martedì 23 marzo 2010

Quanto siamo "stereotipati"

Oggi andavo in giro sotto i portici con Vic e mi guardavo attorno come faccio spesso. Cercavo espressioni, modi di fare e mi sono resa conto di quante persone ci siano che risultano poco credibili se si pensa di "trasformali" in personaggi per un romanzo.
Alle volte ci ostiniamo a cercare di non banalizzare i nostri personaggi e poi ci ritroviamo a veder uscire da una boutique una donna di mezza età che chiaramente non sa accettare la propria fisicità matura; si veste con minigonna e scarpe alte, viso scuro di lampade, capelli biondi lunghi tipo Cicciolina... trucco pesante, pelliccia (argghhh). Oppure la ragazza con i capelli mezzi viola, il chiodo, i fouseaux strappati, la catena in vita, gli anfibi...
Eppure sono persone reali... ma non è solo l'aspetto che mi fa pensare a quanto poco "originali" siano queste suddette persone.
Col lavoro che faccio ho a che fare con parecchia gente e purtroppo in pochi mi stupiscono. In pochi tradiscono il loro abito.
Pensare a questo mi ha messo anche un po' di tristezza. Mi domando perchè la gente deve per forza di cose uniformarsi in modo tanto plateale e non solo nell'abito ma negli atteggiamenti. Perchè se sono la moglie cinquantenne di un avvocato devo per forza andare in giro bionda con il trucco pesante e la minigonna? Perchè se sono una che vuole andare contro corrente devo per forza mettermi chiodo, anfibi e orecchino al naso?
Mah... mistero.
L'unica cosa di cui sono contenta è che io personalmente non ho amicizie o conoscenze ( a parte quelle obbligate sul lavoro) che corrispondano a degli stereotipi. QUesto mi fa sperare di non esserlo anche io agli occhi degli altri.

1 commento:

Andrea ha detto...

Mah, almeno due terzi dei miei personaggi hanno qualcosa di persone che conosco o che ho anche solo incrociato per un istante...ogni tanto mi capitano personaggi "forzati" (terribile, vero?Non sai dove collocarli e rimangono confinati nel Limbo delle Storie Inenarrate)e allo stesso modo esistono persone "reali" non credibili. Credo che essenzialmente sia solo una questione di come una persona percepisce sè stessa(la famosa linea invisibile tra Normalità e Follia, o Banalità, o Eccentricità...)Tu mi giudicheresti "credibile"? Barba, capello lungo, abbastanza incurante dell'Eleganza(in questo periodo della mia vita). Tipico aspetto da centro sociale, con preferenze a "sinistra" e altre amenità del genere. E invece ho delle moderate simpatie per la Destra. Sai cosa si dice? Che l'abito non fa il monaco. Poi, omologarsi per puro spirito di appartenenza... quello sì che è triste, ma a livello primordiale fa parte dell'istinto di sopravvivenza: all'interno di un "branco" meno ci si differenzia dagli altri e più è facile sfuggire alle attenzioni dei predatori o, se preferisci, alle critiche del tuo stesso "ambiente". :-)