per la pubblicazione a causa degli impaginatori oberati di lavoro. Ha specificato che potevo farmelo impaginare a mie spese, ma è stato lui il primo a sconsigliarlo ("a meno che tu non abbia un amico che sappia farlo").
Cristiano mi ha chiarito molto bene anche quali potevano essere eventuali costi (ISBN, tipo carta...),ma anche in questo caso mi ha sconsigliato di spendere soldi.
Da maggio dell'anno scorso non ho più avuto notizie del mio romanzo fino all'inizio di questa settimana, e come detto avendo scoperto il tuo blog avevo iniziato a preoccuparmi. Poi all'improvviso mi sono arrivate le prime bozze (ben fatte) e adesso mi sento molto più fiducioso. E' evidente che il libro non potrà essere in libreria ad un anno esatto dalla firma del contratto come avevo sperato, ma a questo punto spero che il ritardo non diventi eccessivo come avevo temuto e possa rientrare in tempi "fisiologici".
Qualche mese di ritardo ho l'impressione che sia inevitabile con qualsiasi editore.

Simona ha detto...

Lo so... avete ragione.
Grazie Pasquale, sono contenta di averti favorevolmente impressionato.
So che è una "macchia" pubblicare in questo modo. Me ne rendevo conto prima di farlo e ancor di più ora.
Si fa persino fatica ad ammettere di aver pubblicato così.
Per il momento non posso dire che l'esperienza sia in toto negativa o positiva. Di certo è una cosa che si fa una sola volta perchè in pochi credo possano permettersi di investire su se stessi più volte!
Diciamo che in un momento in cui non vedevo altre vie d'uscita... in un momento in cui credevo molto nel mio romanzo e continuavo a trovarmi davanti un muro di gomma, ho pensato che questa fosse l'unica soluzione possibile.
Il fatto è che sono così pochi gli editori che vogliono credere negli esordienti che non mi sono fermata a pensarci su troppo a lungo.
C'è poi da dire che parecchi di coloro che hanno pubblicato con il Filo sono rimasti soddisfatti e questo mi ha convinta più di qualsiasi altra cosa.
Come già detto è stata una decisione valutata a lungo e che ho preso solo per darmi una possibilità.
Se non ti disturba ti contatterò sicuramente Pasquale.

Pietro, ti auguro che vada tutto a gonfie vele e sono contenta che il tuo cammino verso la pubblicazione sia a buon punto!
Un abbraccio!

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Sarò felicissimo di ricevere le tue e-mail. Sai, io non so come tu vivi la tua esistenza di scrittrice. Io vivo nell'anonimato più assoluto, nel silenzio, nella solitudine e, purtroppo, anche nell'indifferenza, che rappresenta la condizione peggiore per uno scrittore. Vivere il tuo status quo senza che gli altri lo riconoscano è quanto di peggio possa verificarsi. Non so se a te capita, ma quando sono alle prese con un racconto, un romanzo, un saggio, dove magari sto affrontando un problema di fisica quantistica, proprio quando avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti a superare l'ostacolo ideologico, linguistico ed impiantistico del testo a cui sto lavorando, puntuale come un orologio svizzero arriva il monito a non perdere tempo nelle mie stupide elucubrazioni. A volte mi chiedo se il prezzo da pagare per essere semplicemente noi stessi, non sia troppo alto. Saluti. A presto.

Simona ha detto...

Caro Pasquale... a chi lo dici!
In certi momenti mi butto a capofitto in quello che sto scrivendo e come te ogni tanto mi areno su cose che non conosco così bene e mi scervello pensando a chi potrebbe mai darmi una mano.
Il risultato è sempre lo stesso: nessuno. Come te anche io ogni tanto mi dico: basta fantasticare! E' ora di tornare con i piedi per terra.
Purtroppo la maggior parte delle persone che ti conosce non è interessata a leggere ciò che tu scrivi. Ti conoscono e non credono che tu possa stupirli, intrigarli...
E' triste, ma è così.
Io ho persino evitato di dirlo a molti che ho scritto un libro perchè già sapevo che le loro reazioni mi avrebbero in qualche modo ferita.
Ma non è tanto l'anonimato a infastidirmi perchè in fondo non sono in cerca di fama "fisica". Mi piacerebbe trovare fama "artistica". Sentirmi dire: bel libro!
Sono proprio in uno di quei periodi nei quali manco totalmente di ispirazione e anche quando mi appare un lumicino scuoto la testa e mi dico: basta fantasticare.
Penso che scrivere sia una sfida. Una vera e propria lotta contro noi stessi e la nostra parte razionale.
Una lotta contro la mancanza cronica di tempo.
Una lotta contro la nostra ignoranza (che ci fa arenare).
E poi quando crediamo di aver vinto queste battaglie ne cominciamo altre con revisioni, editori ecc.
Ora come ora non so ancora se ne valga la pena. Un giorno forse lo saprò.
Sogno sempre di scrivere IL LIBRO. Quello che stupisce persino te stesso. Quello che ti fa rompere il muro dell'anonimato.
Un abbraccio Pasquale

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Se non stai bene attenta, la pubblicazione con "Il filo edizioni" ti potrebbe costare dai quattro ai cinquemila euro. Le centocinquanta copie che hai pagato a prezzo pieno ti serviranno per partecipare ai vari concorsi letterari. Le spese postali saranno completamente a tuo carico. Se poi ti serviranno altre copie, magari per organizzare, sempre a tue spese, una presentazione nella tua città, le dovrai acquistare con uno sconto "fedeltà" del 30%. Le recensioni su quotidiani, settimanali, riviste? Tutto a tue spese, naturalmente! Ma, tutto ciò, potrebbe apportare qualche minuscola probabilità di successo? Neanche per sogno! In sostanza, potresti spendere pure decine di migliaia di euro senza riuscire a cavarne il classico ragno dal buco, perchè la verità è che "Il filo edizioni" non ha nessun interesse a seguire i tuoi sogni", protesi come sono ad intascare i lauti compensi dei nuovi esordienti. La loro è una vera e propria fucina, ma più che di una vera e propria casa editrice, io parlerei di una buona litografia, nulla di più. Ci siamo affidati a dei litografi credendo di avere a che fare con un editore in carne ed ossa. Dopo due anni di silenzio non solo non ho ricevuto la rendicontazione, ma nemmeno uno straccio di e-mail o di telefonata. Si sono fatti vivi solo di recente, e vuoi sapere il perchè? Perchè stanco, sfiduciato ed anche un pò "incazzato" (scusa il linguaggio triviale a cui, normalmente, non sono avvezzo ma, date le circostanze non potrei trovare un termine migliore) ho inviato una e-mail, facendo la voce grossa e minacciandoli di querelarli. Questo è "Il filo edizioni". Un'accozzaglia di avventurieri che stampano i tuoi sogni per poi rivenderteli ad un prezzo talmente esorbitante, che solo la mente strampalata di un sognatore è in grado di sostenere! Spero che tu abbia più fortuna di quanta ne abbia avuta io. A proposito, se vuoi vedere il blog del mio libro che è stato cancellato a meno di sei mesi dalla pubblicazione, vai su google, e clicca pasquale-prisco. Ti saluto. A risentirci. Pasquale Prisco

Unknown ha detto...

torno al titolo del post, che mi interessa come non mai.

Ho firmato con loro nel gennao 2007 e il libro è stato portato a Torino per il salone.
Tutto bene fino a settembre quando sarebbe dovuto arrivare il libro.
Passa settembre, passa ottobre e passa anche novembre.
Ai primi di dicembre arrivano le copie stampate e io ne vendo parecchie ad amici e parenti che lo leggono e pare piacere.
Molti lo vorrebbero acquistare come regalo di Natale per altri amici, ma nella mia città il libro si esaurisce.
Ne arrivano altre poche copie, che vanno esaurite anche quelle.
Molti lo prenotano, anche in vista della presentazione già fissata per fine gennaio.
In sostanza le copie non sono più arrivate.
La presentazione è saltata (con relativa figura barbina mia e dell'editore nei confronti della libreia) e ogni settimana mi dicono che stanno arrivando le nuove copie dalla tipografia.
Purtroppo il problema di Giraldi non è la fiducia nei nuovi scrittori (che ancora apprezzo), ma la capacità di spingere un mercato quando il prodotto è fatto.
Un problema triste, per me, per loro e a quanto sembra anche per molti di voi.

Saluti

Anna Rosa Balducci ha detto...

Concordo.Forse sarebbe utile per tutti un colloquio collettivo, serio,in cui ognuno mettesse, in positivo, le sue idee.Se interessa l'occasione , se Giraldi ne ha voglia e lo ritiene opportuno.Io sono disponibile a metà giugno, finita la scuola.Posso essere a Bologna per un confronto.
Intanto,vado alla Fiera di Torino -ci saro' Lunedi'-dove al PADIGLIONE 2,STAND H 146 sarà presente la Giraldi Edizioni e spero di trovarvi anche il mio romanzo, 'Pane a colazione'.
Nel frattempo mi chiedo come mai nel sito ufficiale dei Nostri tutto cio' ancora non compaia, il sito è fermo al maggio 2007.
Coraggio.
Un caro saluto a tutti
Anna Rosa Balducci

Simona ha detto...

Io ho ricevuto comunicazione da Giraldi dove mi si dice che il mio romanzo sarà presente alla Fiera come anche quello di coloro che erano al mio punto di lavorazione.
Devo dire che si sono dati un gran da fare per fare in modo che questo fosse possibile.
Penso che Giraldi sia disponibilissimo al confronto ed anche quando l'ho sentito al telefono mi è sembrato più dispiaciuto che arrabbiato.
Sono sicura che le cose miglioreranno. Abbiate fede!

Simona ha detto...

Eccoci qua dopo un sabato passato a lucidarsi gli occhi su milioni di copertine di nuovi romanzi.
La fiera del libro di Torino.
Nel padiglione 2 H146 ecco stagliarsi all'orizzonte lo stand di Giraldi e con mia grande emozione ho visto il mio romanzo!
Ottima fattura, ottima impostazione.
Un'emozione che non si può descrivere!
Da qui comincia un nuovo cammino.
Gentilissimi e graziosi coloro che erano presenti allo stand.

Simona ha detto...

hmmmm... qualcuno tempo fa aveva scritto che a livello umano e aziendale la Giraldi non è consigliabile per così dire...
Ma... questa persona non risulta nemmeno tra gli autori di Giraldi... mi è stato fatto notare ed ora in effetti ho controllato...
In questo caso però posso dire di non aver avuto la stessa esperienza e sensazione. Ho trovato professionalità di chi ha curato il mio romanzo e devo dire anche umanità da parte di tutti coloro con cui sono entrata in contatto.

sir jo ha detto...

Mi chiamo Sergio Sabato. Quando la ragazza di Giraldi mi ha telefonato io stavo a letto con l’influenza. Non ero granché capace di intendere e valutare quella proposta di appuntamento a Bologna. Poi ho telefonato io e abbiamo fissato l’incontro per dicembre (2007). Nel frattempo ho preso informazioni. Ho telefonato a un paio di distributori che mi hanno dato buone referenze sull’editore. Poi ho telefonato ad un esordiente, uno a caso, uno che nel sito era in elenco sotto la lettera A. Siamo stati a lungo a parlare, o meglio io a domandare e lui paziente a rispondermi. Mi ha anticipato fedelmente quello che da questo thread in buona sostanza è emerso: staff giovane, tanta buona volontà, sufficiente chiarezza contrattuale, qualche difficoltà nella distribuzione e nella promozione, in definitiva una onestà intellettuale di fondo che di questi tempi, per uno scribacchino sconosciuto come me, è già tanto. Non avevo alcuna esperienza. Avevo mandato il manoscritto a sette-otto editori e il solo Fazi di Roma mi aveva risposto (pur non interessati al romanzo, mi avevano chiesto di mandare qualcosa di genere diverso). La chiamata di Giraldi, quindi, unita alla mail di Fazi, mi hanno dato una certa fiducia e così mi sono fatto i miei 800 km per conoscere Cristiano e Filippo. Mi hanno regolarmente prospettato tutto ciò che è già stato scritto qua dentro (lunghi tempi di attesa, possibilità di impaginatore personale, surplus per copertine particolari, ecc) e devo dire che sono stati molto corretti. Mi hanno invitato a leggere con attenzione il contratto prima di firmare, mostrandosi disponibili a pazientare anche un mese prima della risposta. Ho lodato la pubblicazione su due numeri de “L’Espresso” (dicembre 2007) di mezza pagina di pubblicità di un romanzo, e Cristiano – che poteva anche tacere a tenersi il complimento – mi ha correttamente rivelato che era stato l’autore a provvedere. Insomma da alcune sfumature ho tratto la sensazione che avrei potuto fidarmi della sincerità di chi avevo di fronte. Hanno accettato di buon grado alcune piccole integrazioni al prestampato contrattuale, tra le quali mi è parsa importante la specifica della data entro la quale l’editore si impegna a realizzare la pubblicazione (aprile 2009 scritto bello chiaro) e me ne sono tornato abbastanza contento. Mi hanno anche regalato una copia di un libro di racconti del mio amico che comincia per A e, leggendo (tra l’altro un buonissimo lavoro dell’autore), ho colto la cura della grafica e la meticolosità dell’editor. Certamente, leggere un velo di malcontento per tante aspettative deluse genera un certo allarme sociale, ma nel mio caso, almeno al momento, devo riconoscere all’editore grande correttezza e tatto nel trattare con un esordiente. Analizzando da neofita questa discussione, mi stupisce apprendere la differenza tra lo “stampare” 1000 copie e rilegarne solo quelle che ordina il distributore, laddove la buona fede contrattuale lascia intendere all’autore che le copie stampate corrispondano esattamente a quelle pubblicate (ossia rilegate e pronte per la vetrina); ma in definitiva credo che se un libro comincia a trottare, sarà interesse dell’editore spingere la distribuzione. Chiedo scusa se mi sono dilungato. Questo blog è benedetto e tanto preziosa è la descrizione delle esperienze di ciascuno di noi. Ringrazio Simona per l’ospitalità e le auguro un mondo di successi per la sua fatica letteraria. E un augurio a tutti quanti (me compreso) di provare le sue stesse emozioni torinesi.
Ciao.
S.

Simona ha detto...

Grazie Sergio, trovo il tuo intervento prezioso per tutti e anche io auguro a te di avere tutte le soddisfazioni del mondo per le tue pubblicazioni.

Sono molto contenta che questo blog possa essere servito per togliere dubbi e magari anche sollevare questioni che serpeggiavano da tempo.

In questo modo abbiamo avuto la possibilità di chiarirci e dar voce allo stesso Cristiano per poter ripartire con nuovo slancio e meno perplessità.

Sono certa che tutto questo col tempo risulterà positivo per tutti e forse non ci saranno più fraintendimenti.

Un abbraccio

alisia ha detto...

mi dispiace affossare un pò le vostre speranze, ma ormai sono talemente stanca di combattere con questa cosa che ho quasi lasciato perdere. Cmq sono anche io un'autrice della Giraldi. Ho firmato con loro nel giugno 2006 e il mio libro è uscito a dicembre 2007. Il problema non è l'attesa, che se vale la pena, potrebbe essere comprensibile. Il problema è che da dicembre a marzo il mio libro non era neanche presente nei canali di distribuzione, nè online. Questo ovviamente è stato un problema perchè a dicembre avevo organizzato delle presentazioni e bisognava battere il ferro finchè era caldo(avevo solo io delle copie). Ma l'apoteosi c'è stata da marzo in poi, ovvero da quando il mio libro è risultato disponibile per le ordinazioni.
Sono tornate tutte indietro. Tutte le persone che l'avevano ordinato su internet hanno ricevuto un messaggio da ibs dopo qualche giorno che il libro non era disponibile. Il libro non è ordinabile fisicamente in nessuna libreria di Roma, neanche in quella dove ho fatto le presentazioni(una libreria mondadori) nonostante loro abbiamo manifestato il desiderio di avere il mio libro perchè alla presentazione c'era moltissima gente.
Tutte queste cose ovviamnte Cristiano le sa, non ho paura di denunce perchè sono tutte cose vere e dimostrabili. Ne abbiamo parlato varie volte na nulla è cambiato.
Non metto in discussione la professionalità di nessuno, sia chiaro. Non entro nel merito del perchè la cose vadano così, ma non è così che dovrebbero andare. Il resto a me non interessa.
Nessuno qui pretende che il suo libro sia nella vetrina della Mondadori ma che almeno sia VENDIBILE E ORDINABILE.
Quello che non permetto che si dica, e l'ho letto in questo blog è che se un libro non vende è perchè nessuno lo richiede. Il mio libro è stato richiesto, ne ho le prove e non è mai arrivato a nessuno.
Per quanto riguarda infine il consiglio a rivolgersi ad altre case editrici se non mi va bene la mia l'ho accolto pienamente. Infatti il mio prossimo romanzo lo pubblicherò con un'altra casa di Roma, che non chiede contributi, ma i cui libri almeno sono reperibili.
un saluto a tutti e in bocca al lupo......
Alisia Mariani

Unknown ha detto...

La mia situazione non è molto divesra da quella del post precedente. Con l'unica eccezione che il mio libro non era reperibile da subito prima di Natale.
Sicuramente è stato un colpo per me non trovare nemmeno una copia del mio libro in nessuna libreria in questi cinque mesi.
Comunque riflettendoci un attimo,e soprattutto cercando di staccarmi dalle mie frustrazioni editoriali, non sono del tutto convinto che l'intera situazione sia imputabile alla Giraldi.
Sicuramente lo sciopero dei trasporti c'ha messo del suo, poi a gennaio le chiusure per inventario di tutte le librerie. Poi ferie dei distributori e si giunge a Pasqua.
Il mio rammarico nasce esclusivamente dal fatto che continuo ad avere richieste da conoscenti di conoscenti. Gente mai vista e conosiuta che vorrebbe leggere il bibro, ma a cui non riesco a dare una risposta soddisfacente, se non altro certa.
Lunedì ho appuntamento telefonico con Cristiano, per capire la situazione, poi vi saprò dire.
In ogni caso, credo che sia lui il primo a perderci per una mancata vendita.
Gli unici due consigli che mi sento di dare sono quello di rivedere la propria posizione commerciale nei confronti della tipografia. Ottimi libri dal punto di vista tecnico(come in realtà sono), ma un ottimo libro non reperibile resta comunque un libro invenduto.
E poi il sito ... basta un forum e la capacità di distribuzione svolta.

Ciao Simona e grazie
Ciao Cristiano e grazie
Ciao a tutti

Simona ha detto...

Vi copio l'email di Cristiano Giraldi:


Ormai è diventato un appuntamento quotidiano, ricevere critiche e qualche lode, su questo blog.
Devo ammettere che non c'ero abituato, probabilmente l'essere davanti ad una tastiera da un pochino di coraggio in più e forse la figura "dell' editore" è talmente considerata che mai ci si aspetterebbe una critica.
Certo prima d'ora nessuno l'aveva fatto.
Persone che da queste situazioni ne traggono fonte di reddito (avvocati), mi avrebbero consigliato di non dar possibilità che ciò avvenga, invece chi mi conosce bene sa che non potrei mai censurare un pensiero, anche se ritengo che ormai questo blog mi stia creando grosse difficoltà.
Ogni giorno gli aspiranti autori che si siedono di fronte a me, mi dicono che hanno letto tutto questo e mi chiedono spiegazioni. E non oso pensare a quelli meno intelligienti che scappano appena hanno letto il blog senza neanche volermi conoscere.
Sono dispiaciuto per gli autori che vedono frantumarsi il loro sogno editoriale. Lo sono davvero tanto. E lo sono in particolar modo per Alisia, la quale come tanti altri autori ha condiviso con noi serate ed è diventata un amica.
Alcune volte ci troviamo noi a non riuscire ad essere organizzati come io per primo vorrei, altre volte ci sono dei ritardi e altre volte ancora dei contrattempi che sono proprio imprevedibili.
Abbiamo 500 autori che vanno dai 17 ai 94 anni e per fortuna solo una decina al massimo è scontenta o non pienamente soddisfatta del nostro lavoro.
Certo è che cercheremo con tutte le nostre possibilità di far si che tutto questa non si ripeta.
Nei giorni passati ho iniziato la ricerca di due uffici, uno a milano ed uno a roma, per rendere più agevole a tutti il rapporto con la casa editrice senza dover fare troppa strada, ma credo che a questo punto sarebbe un dispendio di forze lavoro che è meglio preservare.
In questi giorni ho iniziato un attenta valutazione di romanzi pubblicati da editori che chiedono fior di contributi per capire se potevamo inglobarli nel nostro catalogo, evitandogli di dover pagare per vedere edito il loro lavoro.
Anche questo sarà un punto da rimandare.
Non mi ritengo un benefattore, è ovvio che come tutte le aziende anche io, abbia il mio tornaconto, però l'entusiasmo e la passione che mi spingono a fare questo lavoro, sono veramente forti e spesso mi convinco a pubblicare dei libri pur sapendo che i tempi si dilateranno enormemente.
Qualcuno mi ha riferito che le librerie Mondadori non hanno più intenzione di dare spazio e visibilità alle piccole case editrici e da quello che stiamo vedendo, sembra sia proprio così.
Invito Alisia a tenerci informati sui risultati del nuovo editore, che essendo romano, sarà sicuramente più radicato nella città e riscirà a penetrare dove noi non siamo riusciti.
Il sito, come già detto è in lavorazione da Eleonora, la quale si è trovata una mole di autori impressionante, ma in un paio di mesi dovrebbe metterlo on line.

Simona ha detto...

Quello che penso è che anche per gli editori questo sia un mondo molto complesso e pieno di squali.

Trovo lodevole che Giraldi non abbia voluto censurare questo argomento nonostante i problemi che gli sta creando.
Prima o poi si dovrà fare in ogni caso perchè non voglio che tutto questo li danneggi oltre modo.
Quello che era cominciato in modo ingenuo solo per avere conferme in fondo, è diventato qualcosa di inaspettato.
Sono certa che tutti gli autori saranno d'accordo con me nel dire che non si vuole in alcun modo danneggiare irrimediabilmente l'immagine dell'editore che ha creduto nei nostri romanzi e che in fondo tenta di farsi strada in un mondo non facile.
Certo a tutti noi farebbe piacere vedere il nostro romanzo in tutte le librerie o pubblicizzato, ma sappiamo che non è possibile a meno di non arrivare a quelle poche case editrici che detengono il potere.
Ci farebbe piacere scoprire che tutto funziona alla perfezione e che il nostro romanzo è reperibile sempre e ovunque.
Ma cosa funziona alla perfezione?
Quasi nulla.
C'è sempre qualche intoppo in ogni situazione.
Ciò che spero è che la Giraldi possa crescere sempre di più e arrivare dove ora ancora non riesce ad arrivare.
Ho apprezzato molto gli interventi di Giraldi, il suo mettersi a disposizione sia via email che per telefono.
Vi assicuro che non è da tutti.
Molti si sarebbero solo imbufaliti e avrebbero preteso la chiusura del blog.
Apprezzo il fatto di essersi attivato per il rinnovo del sito (a parer mio importantissimo) e spero con tutta me stessa che i romanzi da loro pubblicati si possano ordinare agevolmente.

Simona ha detto...

Da Giraldi:


Se potessi anche aggiungere che è sufficiente mettere Alisia Mariani su google per avere un quadro più reale.
Se le librerie non lo ordinano non ci posso fare nulla.

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Comunque se le librerie non ordinano i libri, è solo colpa loro, o meglio, è una loro scelta. L'editore non c'entra niente. In una grande libreria della mia città (Cattolica) ho chiesto se per caso avessero preso il mio libro, e loro mi hanno chiaramente detto che già fanno fatica a vendere quelli degli autori famosi, figuriamoci quelli di autori sconosciuti, o appena "nati".
C'est la vie.

Simona ha detto...

Sì è vero...
Stessa risposta anche dalle librerie di queste parti...
Anzi alcune non hanno reputato necessario neppure rispondermi.

alisia ha detto...

Mi spiace dover continuare questa diatriba, però non mi si lascia scelta.

Ho già scritto che il mio libro è visibile su Internet. Quello che sostengo è che dopo l'ordinazione non arrivi a destinazione e per provarvelo, visto che non sono solita parlare senza avere prove confutabili, vi allego la email che IBS ha inviato ad una delle persone che lo hanno ordinato. Non è l'unica, ma per motivi di spazio vi allego solo questa.

Da: stock.IBS@internetbookshop.it [mailto:stock.IBS@internetbookshop.it]
Inviato: lun 31/03/2008 0.06
A: Viggiani, Alessandro
Oggetto: IBS: Aggiornamento dell'ordine n. 2851710


Gentile cliente,

siamo spiacenti di comunicarle che non e' stato possibile evadere il
suo ordine per il seguente titolo:

CODICE DESCRIZIONE NOTE
-------------- ----------------------------------- --------------------
L9788861551176 tempo di Sofia Cancellato perche' non reperito
presso il distributore autorizzato dall'editore

Il suo ordine per questo titolo e' stato quindi cancellato: naturalmente
il prezzo dell'articolo e le relative spese di spedizione non le verranno
in alcun modo addebitate.
Gli altri titoli eventualmente presenti nel suo ordine saranno spediti
quanto prima: la invitiamo a controllare lo stato di avanzamento
del suo ordine all'indirizzo https://www.internetbookshop.it/ord/ordenq.asp

Ci scusiamo per l'eventuale disagio arrecato, dovuto a cause indipendenti
dalla nostra volonta', e porgiamo i piu' cordiali saluti.


Internet Bookshop Italia srl
Ufficio assistenza clienti
http://www.ibs.it/for/forpge.asp


Questa per rispondere all'accusa di Cristiano sul fatto che il mio libro non viene ordinato.

E' facile parlare senza avere le prove. Se qualcuno di voi riesce a acquistare(ovvero gli deve arrivare a casa) il mio libro su Internet sarò lieta di porgere le mie scuse a tutti.

Io sono stata sempre molto corretta con la Giraldi, difendendola anche quando venivano accusati di truffare gli autori.
E questo Cristiano lo può andare a leggere nel blog "scriverein movimento". Tutte le mie rimostranza le ho sempre chiarite al telefono con la Casa Editrice e non mi sono mai nascosta dietro ad un dito.Nn ho ricevuto però lo stesso trattamento.Le problematiche che ho sottoposto, infatti, non sono mai state risolte. Questa è la verità.
Questo non vuol dire che la Casa ci lucri, perchè sono vendite perse anche per loro. Però l'ingranaggio non funziona.
E invece di ammettere che ci sono dei problemi di distribuzione adesso addossate pure la colpa agli autori?

Questa bassezza da parte di Cristiano nel dire che il mio libro non viene ordinato dalle librerie quando ha telefonato davanti a me alla Mondadori e gli hanno detto che accettano i libri in conto vendita è veramente scorretta!
Sono veramente delusa e amareggiata.
Con persone che non ammettono i propri errori e i propri limiti non c'è spazio per alcuna discussione.
Io forse non sarò Ammanniti, ma neanche voi siete la Feltrinelli.....

Simona ha detto...

Da Giraldi:

Ho provato personalmente a capire per quale motivo il libro di Alisia non sia reperibile, ed ho scoperto che il CDA di Roma ha traslocato, lasciando tutte le librerie del lazio solo con un numero di fax al quale fare gli ordini. Il CDA nazionale, mi dice che non può, per termini contrattuali fornire direttamente le librerie saltando il magazzino di zona.
E' surreale, ma dopo una verifica ho constatato che le cose stanno proprio così.
Quindi alla Libreria Mezzomondo di Largo Cocchi11 06584883, la sola che ci ha chiamato per ordinare dei libri di nostri autori laziali, abbiamo spedito direttamente. Se vi è utile, ho parlato con la Sig.ra Donato Marciano.
Riassumendo, il CDA nazionale ha le copie di tutti i nostri autori, ma il magazzino di Roma è chiuso e non si possono avere i libri.
Inoltre ho avuto conferma delle grandi restrizioni negli ordini da parte delle librerie Mondadori, le quali ovviamente inventano le più svariate scuse, ma la realtà è che non vogliono prendere i libri di autori poco noti e sopratutto di editori medi.
Alisia può continuare a darmi la colpa in eterno ma verificherà di persona quanto scrivo, con il rapporto col nuovo editore.
Magari questo editore ha una distribuzione locale e su Roma sarà ben visibile, anche se ne dubito, ma sicuramente sul territorio nazionale avrà gli stessi problemi.
MI auguro però che questo editore, una volta riscontrati queste difficoltà, non la chiami per proporle di acquistare le copie in giacenza visto che non riesce a venderle.
Se volete fare una verifica, cercate il sito del CDA del Lazio e provate a mettervi in contatto, e se doveste riuscirci, chiedete come mai il vostri libri non sono in libreria.
Non voglio scaricare le colpe sugli autori, ma non posso neanche farmene carico io. Alisia una cosa giusta l'ha detta.
Il primo ad avere un danno sono proprio io e quando davanti all'autore telefono alle libreria, le quali poco prima hanno detto all'autore che il libro non è disponibile, tergiversano per poi dirmi che quel libro a loro non interessa.
Non ricordo se anche con Alisia abbiamo fatto la stessa prova in viva voce, ma la situazione è proprio questa.
In ogni caso ogniuno è libero di pensare come crede, e sopratutto di aprire o meno gli occhi sulla realtà, però preferirei un attegiamento magari propositivo anzichè disfattista.
Mi chiedo perchè alcuni autori, dopo aver verificato che ci sono dei problemi di distribuzione, non fanno come gli altri?
Andate in una libreria qualsiasi e proponetevi per una presentazione, dite che ci saranno una cinquantina di persone e che quasi tutti compreranno il libro, o ancora meglio, male che vada li comprerete voi.
Scomettiamo che il vostro libro sarà disponibile immediatamente?
Manuela Minelli di Roma ha avuto gli stessi problemi e la prova l'abbiamo fatta, provate a chiedere a lei.
Ciao

Simona ha detto...

Da Giraldi:

GianLuigi schiavon, giornalista nazionale de "Il Resto del carlino", dopo interviste su: tg cultura, Super 3 del lazio, Maurizio Costanzo show e tante altre, si trova nella stessa situazione, 3000 copie stampate e confezionate, con altrettanti ordini dalle librerie, senza la possibilità di reperirlo in tutto il lazio.
Pensate a come sono felice, e sopratutto pensate che lui mi abbia mai accusato di qualcosa?

Simona ha detto...

Da articolo su internet - inviato da Giraldi:

L'annoso problema della distribuzione libraria a si ripresenta ogni inizio di anno sia per i lettori che quando vanno in libreria anche nella più fornita non riescono a trovare libri, sia per gli editori all'affannosa ricerca del distributore che funziona meglio , nel frattempo rendendo invendibili i loro libri per almeno 2 o tre mesi all'anno.

I libri in commercio sono circa 250.000 (solo in Italia ) quale libreria può contenere simile patrimonio librario ? Inoltre i libri hanno un costo dovuto proprio alla giacenza di magazzino e quale libreria può sostenere un simile fermo di capitale ? Già le librerie hanno problemi con minori quantità di titoli inoltre c'è da tener presente che la maggior parte delle librerie non hanno un potenziale di assorbimento che le permetta di vivere tranquille, sia perché sono in zone di provincia ,sia perché non possono mantenere i locali adatti all'esposizione che richiede il libro (oggi poi che i lettori non si sforzano più di leggere le costole dei libri ,grazie alla cattiva abitudine dei supermercati che mettono i libri di fronte ) la superficie espositiva è diminuita.

Infine i libri vengono stampati in numero eccessivo in confronto alle richieste di assorbimento dei lettori e , le librerie sono invase da titoli inutili o pubblicati fuori tempo (giacché la vendibilità del libro a differenza di altri generi aumenta con l'aumentare della distanza dalla data di pubblicazione , infatti molti libri prima in soprannumero alla fine sono esauriti e non più ristampati.) Cosicché la mancata rotazione veloce del libro ma non delle tratte librarie è una delle cause principali di mancata vendita, e di diminuzione dell'offerta libraria. Alcuni editori cercano di rimediare con i depositi e ciò per loro risulta positivo ma alla fine anche qui c'è un fermo dovuto alla sempre mancanza di spazio

Unknown ha detto...

come avevo anticipato ho buone nuove.
Ho contattato la Giraldi che mi riferisce che il mio libro è rientrato nel circuito di distribuzione ai primi di maggio.
Perciò, come da contratto, ora spetta anche a me renderne partecipe il mondo.
A presto nuove nuove sul mio blog.

grazie Simona
Matteo buffa
http://matteobuffa.blogspot.com/

Luca Martini ha detto...

Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Luca Martini e volevo anche io dare una testimonianza sull'esperienza con Giraldi. Io ho pubblicato con loro unlibro dipoesie, contratto firmato a gennaio 2006 e libro uscito il 12 dicembre dello stesso anno. Attesa lunga ma sopportabile, tenuto conto della grande mole di lavoro che hanno. Devo dire che non ho riscotnrato tutti questi difetti di cui parlate, nel senso che ci sono persone gentili e competenti che lavorano con Giraldi e che non è stato chiesto un euro di contributo, cosa, vi assicuro, rarissima, soprattutto nel mondo della poesia. I limiti: a mio avviso c'è una scarsa organizzazione interna, nel senso che servirebbero più persone e computer più nuovi e aggiornati. Gli autori non vengono seguiti adeguatamente, e a volte l'editore stesso perde delle occasioni (io ad esempio ho fatto una presentazione all'oratorio dei Filippini, tutta a mie spese, con sponsor che ho trovato io e che hanno coperto le spese, 180 persone intervenute, 120 copie vendute, avevo chiesto a Giraldi se voleva intervenire ma non si è presentato nessuno). C'è forse poca comunicazione tra autore/editore e in fase contrattuale sarebbe necessaria più chiarezza, dicendo tutto, ma proprio tutto, su tempi, attività, editing, ecc. Detto questo, credo anche un'altra cosa, e cioè che spesso il "nostro" narcisismo di autori ci porta spesso a spostare i problemi sul lavoro altrui piuttosto che sulla qualità dei nostri scritti. E' vero che forse Giraldi dovrebbe lacorare meno selezionando di più le opere da pubblicare, ma è anche vero che non sempre ciò che scriviamo è all'altezza del capolavoro. io credo che una città come Bologna rappresenterebbe per Giraldi una occasione unica: creare una casa editrice piccola, curata, selezionata, in grado di pubblciare solo libri di qualità e diventare un punto di riferimento per questo tipo di editoria. Questo comporta, ovviamente, cambiamenti, investimenti, modifiche commerciali ed editoriali, ma lo spazio ci sarebbe e l'occasione è troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Una sorta di "minimum fax" bolognese. Ci sarebbero tante idee da sviluppare, che non scrivo qui per motivi di spazio e opportunità, ma che sarei lito di poter discrutere, se d'interesse, direttamente con Giraldi.
Il giudizio finale non può essere negativo, non in toto, se non altro. Io testimonio positivamente con alcuni limiti, quelli di un editore che ci crede ma che è sopraffatto dal lavoro esagerato che non riesce a seguire sempre a modo. Auspico pertanto un cambiamento, una selezione, qualcosa che regali a Bologna l'editore di qualità che merita e che ancora, purtroppo, non ha.

Luca Martini
dottluca71@libero.it

Simona ha detto...

Sono molto felice per te Matteo!!!
In bocca al lupo!

Caro Luca, ringrazio anche te per l'intervento. Questo è lo spirito giusto di affrontare la cosa.

Io devo essere sincera... sono rimasta stupita da Cristiano. Umanamente è una persona che non credo abbia mai avuto secondi fini o si sia comportato in modo "losco".
Il fatto è che, come dicevo anche a lui, noi "autori" arriviamo alla firma del contratto con "gratitudine".
Mai più pensavamo in un contratto quando abbiamo spedito i nostri scritti.
Una volta apposta quella benedetta firma non pensiamo più di avere a che fare con delle persone, ma con una "macchina" casa editrice che non può e non deve avere intoppi di alcun genere. Nella realtà non può essere così.
Tutte le aziende possono avere contrattempi o disguidi, soprattutto se si fanno spazio in un mondo di squali.

Sono certa che il tempo darà loro modo di dimostrare le grandi capacità e la passione con cui fanno questo lavoro, ancor di più che in passato.

pasquale ha detto...

Cara Simona,
C'è una cosa che volevo chiederti. Non mi è chiaro se tu hai pubblicato per il "Filo edizioni" o per Giraldi. Il tuo libro pare sia edito da "Il filo", cosa c'entra, allora, Giraldi? Non capisco questo stretto rapporto che esiste tra le due case editrici. Se ne sai qualcosa più di me, me lo spieghi, per favore?
Saluti
Pasquale Prisco
via Teofilo Patini 10
80128 Napoli
tel. 081-5793553
e-mail: pasquale-prisco@libero.it

Simona ha detto...

infatti non c'è alcun tipo di rapporto tra le due case editrici.
I libri sono due:
Il trafficante di destini edito da Giraldi
La sesta era edito da Il Filo.

Non capisco in realtà che cosa ti abbia fatto pensare che ci fosse qualcosa di comune tra le due...
Anche in prima pagina del blog ci sono due copertine... e si parla di due romanzi...

Buona giornata a tutti.

Simona ha detto...

ps


non volevo risultare brusca eh...
Non voglio solo che si creino altri equivoci...

Lia ha detto...

Ciao Simona,
innanzitutto ti faccio gli auguri per il bambino, è da qualche mese che leggo il tuo blog.
Sono anch'io un'autrice di Giraldi, e volevo raccontarti la mia esperienza.
Ho firmato il contratto 15 mesi fa, e Cristiano mi aveva avvisato che prima di un anno non avrebbero messo mano al mio libro, ma mi aveva assicurato che l'avrebbero portato alla Fiera del Libro di Torino 2008. E così è stato. E' stata rispettata ogni singola parola, anzi Veronica è stata così veloce da dare il mio Cd all'impaginatrice, che a causa di troppo zelo il libro è stato impaginato due volte. Alla fine, trafelate siamo arrivate alla Fiera, solo 5 copie, ma l'importante era esserci! E poi sai qual'è la bella notizia ne hanno vendute 4, e io a Torino non ho portato neanche un amico, abito in provincia di Modena. Sono stata felicissima, è stato molto emozionante vedere il mio "Ipotesi di Omicidio" in una manifestazione così importante. Speravo di incontrarti, ma tu e gli altri ho letto siete andati di sabato, io di domenica. Adesso aspetto di vedere il lbro nelle librerie sto facendo una pubblicità folle, tuttavia è un libro giallo ambientato a Parigi, sullo sfondo di un concorso ippico di salto ostacoli, quindi dovrebbe essere abbastanza appetibile. E poi è fresco, scorrevole, sorretto da una trama originale.
Per chi vuol saperne di più rimando all'indirizzo del mio blog:
http://ipotesidiomicidio.blogspot.com/
Incrocio le dita sperando che tutto vada per il meglio, faccio un grosso in bocca al lupo anche a te per il tuo "Trafficante di destini", e ti ringrazio per l'apertura di questo blog mi è stato molto utile ed è stato confortante sentire le voci(anche se contrastanti) di voi altri autori che vi confrontavate facendomi sentire meno sola nel mio cammino letterario. Inoltre ho apprezzato anche gli interventi di Cristiano, e dei ragazzi della redazione, fa piacere saper che si interessano alle nostre discussioni.
Un saluto a tutti quelli leggono questo blog
Lia

Simona ha detto...

Sono molto contenta per te e ti auguro di avere ancora tante soddisfazioni!
Io per il momento aspetto la copia per l'ultima approvazione.
Non ho ancora cominciato a fare grossa pubblicità perchè non so bene quali saranno i tempi, ma sono ottimista.

Simona ha detto...

Volevo ancora ribadire che non esiste alcun legame tra Il Filo e la Giraldi.

Il Filo è la classica casa editrice "a contributo" che pubblica più o meno qualsiasi cosa (lo dico anche a scapito del mio romanzo che però posso dire che al momento ha ricevuto buone critiche).

Giraldi pubblica invece solo i romanzi che arrivano a suscitare un certo interesse da parte loro ed è una casa editrice a tutti gli effetti. Non è una stamperia per intenderci!

Un abbraccio a tutti.

pasquale ha detto...

Cara Simona,
La mia voleva essere una pura e semplice provocazione. Hai notato che moltissimi scrittori di Giraldi editore hanno avuto la sventura di "stampare" per "il Filo edizioni"? Ebbene io, purtroppo, sono anche un fanatico della matematica e impazzisco per la statistica. Se vedo un giocatore che, utilizzando due dadi, totalizza 12 per dieci volte di seguito, mi chiedo quanto il fenomeno sia imputabile alla pura e semplice casualità (la fortuna , tanto per intenderci!) e quanto a altri fattori. Tutto qua. Ti auguro un gran bene per il tuo nuovo libro e ti saluto con simpatia.
Pasquale Prisco

Simona ha detto...

Non avevo assolutamente fatto caso a questa "stranezza".
Scusa se ti posso essere sembrata sgarbata. Non era mia intenzione.
In ogni caso non c'è alcun legame. io sono arrivata al Filo e a Giraldi in due modi diversi, tempi diversi ecc.
Un abbraccio

pasquale ha detto...

Cara Simona,
ho richiesto una copia del tuo romanzo a Giraldi, spero che me la invii al più presto. Ho letto con piacere che sei un'appassionata di storia antica. Ebbene, sono proprio alle prese con un saggio sulla genesi che cerca di conciliare la teoria interventista, quella creazionista e quella evoluzionista, passando per i testi apocrifi ed ispirati, per l'Enuma Elish sumerico, e il Vimana Sastra indiano, tenendo conto della teoria del Big Bang, di quella dell'espansione dell'Universo e della fisica quantistica, dell'intelligenza quantica, dei buchi neri presenti sia nell'Universo che nell'atomo. Ho raccolto anche un pò di materiale e di notizie di paleontologia, di curiosità storiche, soffermandomi anche sui siti archeologici, sulle piramidi di Giza, sul mistero delle sfingi, cercando connessioni, particolarità, un comune denominatore quelle che, insomma, tu definisci "stranezze". Non ti dico a quali conclusioni sono arrivato, perchè mi sono posto l'intento di non sconfessare nulla e di non fermarmi di fronte al muro di gomma costituito dai paradigmi scientifici e dai dogmi religiosi. Ne viene fuori un quadro storico e scientifico decisamente attendibile ma che, certamente, solleverà un mare di polemiche e di ostacoli. Ma, se si ricerca la verità, non si possono accettare limitazioni intellettive e preconcetti. Sei d'accordo? Non appena avrò ricevuto il tuo libro lo leggerò nel più breve tempo possibile e ti farò avere un parere. Saluti.

Simona ha detto...

Grazie Pasquale! Sei molto gentile e devo dire che m'interessano parecchio gli argomenti di cui parli e spero sinceramente di poter leggere al più presto il saggio di cui parli!!!
Sono curiosissima rispetto a questo genere di cose!!!

Spero che il romanzo sia di tuo gradimento!!!

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Mi dispiace darti una brutta notizia, ma non ho ancora ricevuto il tuo romanzo. Pensa che ho ripetuto l'ordine per avere la certezza che andasse a buon fine. Probabilmente non avranno molte copie in magazzino. Ti terrò informata. Saluti.
Pasquale Prisco
via Teofilo Patini 10
80128 Napoli
tel. 081/5793553
e-mail: pasquale-prisco@libero.it

Simona ha detto...

Della sesta era intendi... quella dell'editrice Il filo...(da non confondere con Giraldi a cui questa sezione è dedicata)
Ora mi sentono...
Ragazzi non pubblicate a pagamento perchè questo è quello che vi aspetta...

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Veramente io ho ordinato "Il trafficante di destini" da Giraldi. Il filo lasciamolo stare! Se riuscirai a vendere più di 100 copie dovrai ritenerti fortunata. Io ne ho vendute 101 e mi hanno detto che, tutto sommato, le cose sono andate bene. Quelli de "Il filo" sono una vera e propria associazione a delinquere!
Saluti. Pasquale

Simona ha detto...

Ah no allora!!!
Quello di Giraldi sarà reperibile da settembre se non ho capito male!!!

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Preferisco attingere direttamente da te piuttosto che contribuire all'arricchimento de "Il filo". Se mi spedisci il libro magari con una semplice affrancatura, potrai intascare l'intero prezzo di copertina e raggranellare qualche soldino. In tal caso fammi sapere come, dove e quando posso inviarti il relativo compenso. Nel frattempo, ti comunico il mio indirizzo:
Pasquale Prisco
via Teofilo Patini 10
80128 Napoli
tel.081/5793553
e-mail: pasquale-prisco@libero.it
Un abbraccio
Pasquale

Simona ha detto...

Grazie Pasquale, sei carinissimo!
Te lo spedisco quanto prima. Di sicuro entro venerdì.
Grazie ancora.

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Ho ricevuto il tuo libro venerdì u.s. e oggi, lunedì 7 luglio, ho provveduto a inviarti il bonifico. Nel frattempo l'ho già letto. Ti devo fare i miei complimenti, sei brava, davvero e, detto da uno scrittore molto selettivo come me, può rappresentare, sicuramente, un vanto. Pensa che, normalmente, i romanzi mi annoiano. Non riesco quasi mai a finirli e, se non intravedo nulla "tra le righe", li ripongo sistematicamente nel cassetto. Non sono le storie ad affascinarmi, ma i messaggi subliminali.Negli ultimi tempi mi sono rivolto ai saggi. Quelli più profondi mi annoiano di meno. In sostanza sono annoiato dalla superficialità, mentre provo una grande attrazione per tutto ciò che è profondo e, soprattutto, originale. Vuoi sapere che cosa ho capito dal tuo libro? Bene, te lo dico subito. Sei una donna decisamente curiosa, anticonvenzionale quanto basta, volitiva, votata più per l'essere che per l'apparire, ossessionata dall'oblio, atea ma tormentata dai dubbi e dai dilemmi esistenziali,disgustata dalle brutture del mondo ti ergi a paldina dei più deboli, hai idee di sinistra (è forse, questa, l'unica tua pecca ma, in fondo, nessuno è perfetto!). Non farci caso, parlo come un qualsiasi farneticante fanatico di Schopenhauer. Come ti ho già detto, sono alle prese con un saggio sulla genesi. Sto facendo una gigantesca opera di assemblaggio, dalla quale vengono fuori delle conclusioni "sconcertanti". Ma ho scritto appena una settantina di pagine rispetto delle duecento che mi sono prefissato. C'è ancora tanto da fare. Ma non voglio tediardi ancora con le mie elucubrazioni. Ti abbraccio e ti ringrazio per la dedica. A presto.
Pasquale

Simona ha detto...

Sono senza parole Pasquale...
A parte il fatto che sei stato velocissimo a leggerlo, ma poi hai capito davvero molto di me!


Sei una donna decisamente curiosa,
VERISSIMO
anticonvenzionale quanto basta,
VERISSIMO
volitiva, votata più per l'essere che per l'apparire, ossessionata dall'oblio, atea ma tormentata dai dubbi e dai dilemmi esistenziali,
INCREDIBILMENTE VERO
disgustata dalle brutture del mondo ti ergi a paldina dei più deboli,
PAZZESCAMENTE VERO
hai idee di sinistra (è forse, questa, l'unica tua pecca ma, in fondo, nessuno è perfetto!). Non farci caso, parlo come un qualsiasi farneticante fanatico di Schopenhauer.
VERO!
Come ti ho già detto, sono alle prese con un saggio sulla genesi. Sto facendo una gigantesca opera di assemblaggio, dalla quale vengono fuori delle conclusioni "sconcertanti".

APPENA SARA' UN LIBRO FATTO E FINITO LO VOGLIO!!!!

Grazie Pasquale per i complimenti.
E' sempre bellissimo riceverne e soprattutto è bello sapere che con le tue righe hai tenuto compagnia a qualcuno che non ne è rimasto del tutto deluso.
Sono felice più di quanto immagini che ti sia piaciuto.
Ti erano arrivate le mie email vero???
Dove ti avvertivo della spedizione e soprattutto di non pagare le spese, ma solo il libro?
Ci tengo molto a questo.
Se ti andasse di mandare una recensione ad ibs mi faresti un bel regalo.
Se ti va naturalmente e non sentirti obbligato per nessuna ragione.
Un abbraccio e mi raccomando: mettiti all'opera con il tuo saggio perchè sono stracuriosa di leggerlo!

pasquale ha detto...

Cara Simona,
Come avrai avuto modo di notare, ho ricevuto la tua e-mail prima di aver effettuato il bonifico. Ho fatto anche la recensione de "La sesta era" su ibs, spero che ti piaccia. Un abbraccio.
Pasquale

Simona ha detto...

Grazie Pasquale!
Grazie, grazie, grazie, grazie!!!

Un abbraccio

Simona ha detto...

Stupenda Pasquale...
Una recensione meravigliosa.
E' apparsa magicamente oggi su ibs e non so davvero come ringraziarti.
Grazie.

Francesca L. ha detto...

Ciao, mi chiamo Francesca, e dirvi che scrivere è il senso della mia vita mi sembra superfluo...quindi sorvolerò questo punto che sicuramente accomuna tutti noi. Io ho avuto diverse esperienze negative con editori che mi hanno richiesto dei soldi...il più recente è stato "Il Filo", mi hanno chiesto circa 2000 euro per comprare 130 copie del mio libro. Io speranzosa e forse anche ingenua ho chiesto quei soldi ai miei genitori ma la spesa era troppo alta e a malincuore ho dovuto rinunciare. Il contratto mi è arrivato il 16 Maggio di quest'anno. Ma ora sono contenta di non averlo fatto perchè probabilmente è come sospettate tutti voi, il filo non legge i manoscritti che gli vengono inviati. Ma noi, presuntuosi e convinti che il nostro sia il libro del secolo ci facciamo adulare dalle parole di stima che loro sanno ben decantare...devo dire che mi aveva fatto male rinunciare, ma ora ho capito che ho fatto bene. Qualcuno mi ha suggerito di mandare il mio manoscritto da Giraldi e così è stato.Non sò se lo riterranno meritevole ma sò per lo meno che lo leggeranno. Probabilmente nel caso dovessero prenderlo in considerazione non potrò pagare l'ISBN, quindi forse non potrò accettare ma è pur sempre un giudizio in più. Fatevi forza, il mondo è di noi scrittori, che ancora sappiamo commuoverci, che ancora celebriamo gli eroi, che ancora pensiamo che questa vita sia meravigliosa per il solo fatto che possiamo renderla nostra attraverso il nostro io...Tanti auguri a Simona. Spero che il tuo libro sia un gran successo e spero che Cristiano Giraldi continui a credere in quello che fà nonostante le critiche.

Andrea ha detto...

Ciao Simona, sono anch'io un "aspirante alla pubblicazione" ma i miei 4 o 5 lettori più che fedeli già li ho: amici che sotto minaccia leggono quasi tutto ciò che scrivo...
A febbraio ho firmato un contratto con la "Giraldi", ma Cristiano mi ha detto chiaramente che i tempi sarebbero stati Molto Lunghi e così, passata l'eccitazione della prima ora, mi son detto "chi vivrà vedrà".
Questa sera, per caso, ho scoperto il tuo Blog(Augurissimi x la maternità): Che dire?
Dopo il primo attacco di panico mi son letto quasi tutti gli interventi e sono tornato al mio Primo Pensiero Dopo Il Contratto:"Un anno è lunghissimo e tutto può succedere, anche di finire sotto un Tir tra trenta secondi", insomma, stiamo a vedere quel che succede.
In effetti qualche dubbio sulla loro capacità organizzativa mi è venuto quando, un paio di mesi fa, una delle ragazze mi ha tel. x chiedermi se avevo già avuto un colloquio con Cristiano per una proposta di contratto(!!!).
Del resto, se vedo cosa combinano a volte gli impiegati nel posto in cui lavoro!!!
In ogni caso posso solo confermare che Cristiano non mi ha chiesto un centesimo ne, tanto meno, di accquistare un certo nr. di copie per coprire le spese, come hanno fatto anche note Case Editrici che mi avevano contattato in precedenza(di quelle che semplicemente in vent'anni mi hanno ignorato ho perso il conto).
Una sola considerazione: quanti, tra chiunque di noi, in libreria o in rete si soffermano su un autore sconosciuto(bisognerebbe creare un monumento all' Autore Ignoto)e non soltanto sfogliano le pagine del libro(Miracolo)ma addirittura decidono di acquistarlo&leggerlo?
Grazie per il tuo interessantissimo blog.
Andrea.

Simona ha detto...

Ciao Francesca e ciao Andrea.
Benvenuti.

Prima di iniziare il difficile percorso verso la pubblicazione non credevo ci fossero così tanti scrittori "sconosciuti" ai più ed in effetti quando andavo in libreria mi facevo attirare dal libro del momento o comunque dall'autore che si sa essere quasi una garanzia per due motivi: non avevo voglia di buttare via denaro (sempre molto poco purtroppo) per un libro deludente e non avevo voglia di perdere tempo a leggere un libro di cui nessuno aveva mai sentito parlare e che probabilmente non era un granché.

Ora è tutto diverso.
Seguendo questo tortuoso percorso verso la pubblicazione sono entrata in contatto con parecchi autori sconosciuti, ma meritevoli. Da quel momento ho letto quasi solo autori sconosciuti.
Alcuni non mi hanno fatto impazzire. Altri mi sono piaciuti molto.

La cosa triste è proprio questa... che solo chi è dentro a questo giro sa che esistono e prende in considerazione l'idea di leggerli.

Speriamo che con il tempo qualcosa cambi.

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Dici proprio bene.
Considera poi che spesso, gli autori più blasonati, pubblicano delle ciofeche. Escono con delle super copertine e i libri vengono presentati nelle librerie ad arte (spazi dedicati completamente a loro, totem con la copertina del libro, ecc...), ma a volte si tratta di opere davvero deludenti.
Però purtroppo è così, il nome è sempre il nome.

Simona ha detto...

Già.

Negli ultimi anni ne ho letti alcuni che non meritavano certo la pubblicazione.
Storie poco convincenti, trame scontate ecc.
Eppure erano ai primi posti come vendite.
Questo sì che fa arrabbiare. Per non parlare poi dei vari "non scrittori" che s'improvvisano tali con libri di dubbio gusto pubblicati da grandi case. Non faccio nomi, ma credo che ognuno di noi sappia di chi si sta parlando. Molto triste...

Andrea ha detto...

Buongiorno a tutti!
Effettivamente il problema di qualsiasi autore emergente è la visibilità che riesce ad ottenere...
Vien quasi da rimpiangere i Salotti Letterari del 700/800 dove le novità non passavano certo inosservate, vuoi perchè i letterati erano "pochi", vuoi perchè la moda imponeva quel genere di attenzione.
Del resto, girando per bancarelle alla ricerca di edizioni economiche dei primi del 900,mi è capitato di trovare titoli "sconosciuti" di autori come London, Kipling ecc., o autori italiani di cui ora si trovano solo scarni accenni sulle enciclopdie, alcuni illeggibili ma altri decisamente validi.
Evidentemente anche il contesto storico e sociale ha un ruolo importante nella fortuna di opere ed autori.
Oggi come oggi, con tutti i messaggi che ci bombardano 24ore su24 bisognerebbe trovare qualcuno in grado di mettere un Emergente sotto a riflettori abbastanza forti da "oscurare" per un po' il resto del "palcoscenico"...
Purtroppo la pubblicità(in qualsiasi forma, escluso il passaparola)ha un costo, e le regole di mercato sono spietate.
Se qualcuno volesse provare ad autoprodursi,su libricd.alice.it è possibile farlo in modo del tutto gratuito.
Un po' per sfida e un po' per convinzione io ci ho provato, ma al di fuori del giro "scrittori&Amici Vari" il sito è pressochè sconosciuto e la visibilità rimane molto bassa, anche se come mi hanno confermato alcuni amici le copie ordinate arrivano a destinazione in tempi più che dignitosi.
Il problema, quindi, è sempre quello dei supporti pubblicitari e degli investimenti che un Editore Può o Vuole fare...
Chiosando dal latino:Sono Tempi Duri.
Ciao.

Francesca L. ha detto...

Ciao...i salotti dell' ottocento di cui parla Andrea adesso farebbero comodo a tutti noi, ai giorni d'oggi nessuno apprezza più l'arte vera. Nessuno vuole più scommettere su un'emergente, ma solo sul nome di autori che certe volte scrivono spazzatura. Io non sò se un giorno riuscirò a farmi un nome nell'ambito letterario in cui viviamo ma di per certo sò che scrivo molto meglio di certi autori nostrani che guadagnano soldi a palate perchè sono personaggi noti. Però in un ambito letterario povero come il nostro e, bisogna dirlo, anche precario, perchè in Italia chi legge siamo noi e il resto guarda la televisione, bisogna anche mettersi nei panni di chi deve mettere denaro scommettendo su di noi...l'editore può anche credere in noi ciecamente ma sono le persone che poi dovranno comprare i nostro libro...per fare pubblicità alla stregua degli autori noti ad ognuno di noi ci vorrebbero tanti di quei soldi che forse si potrebbe pubblicare un autore emergente ogni due anni. Quindi, sappiamo tutti che la pazienza è la virtù dei forti, e chi, allora, può essere più forte di noi che attendiamo con ansia e con amore che il nostro libro possa essere pubblicato? Noi siamo una sorta di eroi romantici, siamo in un certo qual modo differenti dalle persone comuni...e allora perchè mischiarci alla massa? Un vero scrittore deve avere tante virtù e deve insegnare qualcosa con i suoi scritti...prima riflettevo...io scrivo, potrei tenere per me i miei scritti, perchè allora soffro pensando che quello che ho da dare non potrà essere conosciuto? Forse noi ricerchiamo l'immortalità...proprio come gli eroi antichi...solo che oggi molto spesso l'immortalità và a chi ha i soldi per comprarsela...

Ruggero Bonagia ha detto...

Per favore nn facciamo discorsi
inutili, non si può pretendere
di essere tutti scrittori, c'è
un sacco di gente che scrive senza
avere talento o capacità per farlo
eppure pubblica dei libri, magari pagando e ha la pretesa che qualcuno glieli compri, poi se il libro non vende, (come è giusto che sia)comincia a fare discorsi sulla decadenza dell'arte, a prendersela con ammanniti o pinco pallino e intanto le case editrici a pagamento prosperano dando l'illusione di formare scrittori e invece nn fanno altro che ungere l'imponente ruota nel macero. Guardiamoci in faccia un libro per essere visto o ricevere considerazione deve essere letto aggiustato e pubblicato da qualcuno che capisce di letteratura e nn è vero che sono solo le grandi case editrici a gestire il mercato ce ne sono anche di piccole che lavorano bene e contribuiscono a formare scrittori, ma è naturale che in italia nn possono esserci 60mila nuovi scrittori all'anno e allora il consiglio è: se qualcuno continua a ricevere proposte di pubblicazione solo da case editrici a pagamento, cominci a guardarsi seriamente in faccia a scoraggiare le proprie velleità autoriali, a placare la propria ansia di dire e si dedichi una buona volta alla lettura. Nn si può parlare di libri come fossero caramelle!

Simona ha detto...

hmmm... per carità... hai ragione. Ci sono molti autori che non sanno scrivere, ma io credo anche che ormai i libri siano gestiti proprio come caramelle.
Più è carina "la confezione" e rinomata "la marca" e più vengono spinti.
Non dirmi ad esempio che ritieni "arte" il libro di Taricone o come diavolo si chiama e che pure è stato pubblicato da una grossa casa editrice?

Sai qual'è il fatto?
Che io, come tanti altri, credo che ci siano esordienti che hanno pubblicato a contributo e che di certo meriterebbero più successo di quello di Moccia...

Insomma... io non voglio credere che salti fuori un esordiente ogni tre anni (quasi sempre una delusione fatta solo di tanta pubblicità e poco contenuto) e che tutti gli altri non valgano proprio nulla.

E' vero poi che ci sono anche le piccole case editrici, ma ben poche riescono a farsi spazio a spallate nelle vetrine delle librerie dove trovi sempre e solo gli stessi autori che pare sfornino capolavori ogni anno e che spesso e volentieri mi hanno invece delusa.

Io, come immagino tu sappia, ho pubblicato a contributo uno dei miei libri... è stata un'esperienza che non ripeterò, ma fino ad ora ho ricevuto buone critiche da chi l'ha letto e questo mi fa ben sperare anche se so per certo che non arriverò mai ad essere conosciuta e letta quanto vorrei.

Il fatto è che ci vorrebbe qualche regola in più nel mondo dell'editoria.

Per il momento sto scrivendo e leggendo esordienti.
Tra non molto non avrò più molto tempo per farlo e quindi mi accontenterò di leggere nei pochi momenti liberi che rimarranno e forse la mia "carriera" di "scrittrice" avrà termine.

Tu dirai: tanto non ti pubblicano...
Vero... per il momento ho qualche manoscritto in giro in valutazione e non ho ricevuto notizie positive.
Pazienza.
Vuol dire che non era destino o che ciò che scrivo non vale granché.
Non mi suiciderò per questo. Mi dispiace... è ovvio, ma c'è anche molto altro nella vita e non mi fermerò a piangermi addosso.
Sono convinta però che ci siano molti esordienti capaci che vengono continuamente snobbati a favore di nomi conosciuti che s'improvvisano scrittori nonostante non siano capaci di mettere due parole in fila nemmeno quando parlano.
Questo non è sponsorizzare dei "libri"...
I libri sono altri.

Ruggero Bonagia ha detto...

Sono d'accordo con te che la passione sia un motore forte ed importante, ma l'editoria è pur sempre un'industria e come tale ha bisogno di introiti, case editrici come rizzoli ecc...pubblicano autori di narrativa e poi hanno collane coi libri di taricone che purtroppo la gente compra, e che servono a far muovere gli ingranaggi, uno che voglia fare lo scrittore deve far palestra e scegliere, se punti alla vetrina vuol dire che vorresti essere come taricone, se punti alla qualità del tuo lavoro puoi sperare di essere selezionato da una casa editrice magari piccola, ma di qualità, converrai con me che una realtà editoriale di questo tipo è sempre sull'orlo del baratro perciò nn può permettersi scelte sbagliate. Del resto scrittori nn
si nasce, come impariamo a scrivere
così dobbiamo imparare a narrare e a raccontare, ma prim'ancora a leggere e quindi a scegliere cosa leggere e successivamente cosa scrivere. Prendersela con totti o taricone secondo me nn serve a niente.

Simona ha detto...

Eh no infatti... non serve assolutamente prendersela troppo per questo genere di pubblicazioni e di certo loro fanno bene ad approfittare delle occasioni che gli vengono proposte. Chi non lo farebbe al posto loro?

Concordo anche sul fatto del leggere.
E' fondamentale leggere tanto e di tutto se si vuol davvero imparare a scrivere e raccontare.
Io personalmente rimango sempre estasiata quando ho tra le mani un bel libro narrato come si deve e mi prende un'invidia pazzesca!!!
Ora per esempio sto leggendo un libro di Paolo Dune che è davvero brillante, ironico, ben architettato e penso a quanto mi piacerebbe avere uno stile del genere.

Andrea ha detto...

Ciao Simona... eh già!Ormai non dovrebbe mancare molto al lieto evento!
Sarà che x colpa della stanchezza non l'ho trovato nei post o semplicemente xkè mi son preso un attaccco di demenza senile precox (a 37anni!?!?!?), ma mi è sfuggito se avrai un bimbo, una bimba o 8gemelli.
Come sarebbe!? Ancora non ho letto niente di tuo -anche se mi piace il tuo stile nei post- e già vuoi ritirarti a vita privata?
Per rispondere in parte a Fra e a Ruggiero ognuno dà alle proprie passioni il valore che preferisce, ma è evidente che non basta conoscere tutte le parole di un vocabolario o tutte le regole grammaticali per poter affermare di saper scrivere.
Personalmente quando ho la fortuna di "trovare una storia che vuole essere narrata" lo faccio essenzialmente per me stesso e cerco di farlo come piacerebbe che un altro la raccontasse a me:sono io che voglio emozionarmi, divertirmi, arrabbiarmi, riflettere e perdermi tra le pagine per scopire cosa succederà!
Poi, logicamente, se riesco a condividere queste sensazioni con qualcun altro, Tanto Meglio!
A tutti fa piacere sentirsi dire quanto si è bravi&fighi e camminare per un po'a due spanne dal suolo.
La storia che ha in mano Giraldi mi è stata rimbalzata per un anno da case editrici varie, testate giornalistiche e dal Costanzo Show(dallo staff, presumo), e nella maggior parte dei casi non ho mai avuto nessun tipo di risposta, eccezion fatta per le solite case editrici a pagamento.
Pazienza! io ho trascorso alcuni mesi di evasione seguendo le vicende dei personaggi e già questa cosa non ha prezzo(come recita una nota pubblicità).
Raccontare è un "gioco" stupendo e se si riescono a raggiungere Fama, Gloria Imperitura e Successo Economico... beh, non credo che qualcuno mi verrà a dire:"No,No! A me quelle cose non interessano minimamente".
Avere una conferma delle proprie capacità piace a tutti, incluso il sottoscritto!
Eppure, quando i miei amici o conoscenti mi dicono che quel particolare racconto o poesia sono davvero belli, e poi non riesco a pubblicare, il Tarlo del Dubbio inizia a scavare.
Mentono loro? Sono un genio Incompreso? Una Cospirazione Mondiale è stata ordita contro di me?
Così succede che talvolta, se un amico mi dice una frase simpatica tipo:"...ma i tuoi neuroni sono andati in ferie senza avvisare?Ti senti bene?Sei sicuro di questa cosa che hai scritto?" mi sento quasi meglio perchè vuol dire che non sempre faccio centro, che ognuno è libero di avere i propri gusti e che allora non è vero che tutto il mondo letterario trama alle mie spalle...
Credo che sia un po' come in cucina: ai fornelli, di solito, uno si dà da fare per ottenere il meglio... per sè o per gli altri non importa: a nessuno piace mangiare schifezze.
Se poi la tavola venisse abbandonata in massa senza nessuna spiegazione l'effetto potrebbe essere surreale, ma devastante per chi ha cucinato.
Meglio quindi delle critiche motivate che il silenzio assoluto!
Devo scappare al lavoro!
Simona, continua a scrivere, anche solo per te stessa ma fallo...
Io scriverei anche se fossi l'Ultimo Uomo Sulla Terra, e anche se tutto il genere umano si fosse suicidato per come scrivo...ma questa è un'altra storia.
Ciao.

Francesca L. ha detto...

Ciao sono di nuovo io...anch'io continuerei a scrivere in qualunque caso, perchè è qualcosa che non posso comandare. All'inizio avevo quasi paura di mandare i miei romanzi in giro perchè mi ero talmente legata ai personaggi che mi sembrava di raccontare qualcosa che mi avevano fatto promettere di non rivelare mai...ma forse era il fatto che era la prima volta che provavo. Già nella seconda, questa di Giraldi, mi sembrava più naturale mandare la mia storia. Adesso voglio provare un pò da tutte le parti, anche, magari, spedirla a qualche regista per farci qualche film...chissà, magari potrei anche avere un pò di fortuna...Comunque Simo, tu hai avuto diverse risposte positive, quindi sono sicura che sai scrivere, quindi se la gente non ti legge è solo perchè come tutti noi il tuo nome per adesso è nell'ombra, ma sono sicura che risplenderà prima o poi, e poi, se proprio nessuno di noi riuscirà a diventare qualcuno a livello nazionale avrà comunque tanti lettori tra gli amici, i familiari...bella soddisfazione, direte voi...ma vuoi mettere, Simo, quando racconterai una favola al tuo bambino/a, la gioia di dirgli :"L'ho inventata per te?"

Simona ha detto...

sì, avete ragione... è solo che non so se ne avrò il tempo. Già normalmente è una lotta continua con l'orologio e quando ci sarà la bimba e il lavoro a tempo pieno sarà davvero un'impresa!!!
Ci proverò senza dubbio comunque!!
Carissimo Andrea aspetto una bimba... 8 gemelli sarebbero davvero troppi :)))))
I tuoi post sono uno spasso!!!
Cara Francesca, senza dubbio sarà una grande soddisfazione poter apporre "la firma" alle fiabe che le racconterò!!
Un bacio

Andrea ha detto...

Ciao Simona, e ciao a tutti gli altri!!!
Dalle 13 di oggi sono finalmente in ferie...
"E a noi?"
Semplicemente proverò in tutta tranquillità a ordinare da Giraldi il libro di Simona... ormai sono davvero curioso!!!
per due sett sarò scollegato dalla Rete e salvo ispirazioni improvvise e perniciose i miei due neuroni potranno dedicarsi alla lettura e al riposo.
Simo... grazie del complimento; spero di avere tra le mani il tuo libro entro settembre.
Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

ciao a tutti,
scusate se non sono più passata sul blog ma dopo l'estate sono stata presa da molte cose...cmq rileggendo ciò che avevo scritto e i commenti ai miei post mi si invitava a tenere tutti aggiornati sulle mie esperienze letterarie con altre case editrici. Non volgio farmi pubblicità, quindi non prendetela come tale ma mi pare doveroso rispondere a chi sottilmente insinuava che avrei avuto le stesse difficoltà segnalate in precedenza. Invece, ho pubblicato con una casa editrice romana, La EDILET(EDILAZIO) senza pagare assolutamente nulla. Con loro ho fatto MOLTE presentazioni, una delle quali a Castel S.Angelo l'estate scorsa( e chi è di roma sa che è un evento importante)organizzata da loro. se volete potete controllare sul sito stesso della casa. Il libro è reperibile in libreria e online. Per il resto la Giraldi non mi ha mai più contattato. Quanto vi dovevo. Un saluto a tutti,
Alisia Mariani

Simona ha detto...

Grazie per la testimonianza Alisia.

lorentinipoesia ha detto...

Salve a tutti. Anche io ho avuto la pessima idea di pubblicare con Giraldi una raccolta di poesie. Anche a me è stato chiesto di pagare 350 euro per l’ISBN quando dovrebbe essere un obbligo per un editore e soprattutto sapendo che non gli costa nulla. Comunque, fatto sta che il mio libro non esiste. Non è possibile reperirlo neanche presso la loro sede di Bologna in Via San Felice 18 dove si sono recati miei amici con la volontà di acquistare il libro. Si trova solo virtualmente sui siti di vendita on-line di libri. Ma una volta proceduto all’ordine, il medesimo viene cancellato per “irreperibilità dell’opera”. Dunque si tratta di una vera è propria fregatura. Io chiedo almeno di riavere indietro i diritti della mia opera (dato che sul loro contratto c’è scritto che la durata è di 10 anni!). Si, 10 anni per un libro che neanche tengono stampato! Lo trovo ingiusto. Ah, per quanto riguarda il fatto che Giraldi non chiede di pagare il codice ISBN, io ho la prova della ricevuta di 350 euro per il codice ISBN del mio libro "Scioltezze".

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Ma ne hai parlato con Giraldi. Ci deve essere una spiegazione. Tanto loro una minima tiratura di 100 copie la fanno, strano che non ne sia reperibile nemmeno una da nessuna parte.

Simona ha detto...

Io onestamente di spiegazioni non ne cerco più. Mi sono rassegnata...

lorentinipoesia ha detto...

Allora, Giraldi ha stampato le sole 100 copie acquistate dall'associazione che ha organizzato la presentazione del mio libro presso il mio paese. La fattura è stata fatta con lo sconto del 30% il 25 ottobre (con pagamento anticipato tramite vaglia postale), e i libri li ho ricevuti il 28 ottobre 2005 e la presentazione si è svolta il 29 ottobre. Tutto fatto ad hoc per il fatto che io avevo trovato il modo per poter acquistare le 100 copie. Ma poi niente più. Loro non hanno neanche una copia presso la loro sede di Via San Felice 18 a Bologna. Il libro "Scioltezze" non esiste stampato.

Unknown ha detto...

Salve a tutti. Mi inserisco nella discussione solo perché lavoro nel settore, conosco varie case editrici e spero di potervi dare alcuni chiarimenti: l'acquisto dell'ISBN ammonta a poco più di due euro e l'uscita di un libro nelle librerie di solito avviene in tempi molto più brevi, certamente inferiori ai sei mesi

Simona ha detto...

Grazie Marta per la tua testimonianza.

Alex ha detto...

Ciao,
vorrei portare la mia testimonianza come autore della Giraldi.
Io ho firmato un contratto con diritti sin dalla prima opera e fin da subito Cristiano mi disse che ci sarebbero voluti mesi e mesi per la pubblicazione (magari mesi…). A meno che, mi disse, tu non paghi l’editing esterno con 500€ (non si trattava di siae nel mio caso, quello l’avrebbe messo lui…) cosa che comunque accettai. Risultato: il mio libro è uscito un anno dopo il pagamento. Promozione zero, distribuzione zero se non sui siti internet. Per fortuna, diverse persone l’anno richiesto (anche in tutta italia in libreria) a seguito di mie promozioni personali su siti, forum, e agganci vari…e alla fine ho visto il mio libro a scaffale da Feltrinelli e librerie coop… anche se 2 o 3 copie al massimo. L’idea che mi sono fatto della casa editrice è che ti fanno spendere quei 500€ per coprirsi dalle spese e garantirsi un guadagno… loro ne stampano 10 copie alla volta a seconda delle richieste, ecco perchè spesso non è disponibile. Ora, sapendo che probabilmente l’editore ci gioca un po’ su questo fatto della siae o delll’editing esterno, la questione è che lui ti stampa il libro un circa un annetto (nel mio caso che ho pagato i 500€) e poi sta tutto a te promuoverlo e venderlo, a lui non interessa più di tanto perchè tanto l’entrata l’ha già avuta. Se a uno sta bene pagare quella cifra per vederselo pubblicato e darci sotto con la promozione ok, altrimenti lasciate perdere. Se non si paga rischiate di far passare 5 o 6 anni (se mai lo pubblicano). Insomma mi dà l’idea che Giraldi sia più uno stampatore a pagamento piuttosto che un editore.
Ciao,Ale.